Pov's Tancredi
«Simone ti ama davvero, si vede da come ti guarda.»
«Ma io non amo lui, siccome mi avete consigliato di uscire con lui, seguirò il vostro consiglio.»
«Saggia decisione bro.»
Dopo un po' Gian se ne va, ed io ricevo una chiamata da Thomas.
«Ehi Thom.»
«Ehi Tanc, domani ti passo a prendere per andare da Simone.»
«Ok, a che ora?»
«Alle 21:00.»
«Ok, a domani Thom.»
«A domani pestifero.»
Il giorno dopo
Come ogni mattina suona la sveglia. Mi alzo dal letto e vado in bagno. Mi lavo i denti e la faccia e poi torno in camera per vestirmi. Metto la divisa, poi prendo lo zaino e vado sotto. Senza fare colazione, saluto i miei ed esco di casa. Metto le cuffie e ascolto la musica. Parte Superclassico di Ernia. Dopo un po' di minuti arrivo a scuola. Intravedo i ragazzi e mi avvicino a loro. Oltre a Gian, Diego e Lele vedo che ci sono dei nostri compagni di classe. Dovrebbero essere Edoardo, Rosalba, Marta e Alessandro.
«Buongiorno.»
«Buongiorno Tanc.»
Suona la campanella ed entriamo in classe. Entra la prof di fisica e inizia la lezione. Dopo venti minuti dall'inizio della lezione bussano alla porta. Entra... Thomas. Come ieri si viene a sedere vicino a me. Si siede e mi dà un bacio sulla guancia. La lezione passa in fretta. Non ci capisco nulla di fisica.
«Non capisco nulla di fisica.» dico sospirando e mettendo il quaderno nello zaino.
«Un giorno posso venire a casa tua e spiegartela.» dice Edo.
«Certo!»
In classe arriva la prof di matematica. A differenza di fisica riesco a capire qualcosa.
Le ore passano in fretta e noi studenti torniamo a casa. Come routine mangio, sparecchio, aiuto mamma, vado in camera e faccio i compiti. Per tutto il pomeriggio non ho fatto altro che leggere.
19:00
Cazzo è tardi! Corro in bagno e faccio la doccia. Dopo venti minuti esco dalla doccia e avvolgo l'asciugamano intorno alla vita. Vado in camera, mi asciugo il corpo e metto i boxer. Poi metto un jeans nero strappato sul ginocchio, una camicia bianca e una giacca nera. Metto le Nike bianche. Passo ai capelli li asciugo e li sistemo.
Quando ho finito metto il bagno in ordine. Prendo portafoglio, telefono e chiavi di casa. Si fanno le nove e suonano al campanello. Vado ad aprire e trovo Thomas, indossa un jeans, le converse nere, una camicia bianca.
«Sei bellissimo.» arrossisco.
«Anche tu.»
Usciamo di casa e ci avviamo verso casa di Simone. Dopo un po' siamo arrivati. La musica ad alto volume mi rimbomba nelle orecchie, c'è molta gente ubriaca. All'ingresso ci sono Diego, Gian, Lele, Edo, Ros, Marta e Ale. Lele indossa una camicia bianca da cui si intravedono gli addominali,una giacca nera, dei jeans neri e le converse. È bellissimo... no aspetta, cosa?!
Dillo che ti piace!
Anche no.
«Ciao ragazzi.» diciamo io e Thomas.
«Ehi.»
«Simone ti stava cercando.» dice Ros.
«Oh.»
«Sei a corto di parole?» dice Lele con un ghigno.
«Stai zitto Giaccari.»
«No.»
Alzo gli occhi al cielo ed entriamo dentro.
Troviamo dei divanetti liberi e ci sediamo. Diego, Gian e Lele vanno a prendere da bere. Intanto Simone si avvicina a me, Thom, Edo, Ros, Ale e Marta.
«Ciao ragazzi.»
«Ciao Simone.»
«Tanc devo parlarti, puoi venire un attimo fuori?»
«Ok.»
Andiamo fuori in giardino.
«Allora... so che sei arrivato a scuola da poco, però mi piaci molto, sei il ragazzo che amo, sei bellissimo.»
«Simone io non ti amo... però posso provare a uscire con te.»
«Davvero?!»
«Si, può essere che col tempo nascerà qualcosa.»
Detto questo torniamo dentro, io vado dagli altri. Diego, Gian e Lele sono tornati con le cose da bere.
«Dov'eri finito?» mi chiede Gian.
«Ero fuori a parlare con Simone.»
«E cosa ti ha detto?» chiede Marta.
«Si è dichiarato. Usciremo insieme.»
«Se ti fa soffrire lo uccido.» dice Thom.
«Stai tranquillo.» dico abbracciandolo.
La serata passa in modo tranquillo.«Tanc, stanno mettendo un lento, vuoi ballare con me?» mi chiede Simone.
Annuisco e andiamo a centro pista. Mettono una musica lenta. Simone mette le mani sui miei fianchi, io metto le braccia intorno al suo collo. Iniziamo a ballare. Noto Lele che ci guarda. E se potesse ucciderebbe Simone con lo sguardo.
00:30
Sono stanchissimo. Io e Thom stiamo tornando a casa. Tornati a casa, ci salutiamo. Entro dentro e senza far rumore vado in camera mia. Caccio le scarpe, mi tolgo i vestiti e mi metto il pigiama. Appena appoggio la testa sul cuscino cado tra le braccia di Morfeo.
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Magnifico Difetto||Tankele
FanfictionCOMPLETATA Tancredi Galli è un ragazzo di Roma che si è trasferito da poco a Milano. Andrà in una nuova scuola e avrà a che fare con i ragazzi più popolari dell'intero istituto: Emanuele Giaccari, un ragazzo bello quanto stronzo, è temuto da tutta l...