Pov's Tancredi
Usciamo dalla centrale dopo che un poliziotto ci disse che a breve saremmo dovuti andare in tribunale per testimoniare contro Carlo e i suoi amici. In quel momento arriva l'ambulanza per me e Lele. Anche se penso che sia inutile andare in ospedale per dei semplici lividi, fare dei controlli non fa mai male.
Io e Lele entriamo nell'ambulanza con i nostri genitori. Gli altri ci raggiungeranno in macchina.
Dopo l'ospedale
Io e Lele usciamo dall'ospedale seguiti dai nostri amici.
«Direi che è arrivato il momento di tornare tutti a casa. Voi ragazzi siete distrutti, avete bisogno di fare una bella dormita e riposarvi. Sono stati giorni difficili per voi.» dice la madre di Diego.
Noi annuiamo, ci salutiamo e torniamo a casa.
A casa
Arrivato a casa vado dritto in camera mia. Prendo un cambio e vado in bagno. Mi spoglio ed entro nella doccia, l'acqua calda scorre sul mio corpo ed io penso a tutto quello che è successo in questi giorni. Sono più che sicuro che Lele non mi abbia detto tutta la verità, lo vedevo che era molto agitato nel raccontare come aveva conosciuto Carlo.
Ma non ho voluto insistere, anche se voglio sapere cosa è successo veramente. Ma di certo non posso obbligarlo a parlare. Mi dirà tutto quando se la sentirà.
Dopo un'ora esco dalla doccia. Metto un asciugamano intorno alla vita, mi asciugo bene il corpo e metto i boxer. Poi metto un pantalone di tuta nera e una maglietta a caso. Asciugo i capelli e quando ho finito sistemo il bagno e poi torno in camera.
Mi metto dentro le coperte e prendo il telefono. Trovo un messaggio di Lele.
Chat fra Tancredi e Lele
«Amore che fai?»
«Niente, mi sono messo adesso dentro il letto. Tu?»
«Pensavo a te.»
Sorrido leggendo quelle parole.
«Ti amo.»
«Anche io amore.»
«Non ci vediamo da qualche ora e già mi manchi.»
«Mi manchi anche tu piccolo. Ma stai tranquillo, ci vediamo domani a scuola e potrai starmi attaccato tutto il tempo.»
«Allora preparati, perché non ti lascerò mai andare.»
«La cosa non mi dispiace. Adesso vado a dormire piccolo, sono stanco e ho sonno.»
«Va bene, vado a dormire anche io.»
«Buonanotte piccolo.»
«Buonanotte amore.»
Fine chat fra Tancredi e LeleSorrido e spengo il telefono, lo metto in carica e mi sistemo meglio sotto le coperte. Mi addormento dopo qualche minuto.
Pov's Lele
Il giorno dopo
Arrivo a scuola. Parcheggio l'auto e scendo. Mentre attraverso il cortile vedo che tutti quanti mi osservano. Cerco di non farci troppo caso e vado dagli altri.
«Buongiorno rega.»
«Buongiorno Lele.»
«Buongiorno amore.» dice Tancredi abbracciandomi.
«Buongiorno piccolo.» gli circondo le spalle con le mie braccia e gli lascio un bacio sulla fronte.
«Rega ma vi siete accorti che tutta la scuola ci sta guardando e parlano a bassa voce?» chiedo agli altri.
«In realtà si e c'è un motivo.» dice Diego.
«Ovvero?»
«Siamo finiti sui giornali. La notizia che eravamo scomparsi è stata diffusa.»
«Ma non abbiamo detto nulla a nessuno.» dice Tanc.
«Vero. Prima è sparito Tancredi, e dopo qualche giorno siamo spariti tutti noi. È normale che tutti abbiano pensato che qualcosa non andava. Ci hanno dato per dispersi e adesso ci ritroviamo su un pezzo di carta e tutta la città sa di noi.» spiega Gian.
Non ho il tempo di rispondere che suona la campanella. Entriamo in classe e iniziano le lezioni.
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Magnifico Difetto||Tankele
FanfictionCOMPLETATA Tancredi Galli è un ragazzo di Roma che si è trasferito da poco a Milano. Andrà in una nuova scuola e avrà a che fare con i ragazzi più popolari dell'intero istituto: Emanuele Giaccari, un ragazzo bello quanto stronzo, è temuto da tutta l...