Capitolo 70

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Pov's Lele

«Lele si può sapere che hai combinato in passato?» Tancredi si stacca da me e si mette di fronte a me.

«Non lo so Tancredi. Che io ricordi non ho fatto nessun torto a nessuno in passato. Non so chi sia questa persona e non so cosa voglia da me e da te. Ma evidentemente punta su di te per ferirmi.»

«Fertirti per cosa?!»

«Non lo so! Non ho la più pallida idea di cosa sta succedendo! Non ne ho idea!»

L'unica cosa che mancava era litigare con lui. Mi giro verso la finestra e appoggio i gomiti sul davanzale e metto le mani tra i capelli. Delle lacrime iniziano a rigarmi le guance e dei singhiozzi escono dalla mia bocca.

Sento delle mani sul mio viso. Tancredi mi fa girare verso di lui. Lo tiro verso di me e lo abbraccio tenendolo stretto.

«Non piangere Lé.»

«Ho paura di perderti Tanc. Non voglio che ti facciano del male, se ti dovesse succedere qualcosa non me lo perdonerei mai. Tancredi sono così follemente innamorato di te che il solo pensiero di non averti più nella mia vita mi distrugge.»

Mi prende il viso tra le mani e asciuga le lacrime.

«Lele non mi perderai. Non mi succederà nulla se stai con me.»

Faccio un piccolo sorriso e lo bacio dolcemente.

«Ti amo Lele.»

«Ti amo Tanc.»

Appoggio la mia fronte sulla sua e rimaniamo così per il resto dell'ora.

Fuori scuola

Io e Tanc stiamo aspettando che gli altri escano dalla scuola.

«Lé.» Tanc mi tira dalla manica della felpa.

«Dimmi.»

«Credo che qualcuno ci stia osservando, guarda lì.» mi indica un punto e vedo qualcuno che corre appena lo guardo.

«Ma che diamine-»

«Ragazzi eccoci!» esclama Diego. Io e gli altri andiamo a prendere il pullman, ci sediamo ai soliti posti.

«Rega che avete?» ci chiede Thom.
Io e Tancredi gli raccontiamo gli ultimi messaggi e della lettera.

«Dovete dirlo ai vostri genitori.» dice Gian.

«Non possiamo, li metteremo solamente in pericolo. E nella lettera è stato "chiesto" di non dire nulla né alle nostre famiglie né alla polizia. Anche se il nostro intento era andare a denunciare tutto.» dice Tanc.

«È un bel casino.» dice Ros.

«Che avete intenzione di fare con questa persona?» ci chiede Marta.

«Non lo sappiamo. Io e Tanc staremo attenti. Per adesso è l'unica cosa che possiamo fare.» dico sospirando.

Il pullman si ferma davanti casa mia. Saluto tutti, dò un bacio a Tanc e scendo dal pullman.

Il giorno dopo

Pov's X

«Ragazzi, è arrivato il momento di agire.»

«Quando agiremo capo?»

«Oggi stesso. Quando loro usciranno da scuola.»

«Va bene capo.»

«Puntate al fidanzatino.»

«D'accordo.»

Pov's Tancredi

Un altro giorno è iniziato e, come sempre, mi sento osservato. Ma sento che succederà qualcosa e non è nulla di buono. Cerco di non pensarci e cammino per andare a scuola. Arrivo in orario e vado dagli altri.

«Buongiorno ragazzi.»

«Buongiorno Tanc.»

Abbraccio Lele e poi suona la campanella, entriamo in classe e iniziamo a fare lezione.

Ricreazione

«Amore tutto apposto? Ti vedo pensieroso.» la voce di Lele mi risveglia dai miei pensieri. Mi siedo sul suo banco e lui si mette in mezzo alle mie gambe.

«Sento che oggi succederà qualcosa. E non è nulla di buono. Ma spero solo che sia una mia impressione.» dico sospirando.

«Devi stare tranquillo piccolo. Finché sarai con me non ti succederà nulla.»

Sorrido e lo abbraccio, mettendo la testa nell'incavo del suo collo e lasciandomi cullare dal suo profumo che invade le mia narici. Gli lascio dei bacetti sul collo e vedo i brividi attraversano il suo corpo. Sorrido, felice del fatto che sia io a procurarglieli.

La campanella suona, segno che la ricreazione è finita. Ritorno al mio posto dove aver lasciato un bacio a stampo a Lele. I pensieri che prima avevano lasciato la mia mente adesso sono tornati. Non riesco a stare per nulla tranquillo, e l'ansia mi mangia vivo. Spero solo che non succeda nulla.

Fine scuola

Il pullman si ferma qualche casa prima della mia. Saluto tutti e scendo. Il pullman se ne va, sono quasi arrivato davanti casa, inizio a cercare le chiavi di casa nello zaino ma sento qualcuno tapparmi la bocca con fazzoletto e mi chiude gli occhi con una mano. Poco dopo non sento e non vedo più nulla.

Magnifico Difetto||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora