Capitolo 8

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Pov's Tancredi

Perché deve essere tutto così difficile?! Questo argomento di matematica non mi entra in testa. Alla prossima lezione chiederò alla prof di rispiegarmi l'argomento.

«Ragazzi per casa dovete fare gli esercizi di pagina 280.» dice la prof.

«Ok prof.»

La bidella Isabella entra in classe e ci avvisa che abbiamo un ora buca.

«Cosa facciamo ragazzi?» chiede Edo.

«Tanc, Simone ti sta guardando.» esclama Gian.

«Oddio che novità.» dice ironicamente Lele.

«Geloso, Giaccari?» dico con un ghigno.

«Assolutamente no, Galli.»

«Eh menomale.»

«E se lo fossi?» dice con un sorriso malizioso.

«Ti odio.»

«Ti amo.»

«Mi dispiace ma non ricambio il sentimento.»

«Così mi spezzi il cuore.» si mette una mano sul petto.
Tutti gli altri ridono.

«È sempre così tra loro?» chiede Thom.

«Si.» rispondono in coro.
Scoppiamo tutti a ridere.

Simone si avvicina al mio banco.

«Tanc, domani sera ti va uscire?»

«Ehm... certo.»

«Passo a prenderti alle otto.»

«Va bene.»

Dopo tre ore

Suona la campanella. Noi studenti usciamo da scuola e torniamo a casa. Durante il tragitto, io e Lele continuiamo a farci i dispetti come dei bambini di due anni, mentre gli altri ridono. Dopo un po' il pullman si ferma davanti casa mia. Io e Thomas scendiamo dal pullman mentre salutiamo gli altri.

«Dove abiti Thom?»

«Proprio lì.» indica la casa di fronte la mia.

«Evvaii. Siamo vicini di casa!» inizio a saltellare dalla gioia. Ci salutiamo ed entro in casa.

Poso le cose in camera e torno in cucina per pranzare. Parlo ai miei della giornata a scuola e gli dico che domani uscirò con Simone. I miei sanno che sono gay e per fortuna mi hanno accettato per quello che sono. Quando glielo detto si sono commossi e mi hanno abbracciato. Dopo aver finito di mangiare sparecchio la tavola. Come routine vado in camera mia e inizio a fare i compiti per domani.

Magnifico Difetto||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora