Sanem
Mi rifugiai sulla spiaggia sottostante la baia, non volevo che qualcuno mi vedesse piangere. Can mi avrebbe trovata, ne ero sicura. Mi sentivo svuotata, smarrita. Anche se ero consapevole che lui mi amava davvero, la paura che avesse potuto cedere a quella donna mi faceva male. Ero certa che non mi avrebbe mai tradita, ma immaginarlo tra le braccia di un'altra mi diede la consapevolezza che non potevo più aspettare. Volevo fare l'amore con lui, ma non avevo il coraggio di confessarglielo.
Sentii la sua voce gridare il mio nome dalla baia e per questo non sussultai quando lo sentii sedersi dietro di me abbracciandomi forte. Il calore del suo corpo mi calmò, avevo singhiozzato fino a qualche attimo prima che mi trovasse.
Non c'era altro posto dove volevo stare se non fra le sue braccia. Il suo respiro sul mio collo, i suoi baci, le sue parole, le stesse che avevo scritto nel mio libro, nel nostro libro, mi scaldarono il cuore. Ma ciò che mi fece fremere fu quello che mi sussurrò poco dopo... "Voglio fare l'amore con te"...
Rimasi immobile a guardare il mare mentre un'emozione forte invadeva il mio corpo. Non avevo il coraggio di dirgli che anch'io lo volevo.Tornammo a bordo giusto in tempo, la pioggia iniziò a farsi più fitta.
«Partiamo adesso, Can» gli chiesi quasi implorandolo.
«Sanem, col buio è sconsigliato navigare. Partiremo domani mattina all'alba.»
«Voglio che partiamo ora. Almeno allontaniamoci dalla costa» lo pregai.
Acconsentì, percorremmo solo qualche miglio, avevo bisogno di allontanarmi da quel posto e mettere quella distanza mi rilassò.
Mi avvicinai a Can che, spento il motore, stava ammainando alcune vele. Il tempo non sembrava minaccioso ma era meglio prevenirlo. Mi sorrise e venne ad abbracciarmi. Nascosi il mio viso nell'incavo del suo collo mentre lui mi accarezzava i capelli.«Voglio essere tua, Can... completamente tua!»
Ero agitata, tremavo e non riuscivo a staccarmi dal suo collo per l'imbarazzo. Fu lui, dopo un tempo che mi sembrò infinito, a prendere il mio viso tra le sue mani. Mi mordevo il labbro e riuscivo a malapena a guardarlo. Vidi un sorriso sul suo viso e appoggiò la sua fronte alla mia.
«Sanem, non dobbiamo per forza...»
«Lo voglio davvero, Can. Non voglio più aspettare. Non m'importa di niente, delle tradizioni, di quello che pensa la gente. So solo che ci penso da un po'. Ti amo così tanto!» Gli sussurrai quelle parole che stavano esplodendo in me da giorni.
«Ti amo tanto anch'io, amore mio!»
Ci fissammo con la stessa intensità con cui ci eravamo guardati tante volte, questa volta però con la certezza di volerci amare veramente. I nostri sguardi si erano persi tante volte l'uno nell'altro in una danza invisibile dove un turbinio di emozioni lasciava all'immaginazione quello che non si poteva. Il desiderio di appartenerci incalzava ogni volta che i nostri occhi non riuscivano a staccarsi da quelli dell'altro. E stava succedendo ancora, i suoi occhi fissi nei miei che quasi bruciavano per quello che finalmente ero riuscita a confessargli.
🌟
Can
Avvicinai le mie labbra a quelle di Sanem, quasi non riuscivo a baciarla, temevo di perdere subito il controllo per quello che mi aveva appena detto. Finalmente aveva trovato il coraggio, probabilmente alimentato da ciò che le avevo confessato di volere anch'io.
Una leggera folata di vento smosse i suoi capelli e il suo profumo invase le mie narici fecendomi impazzire più del solito. La mia bocca cercò disperatamente la sua mentre i nostri respiri divennero sempre più intensi.«Dimmi che mi vuoi adesso, Sanem!»
Continuavo a baciarla senza riuscire a fermarmi, al punto che sentii solamente un mugolio arrivare dalle sue labbra. Mi staccai a fatica e la guardai per qualche istante. Con una mano le tenevo ancora la testa, mentre con l'altra la stringevo a me. Non ebbi bisogno di conferme, se non avesse voluto sarebbe scappata.
La presi tra le braccia, lei mi cinse il collo, e lentamente scesi in cabina facendo attenzione a non farle male. L'adagiai sul letto, era tesissima.
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Il viaggio di Can e Sanem
Fiksi PenggemarCan e Sanem si sono ricongiunti e hanno deciso di intraprendere un viaggio intorno al mondo per ritrovare se stessi e l'anno perduto lontani l'uno dall'altra. Ho provato ad immaginare quel viaggio in barca se l'incidente non fosse avvenuto. Vi augur...