Pov's Lele
Il giorno dopo
Mi sveglio sentendo un peso su di me. Apro gli occhi e vedo che Tancredi ha la testa sul mio petto e un braccio intorno alla mia vita. E le nostre gambe sono intrecciate tra di loro. Rimango a fissarlo per un po', poi vedo che mugugna qualcosa e si sveglia.
«Buongiorno piccoletto.»
«Buongiorno.» dice con la voce impastata dal sonno e sfregandosi gli occhi.
«Sono comodo?» dico con un ghigno.
«Eh?» dice Tanc non capendo, poi nota che è sdraiato su di me e si alza di scatto diventando rosso in viso.
«O-oddio s-scusa non volevo dormire s-su di te.» dice balbettando.
Mi metto a sedere. Gli prendo il mento con una mano e avvicino il suo viso al mio, mi avvicino al suo orecchio.
«Non c'è bisogno che ti scusi. E comunque, sei bellissimo mentre dormi.»
Gli do un bacio all'angolo della bocca.
«Se non ti dispiace vado a fare una doccia.» dico alzandomi dal letto.
«N-no, f-fai p-pure.»
Prendo dei vestiti puliti dal borsone ed entro in bagno.
Pov's Tancredi
Cristo Tancredi riprenditi! Non può farti questo effetto. Emanuele Giaccari non può piacerti, tu lo odi.
Ok basta. Devo stare calmo. Mi alzo dal letto, prendo dei vestiti puliti. Vado al bagno di sotto e mi faccio una doccia. Dopo venti minuti ho finito. Esco dalla doccia e mi metto un asciugamano intorno alla vita. Mi asciugo bene il corpo e metto i boxer, poi metto dei pantaloni di tuta puliti e una felpa. Mi asciugo i capelli e quando ho finito metto in ordine.
Esco dal bagno e vado in cucina. Inizio a preparare la colazione per tutti. Preparo l'impasto dei pancake e poi inizio a farli. Nel frattempo preparo anche il caffè. Dopo aver finito apparecchio la tavola, metto tovaglioli e posate. Metto le tazzine di caffè sul tavolo, poi metto lo zucchero. Torno in cucina e decoro i pancake con Nutella e fragole.
Porto i pancake sul tavolo e li metto nei vari piatti. Prendo del succo di frutta dal frigo e lo porto sul tavolo. Bene, è tutto pronto.
Mi giro per andare al piano di sotto e svegliare tutti gli altri, però vado a sbattere contro qualcosa... anzi... qualcuno.Alzo gli occhi e vedo Lele.
«Vedo che hai preparato la colazione.» dice sorridendo.
«Si. È tutto pronto. Puoi andare a sederti, io vado a svegliare gli altri.»
Lui annuisce.
Vado verso le scale, inizio a salire ma poi non sento più le scale sotto i miei piedi.Lele mi ha preso in braccio, stile sacco di patate.
«Lele mettimi giù!» dico dando dei pugni sulla mia schiena.
«Fammi pensare... no!» dice ridendo.
«Emanuele Giaccari mettimi subito giù!» dico urlando e allo stesso tempo ridendo.
Mi butta sul divano e si mette a cavalcioni su di me. Inizia a farmi il solletico e rido come se non ci fosse un domani.
«Le-le d-dai b-basta ahahaha.»
«No.»
«T-ti ahahha p-prego ahahha.»
Continua per qualche altro minuto e poi si ferma. Io mi calmo e smetto di ridere. I miei occhi si scontrano con quelli di Emanuele.
Entrambi abbiamo gli occhi verdi. Ma i suoi sono decisamente più belli.Mette una mano sulla mia guancia destra e la accarezza. Fa toccare i nostri petti e avvicina il suo viso al mio. Siamo naso contro naso. C'è solo qualche millimetro che ci separa. Il mio cuore prende a battere velocemente, come se volesse uscire dal petto. Siamo sempre più vicini. Le nostre labbra si sfiorano. Ci stiamo per baciare.
«Buongiorno!»
Lele si alza di scatto e scende dal mio corpo. Nel salotto entrano Thomas, Gian, Diego e Alessandro, seguiti dalle ragazze.
«Buongiorno.» diciamo io e Lele.
«Chi ha preparato questo ben di Dio?!» dice Gian spalancando gli occhi.
«Io.» dico vantandomi.
Gli altri ridono e poi ci andiamo a sedere.
Iniziamo a mangiare. Mentre mangio penso a quanto sia stato fortunato a conoscerli. Senza loro sarei perso. Li amo, sono la mia famiglia.
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Magnifico Difetto||Tankele
FanfictionCOMPLETATA Tancredi Galli è un ragazzo di Roma che si è trasferito da poco a Milano. Andrà in una nuova scuola e avrà a che fare con i ragazzi più popolari dell'intero istituto: Emanuele Giaccari, un ragazzo bello quanto stronzo, è temuto da tutta l...