Pov's Lele
Inutile dire che sto piangendo. Nessuno mi ha mai scritto delle parole così belle. Guardo di nuovo il palloncino, si gira dall'altro lato e c'è un altro post-it.
Spero di non vedere mai più post-it per il resto della mia vita.
"Girati. <3
~Tanc"Mi giro e vedo Tancredi.
«Piaciuta la sorpresa?» mi chiede sorridendo.
«Tu sei matto.»
Lo prendo tra le mie braccia e lo bacio. Ci stacchiamo e mette le mani sulle mie guance, asciugandomi le lacrime.
«Ti amo Emanuele Giaccari.»
«Ti amo Tancredi Galli.»
Sorridiamo e ci baciamo di nuovo.
«Andiamo in cucina. La cena è pronta.» mi prende per mano e scendiamo in cucina. Ci sediamo e iniziamo a mangiare.
Dopo cena
Finito di cenare, Tancredi mi porta di nuovo in camera sua. Dall'armadio prende una busta, me la porge e la prendo.
Apro la busta e al suo interno trovo una felpa grigia della Nike che stavo cercando da tantissimo tempo.
«Amore grazie mille.» sorrido e lo abbraccio. Gli lascio un bacio sulla guancia e poi dalla tasca del pantalone prendo un pacchetto.
Glielo porgo e lui lo prende. Al suo interno trova una collana con il ciondolo a forma di cuore.
«Il cuore si può spezzare. Una metà per te e una per me.»
Stacco le due parti del cuore, una parte la metto a lui, e l'altra parte la mette lui a me.
Lo prendo dai fianchi e lo avvicino di nuovo a me. Ci baciamo dolcemente ma poi il bacio si intensifica diventando passionale.
In poco tempo ci ritroviamo nudi nel letto, a fare l'amore per tutta la notte.
Pov's Tancredi
Dopo due settimane
Casa di Diego
Siamo tutti a casa di Diego per passare del tempo insieme. Ci stiamo tutti divertendo, tranne me.
Ormai la mia mente pensa solamente a Lele e al suo segreto. Ho cercato in tutti i modi di non pensarci, di non darci peso, di pensare ad altro. Ma non ci riesco.
«Ehi amore, che hai?» la voce del mio ragazzo mi risveglia dai miei pensieri.
Alzo lo sguardo, che fino a quel momento è rimasto abbassato a guardare il pavimento, e vedo che tutti mi guardano.«Posso farti una domanda?»
«Certo dimmi.»
«Ti ricordi quando mi hai raccontato come hai conosciuto Carlo?»
Lui annuisce.
«Ecco. Io ho notato che eri nervoso. Insomma ho capito che non mi hai detto tutta la verità. È dal quel momento che ci penso sempre. Ma non ho mai detto nulla perché non volevo assillarti con le mie paranoie. Ho provato a non pensarci. Ma non ci sono riuscito. Quindi... cosa è successo davvero?»
Vedo che Lele abbassa lo sguardo. Dopo un po' di tempo mi guarda negli occhi.
«I-io... preferisco non parlarne.»
«Ma perché? Sai che non ti giudicherei mai. Lo sai che di me ti puoi fidare.»
«Lo so. Ma non voglio parlarne.»
«Lele-»
«Lele nulla. Ho detto che non voglio parlarne. Punto e basta.»
Lele si alza dal divano su cui eravamo seduti, cammina per il salotto andando avanti e indietro e passandosi una mano nei capelli nervosamente.
«Io torno a casa.» dice prendendo la giacca e uscendo da casa di Diego sbattendo la porta.
Pov's Lele
Entro in macchina e guido fino a casa. Parcheggio, spengo la macchina ed entro in casa. Senza salutare mio padre vado in camera mia.
Prendo una sigaretta dal pacchetto che si trova dentro lo zaino, apro la finestra e inizio a fumare.
Non posso dirgli come sono andate veramente le cose quando ho incontrato Carlo. Non lo deve sapere. Mi lascerebbe se sapesse tutta la verità, e non voglio perderlo. Non posso permettermelo.
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Magnifico Difetto||Tankele
FanfictionCOMPLETATA Tancredi Galli è un ragazzo di Roma che si è trasferito da poco a Milano. Andrà in una nuova scuola e avrà a che fare con i ragazzi più popolari dell'intero istituto: Emanuele Giaccari, un ragazzo bello quanto stronzo, è temuto da tutta l...