Buongiorno anche a te

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Mi sveglio con un mal di testa atroce e non ricordo assolutamente niente di quello che è successo ieri. Non so dove sono, molto lentamente mi appoggio sui gomiti per capire se questa è la mia stanza ma sfortunatamente non lo è. Guardo verso sinistra è vedo un comodino, una porta (forse quella del bagno) e dei vestiti a terra poi mi giro a destra e vedo un ragazzo che dorme tranquillamente a pancia in giù sull'altro lato del letto. Solo adesso realizzo che indosso solo una maglia decisamente enorme e un paio di boxer! Provo a ricordare cosa ho fatto ieri sera ma subito mi aumenta il mal di testa.

Devo andarmene, non ho la minima idea di chi sia questo ragazzo e sento che potrei vomitare da un momento all'altro. Mi alzo senza fare rumore e prendo la mia borsa, poi esco dalla stanza e cerco la porta. Una volta fuori dall'appartamento mi rendo conto di essere uscita in intimo con sopra solo una t-shirt che mi sta due volte, probabilmente è del ragazzo. Ma ormai si è chiusa la porta e non ho nessuna intenzione di svegliarlo. Guardo il telefono e ho un sacco di chiamate perse da Miriam, decido di chiamarla e quando risponde inizia a urlare:"Dove sei stata? Stai bene? Perché non rispondevi al cellulare? Dove sei ora? Perché non mi hai avvisata che non saresti tornata a casa? Cosa ti dice il cervello?? Mi hai fatto preoccupare tantissimo!!"

"Buongiorno anche a te" dico in tono ironico ma forse non è il momento.

"Buongiorno a te? Buongiorno anche a te??!! Mi vuoi spiegare cosa è successo??"

"Non so che è successo ma adesso sono appena salita su un taxi e sto tornando a casa"

"Cosa vuol dire che non sai cosa è successo?"

"Significa che ieri ho bevuto troppo e adesso non ricordo niente ecco cosa significa!"

"Ma dove hai dormito?"

"A casa di un ragazzo che avrò conosciuto ieri"

"Chi è?"

"Non lo so, sta mattina quando mi sono alzata lui era disteso a fianco a me ma mi dava le spalle...non ricordo nemmeno il suo volto"

"Ma l'avete fatto?"

"È molto probabile"

"Ma avete usato le precauzioni vero??"

"Non ricordo il viso del ragazzo, come pretendi che mi ricordi questo!!"

"Mi dispiace in fondo è colpa mia, ti ho convinta io ad andare a questa stupida festa"

"Non è colpa tua...non tutta"

"Come avevi detto tu prima e ultima festa, giusto?"

"Giusto, sono quasi arrivata"

"Ok a dopo"

Pago il taxi e rientro a casa dove trovo Miriam in pigiama che ha preparato la colazione ma appena sento l'odore del latte vado in bagno e vomito tutto quello che ho bevuto ieri sera. Almeno adesso non ho più il mal di testa ma non mi sento comunque molto bene. Passiamo la giornata guardando la tv e cercando di ripassare un'ultima volta gli appunti. Ora sto meglio ma sta mattina quando non riuscivo a capire dov'ero, mi è preso il panico ed è stata una sensazione orribile. Sono abituata a saper gestire qualsiasi situazione ma non ricordo ancora nulla di quello che è successo ieri e questo mi preoccupa non poco. Ho fatto una cazzata enorme a ubriacarmi e non ricordo nemmeno perché l'ho fatto, sicuramente non di mia iniziativa. Mi stendo sul letto e fissando il soffitto inizio a pensare al motivo per cui potrei aver fatto una stronzata simile, ma più mi sforzo e più mi sembra di dimenticare. E il ragazzo? Chi era? Perché ho dormito con lui? Ma soprattutto abbiamo solo dormito?? Io spero proprio di si. Provo a dormire ma mi è davvero difficile perché ho molti dubbi, molte domande ma poche o quasi nessuna risposta. Non riesco spiegarmi o almeno dare una motivazione valida al mio comportamento perché non è da me. Io non mi sarei mai ubriacata e tanto meno avrei passato la notte con uno sconosciuto! L'unica spiegazione è che il mio corpo sia stato impossessato da un'anima ribelle e pervertita...ok questo è impossibile ma continuo a non capire. Deve per forza essere successo qualcosa. Guardo l'ora e sono le 2, è meglio che riposi, domani ho l'esame e devo prendere almeno un 24. Continuo a pensare a quel ragazzo, mi chiedo di che colore siano i suoi occhi. Tutto quello che ricordo è il suo sguardo, profondo, ma nient'altro neanche il suo viso o il suo nome. Ho solo un ricordo sfumato di lui, molto sfumato.

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