Capitolo 50

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Pov's Lele

Mi sveglio sentendo il mio telefono squillare. Lo prendo e senza vedere chi è rispondo.

Chiamata tra Lele e Diego
«Pronto?»
«Bro ma dove sei? Sono ore che ti aspetto.»
«Oddio scusa Die. Ma sono da Tancredi, è successo un casino.»
«Che è successo?»
Gli racconto cosa è successo.
«E adesso come sta Tanc?»
«In questo momento sta dormendo.»
«Va bene. Allora ci vediamo direttamente domani a scuola. È meglio se stai con lui.»
«A domani bro.»
Fine chiamata tra Lele e Diego

Poso il telefono sul comodino e sento Tancredi muoversi. Mi giro verso di lui e vedo che si sta strofinando gli occhi.

«Ehi piccoletto.»

«Ehi.» dice con la voce impastata dal sonno.

«Come stai?»

«Meglio di prima. Grazie Lé.»

«Di niente.»

Sorride e mi abbraccia.

«Adesso devo tornare a casa. Ci vediamo domani a scuola.»

«Va bene. A domani Lele.»

«A domani piccoletto.» gli lascio un bacio sulla fronte e poi esco di casa.

Pov's Tancredi

Il giorno dopo

Ricreazione

«Tancredi stasera hai impegni?» mi chiede Lele.

«No, perché?»

«Perfetto. Alle 20:30 passo a prenderti a casa tua. Mi raccomando vestiti elegante.»

«Eh? Cosa? Mi stai chiedendo di uscire?»

«Non te lo sto chiedendo. È un obbligo.» dice con un ghigno.

«Non uscirò con te.»

«Si che lo farai, piccoletto.»

Alzo gli occhi al cielo. Ma quindi questo è... un appuntamento?!

Io non sono psicologicamente pronto. Mi dovrò prepare molte ore prima! Anzi no. Non mi presento. Basta ho deciso. Non ci andrò! No ok basta. Devo tornare in me. Devo calmarmi. È solo un'uscita tra me e Lele. Nulla di che.

«Tancredi!» le urla dei ragazzi mi risvegliano dal mio stato di trance.

«Si?»

«Smettila di pensare al tuo appuntamento con Lele e ascoltaci.» dice Gian.

«Io non stavo affatto pensando all'uscita con lui.» dico incrociando le braccia al petto.

«Non ti crede nessuno.»dice Lele con un ghigno.

«Stai zitto, Giaccari.»

«No, Galli.»

Ore 18:00

Se voglio essere presentabile all'appuntamento, mi devo preparare adesso. Vado in bagno, mi spoglio ed entro nella doccia. Sto sotto il getto dell'acqua per circa mezz'ora. Esco dalla doccia e metto un'asciugamano intorno alla vita. Esco dal bagno e vado in stanza. Mi asciugo il corpo e indosso i boxer, poi metto dei jeans neri e le converse nere. Torno in bagno e mi asciugo i capelli, quando sono perfettamente asciutti cerco di renderli decenti.

Dopo aver passato un'altra mezz'ora davanti lo specchio, posso dire che i capelli sono in ordine e non fanno schifo come al solito. Torno in camera e metto la camicia bianca, poi mi spruzzo un po' di profumo.

Guardo l'ora e vedo che sono le 20:20. Mancano solo dieci minuti e Lele sarà qui! Devo. Stare. Calmo. Sento il campanello suonare. Prendo la giacca nera dall'armadio e la indosso. Prendo telefono, chiavi di casa e portafoglio e scendo di sotto.

«Tesoro c'è Lele.» dice mia madre.

«Si lo so. Devo uscire con lui.» dico arrossendo.

«Mi fa piacere tesoro. Adesso uscite e divertitevi. A dopo.»

«A dopo.» le do un bacio sulla guancia ed esco.

Osservo Emanuele e vedo che indossa un pantalone nero, una camicia bianca e una giacca nera. È. Semplicemente. Bellissimo.

«Pianeta Terra chiama Tancredi Galli. Ci sei piccoletto?»

«Eh? Oh sì, ci sono.» arrossisco di nuovo.

Io e Lele entriamo in macchina. Sento che sarà una lunga serata.

Magnifico Difetto||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora