Bonjour finesse

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Rientro in casa e sembra che sia vuota infatti trovo in cucina un biglietto con scritto che Luke è andato a fare la spesa, di Ashton non dice nulla e non mi interessa. Meno lo vedo e meglio sto. Vado in camera e mi stendo sul letto ma ho la sensazione che ci sia qualcuno, mi sento osservata però quando mi alzo sui gomiti per controllare non c'è nessuno. Ritorno sdraiata e appena chiudo gli occhi sento la voce di Louis che mi chiede perché ho i sensi di colpa. È per tutte queste bugie che ho detto e che continuo a inventare, non voglio sapere quale sarebbe la reazione di Luke se scoprisse la verità. Ma non ho avuto scelta, avrebbe frainteso tutto e sarebbe stato anche peggio. E allora perché mi sento ancora così? Io non gli ho mentito, ho solo raccontato una versione alternativa della realtà...che effettivamente è la stessa cosa ma detta in modo da sentirmi meno in torto. Giro la testa verso l'orologio sul comodino e quando riapro gli occhi grido e lo fa anche lui sorpreso dalla mia reazione.

"Che ci fai qui Ashton?"

"Perché hai urlato? Mi hai rotto un timpano!"

"Mi hai spaventato! Pensavo di essere sola! Non hai risposto, cosa fai qui?"

"Te l'ho detto prima"

"Mi hai detto solo che ti ho rotto i timpani"

"Parlavo di sta mattina quando mi hai presentato il tuo amico Louis...non finisce qui principessa"

"Che cosa facevi in camera mia?" chiedo questa volta alzando la voce.

"Non preoccuparti, lo scoprirai presto" detto questo esce dalla stanza lasciandomi il timore per quello che potrebbe aver fatto. Lo seguo ma sento la porta chiudersi.
"Ashton" lo chiamo sperando che non se ne sia andato.

"È uscito" mi risponde Luke dalla cucina e lo vedo mentre sistema la spesa.

"Perché lo cerchi?"

"...Ha dimenticato il cellulare" gli dico uscendo. Non so in che direzione sia andato e giro per la città un po' a caso sperando di incontrarlo, ma del principe azzurro neanche l'ombra. Ormai è da più di un'ora che sto camminando senza meta e non ho più voglia di cercarlo, tanto ha detto che lo scoprirò a breve e mi spaventa questa sua affermazione. Anche se prima o poi dovrò dire a Luke della foto e non è necessario che lo sappia immediatamente, avrei trovato una circostanza favorevole per dirglielo ma non è più possibile quindi dovrò passare al piano B che al momento è scappare di casa finché non avrò un'idea migliore. Provo a orientarmi per capire dove sono e riconosco subito questa strada, è quella che faccio di solito per andare da Harry. Lo chiamo per sapere se non è impegnato e fortunatamente è a casa.

"Qual buon vento ti porta qui?" mi chiede facendomi accomodare in salotto.

"Un po' di nostalgia dei vecchi tempi"

"Ricordi la domenica pomeriggio quando guardavamo i film horror e tu ti nascondevi dietro il cuscino e ti stringevi al mio braccio quando urlavamo?"

"Luke mi prendeva sempre in giro, non c'era una volta che parlavamo senza discutere"

"Ancora non ho capito come siete passati da odiarvi ad amarvi"

"Una volta abbiamo iniziato a litigare in classe e lì aveva davvero esagerato, io continuavo a rispondergli a tono ma dopo un po' sono uscita dall'aula perché non volevo farmi vedere debole dagli altri anche se non era difficile da immaginare perché ero corsa fuori"

"Ti ha fatta piangere e adesso stai con lui?!"

"I giorni seguenti l'ho sempre evitato o almeno facevo del mio meglio per non incontrarlo"

"E poi?"

"Una sera è venuto sotto casa mia e mi ha cantato una serenata per scusarsi"

"Ti è bastata una canzone per perdonarlo?"

"Ovviamente no! Si è presentato tutte le sere sotto la mia finestra per tre mesi finché il 92° giorno sono scesa per chiedergli il motivo della sua ostinazione"

"E lui cosa ti ha detto?"

"Mi ha detto che mi amava"

"E tu? L'hai baciato?"

"No, gli ho detto di fottersi"

"Bonjour finesse"

"Devi capirmi, ero arrabbiata con lui e poi mi ha detto che mi rispondeva sempre male perché è timido e non voleva che sapessi che gli piacevo perché temeva un mio rifiuto"

"Davvero è così tonto?"

"Io trovo che sia dolce"

"E così è nato il vostro malsano amore?"

"Si...perché malsano?"

"Perché è strano"

"Originale"

"No, è strano"

"E invece com'è nato l'amore fra te e la mia segretaria?"

"Te lo racconterò un'altra volta perché adesso guardiamo 'Le origini del male', sembra un bel film"

"Non hai una commedia romantica?"

"25 anni e hai ancora paura degli horror?"

"Anche a 50 continueranno a non piacermi e a non trovarne il senso"

"Tanto lo guardiamo comunque"

"Grazie per la considerazione"

"Lo sai che ti voglio bene"

"Si, certo...anche io"

Mentre Harry accende la televisione mi arriva un messaggio ma non riesco a leggerlo perché me lo prende dalle mani. Mentre lo legge la sua espressione diventa seria.

"Chi è?" gli chiedo un po' preoccupata.

"Il principe azzurro"

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