Magnifico Difetto||Tankele

Capitolo 67

Pov's Lele

«Ti amo piccolo.» sussurro al suo orecchio.

«Anche io.» sento che sorride e mi lascia un bacio sul collo, e dei brividi mi attraversano il corpo. Gli prendo il viso tra le mani e lo bacio dolcemente.

Alla fine della ricreazione entra la bidella in classe, ci avvisa che il prof di educazione fisica arriverà in ritardo. Mi metto di nuovo al mio posto e Tancredi si siede sulle mie gambe. Lo osservo e inizio a pensare a quanto lui sia fondamentale nella mia vita.

Ha completamente stravolto ogni cosa. Prima che arrivasse lui ero solamente uno stronzo che si portava chiunque a letto. Ma da quando è arrivato, non riuscivo a portarmi più nessuno a letto, perché immaginavo sempre che ci fosse lui invece che qualcun'altro.

Tancredi è la mia persona.

Non sto parlando di anime gemelle. No. Parlo di qualcuno che non ti sceglie. E non lo scegli. Parlo di qualcuno che entra nella tua vita e di cui poi non puoi più fare a meno. Parlo di un amore che cresce senza che tu te ne accorga. Un amore che quasi combatti. Che non vuoi provare. E gli metti i bastoni tra le ruote. Lo allontani, lo maltratti e alla fine lo ritrovi ancora lì. Davanti a te intatto, senza un graffio. Lì che ti guarda e aspetta che tu capisca.

Parlo di qualcuno con cui il tempo non esiste. Che ti lascia senza respiro e che te lo toglie quando si allontana da te.

Veleno e antidoto allo stesso tempo.

Parlo di qualcuno che è i tuoi pensieri. I tuoi gesti. I tuoi respiri.

Parlo di qualcuno che è te. Di qualcuno che se lo guardi in silenzio ci vedi quello che sei tu. E che a volte ti fa paura perché è come guardarsi ad uno specchio, perché ti fa riflettere, perché capisci che devi cambiare, devi essere migliore di come sei.

Perchè è la tua persona. E se salvi lei, salvi te stesso.

Quindi si. Tancredi è la mia persona. È quella persona di cui mi posso fidare. A cui posso raccontare qualsiasi cosa. È quella persona che non lascerò mai andare, perché morirei senza di lui. È quella persona che mi fa battere forte il cuore con uno sguardo, con un sorriso, con un bacio, con un semplice gesto come accarezzarmi i capelli.

È quella persona che amo con ogni parte del mio corpo. È la persone di cui amo gli occhi, verdi, profondi come un pozzo, e ogni volta che li guardo è come se mi ci perdessi dentro e non riuscissi più a trovare l'uscita. È la persona di cui amo il profumo, che ogni volta mi inonda le narici e mi manda in estasi. È la persona di cui amo il sorriso, ogni volta che sorride non capisco più nulla, mi sembra di essere in paradiso da quanto il suo sorriso è bello.

È la persona di cui sono innamorato così tanto che per lui andrei sulla luna, morirei per lui, senza di lui non vivrei.

Lui è il colore bianco in mezzo al colore nero che rappresentava sempre le mie giornate. Intorno a me c'era solo il nero, e poi è spuntato questo puntino bianco. Lui è quel puntino bianco che ha cambiato la mia vita, vedevo tutto in bianco e nero, e da quando c'è lui vedo a colori.

Lui è il sole in mezzo a una giornata nuvolosa.
È l'arcobaleno in mezzo a una giornata di pioggia.
Lui è semplicemente il colore bianco.

Semplicità, bellezza e purezza, che per me rappresentano il colore bianco. Lui è semplice, è bellissimo, è puro. Lui è il colore bianco.

È il mio colore bianco. È la mia persona.

«A che pensi?» mi risveglio dai miei pensieri e lo guardo intensamente negli occhi.

«Al fatto che sei la mia persona.»

«La tua persona?» chiede confuso.

«Sei la mia persona. La persona che amo immensamente con ogni parte del mio corpo.»

I suoi occhi si fanno lucidi e sorride. Mette le mani sulle mie guance e mi bacia, le mie labbra che si incastrano perfettamente nelle sue. Un bacio da togliere il fiato.