Capitolo 68

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Pov's Tancredi

Sento il telefono vibrare nella tasca del pantalone lo prendo e vedo un messaggio.

Chat fra Tancredi e Sconosciuto
«Guardati le spalle.»
«Chi sei?»
«Lo saprai presto. Tempo al tempo. Stai attento quando sei in giro.»
«Ho detto, chi sei?!»
«Per ora non ti dirò nulla.»
Fine chat fra Tancredi e Sconosciuto

«Amore che hai?» mi chiede Lele.

«Leggi.»

Gli faccio leggere la chat.

«Anche io ho ricevuto questi messaggi.» mi fa vedere il telefono.

«Lé inizio ad avere paura. È da un mese che mi sento osservato, come se qualcuno mi seguisse ed ora questi messaggi. Che sta succedendo?» chiedo impaurito.

«Non lo so piccolo, ma non ti succederà nulla.»

Mi abbraccia stringendomi a sé. Non so chi sia questa persona dei messaggi, non so chi sia la persona che mi osserva ogni mattina e mi segue. Ma ho un brutto presentimento... spero solo che sia una mia impressione e non accada nulla di male.

Il pomeriggio

Di nuovo quella sensazione. Sto andando da Lele e mi sento di nuovo osservato. Mi guardo intorno e non vedo nessuno. Accelero il passo e all'improvviso mi sento toccare la spalla. Mi giro e vedo Leo e Chris.

«Ciao, Tancredi giusto? Scusa se ti abbiamo spaventato.» dice Leo.

«Ciao Chris, ciao Leo. Si effettivamente mi avete spaventato ahah.»

«Scusaci ahaha. Che stai facendo?» mi chiede Chris.

«Vado dal mio ragazzo. Voi?»

«Facciamo un giro.»
Annuisco.

«Allora io vado. Ciao ragazzi.»

«Ciao Tancredi.»

Mi giro e me ne vado. Arrivo a casa di Lele, suono alla porta e dopo dieci minuti vedo la porta aprirsi. Vedo il padre.

«Ciao Tancredi, vieni entra.»

«Ciao.» dico timidamente.
Entro in casa e mi guardo intorno per vedere se c'è Lele.

«Se stai cercando Lele è in camera sua.»

«Ok, grazie.»

Salgo le scale e vado in camera sua. Ma non c'è. Vabbè lo aspetto, magari sarà in bagno. Sul suo comodino vedo una foto di lui da piccolo con una donna. Ha i suoi stessi occhi e i suoi stessi lineamenti. Sarà sicuramente sua madre. Anche lei è bellissima, ora capisco da chi ha preso la bellezza Lele. Sembra essere una donna molto dolce, gentile e simpatica.

«Che fai?» sobbalzo e mi giro verso

Lele, ha solo un asciugamano intorno alla vita, il petto e i capelli bagnati. Oh Gesù.

«N-niente. Stavo solo guardando questa foto.» dico diventando rosso in viso. Lui si avvicina. Prende la foto in mano e fa un piccolo sorriso.

«Lei è mia madre. Si chiama Antonella.»

«È bella come te.» dico sorridendo.

Posa la foto e si gira verso di me per darmi un bacio a stampo.

«Mentre venivo qua ho incontrato Leo e Chris.»

«Ah sì? E cosa vi siete detti?»

«Nulla di che in realtà. Mi hanno solo chiesto cosa stessi facendo e ho risposto che andavo dal mio ragazzo, loro invece fanno un giro.»

«Wow molto interessante. Una conversazione molto intensa.» dice ironicamente.

«A dirla tutta, sono veramente simpatici. Potrei farmeli amici, magari tra di noi nascerà una bella amicizia.» dico guardando ovunque tranne i suoi occhi.

In meno di due secondi mi ritrovo con la schiena al muro e il corpo di Lele attaccato al mio.

«Ne sei veramente convinto Tancredi?»

«Si, potrebbero essere dei buoni amici e poi siamo sinceri, sono dei bei ragazzi.»

Metto le mani sulle sue spalle, ma lui mi prese i polsi e mi blocca le braccia sopra la testa. Mi inizia a baciare il collo.

«Dimmi Tancredi, provi attrazione per uno di loro due per caso?» morde una parte del mio collo e inizia a fare un succhiotto.

«N-no, ma ripeto, sono dei bei ragazzi.» stringe la presa sui miei polsi, ma senza farmi male.
Passa all'altro lato del collo.

«E per chi provi attrazione?»

Morde un'altra parte del collo.

«P-per te.»

Con una mano apre i miei pantaloni e la mette dentro i boxer prendendo il mio membro in mano.

🔞🔞

«Chi è che ami?»
Inizia a fare su e giù con la mano velocemente ed ansimo.

«T-te.» mi mordo il labbro. Aumenta la velocità con la mano e poi si avvicina al mio orecchio.

«Bene, perché se uno di loro due si avvicina a te inizia a provarci non finirà per niente bene. Ricordati che tu sei mio, Tancredi Galli.»

I brividi mi attraversano il corpo. Quando sento di star per venire si ferma. Lo guardo confuso. Mi abbassa i pantaloni e i boxer e poi mi prende in braccio, si leva l'asciugamano e con una spinta secca entra dentro di me. Stringo i suoi capelli tra le mani e tiro delle ciocche senza fargli male. Aumenta la velocità delle spinte e poco dopo vengo tra i nostri stomaci mentre lui viene dentro di me. Esce lentamente da me e poi ci puliamo.

🔞🔞

Mi fa scendere dalle sue braccia e per fortuna c'è il muro a cui posso reggermi, le mie gambe sembrano gelatina e potrei cadere da un momento all'altro. Mi rimetto i boxer e i pantaloni.

«Se ogni volta che ti ingelosisci finisce così, allora ti farò ingelosire spesso.» dico mettendo le braccia intorno al suo collo. Anche lui si è vestito.

«Vorrà dire che ogni volta che finirà così non ci andrò per niente piano.» dice maliziosamente e mette le mani sui miei fianchi.

«Ti amo scemo.» dico sorridendo.

«Ti amo piccolo.»

Mi bacia e mi riprende in braccio. Ci stendiamo sul letto, fa aderire il suo petto alla mia schiena. Stiamo così per tutto il tempo, parlando del più e del meno. Lo amo veramente tanto.

Magnifico Difetto||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora