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Mi diressi verso il backstage dove c'erano anche tutte le altre, nel mentre mi fermai a fare qualche foto con i fan e firmai qualche autografo. Per quanto potessi stare male in quel momento loro riuscivano sempre a strapparmi qualche sorriso. Mi avevano sempre sostenuta e cercavo di mostrare la parte più bella di me. Loro ci riuscivano ed ero me stessa senza maschere e senza sofferenza.
Dopo un po' raggiunsi il backstage e c'era tutto il cast, andai subito a salutare Alba che indossava un completo viola e dei tacchi che la slanciavano ancora di più. Subito mi venne incontro con un sorriso a 36 denti.
"Najwa hija de puta dove sei stata tutto questo tempo? Stavi esplorando la tua montagna?" esclamò lei. Ci stringemmo in un abbraccio che entrambe desideravano da tanto, feci un sorriso alla sua battuta ed ero veramente felice di vederla.
"Si ultimamente ho scoperto delle nuove grotte vicino a casa mia e sto facendo un po' di esplorazioni" scoppiamo a ridere e finalmente ero spensierata. Lei mi riusciva a capire, era sempre stata con me e non mi lasciava mai, rispettava i miei spazi e i miei tempi ma c'era sempre e comunque. Per questo era la mia migliore amica e poi mi faceva
ridere, ridere a crepapelle.
"Beh allora cosa mi racconti? Come stai?" Disse tranquillamente Alba.
"La situazione è sempre quella che sai. Vado avanti. Cerco di non pensarci troppo ma stando da sola in quella casa e un po' impossibile" iniziarono a ritornare a mente tutti i pensieri, quello che era successo prima in macchina e che vita stavo vivendo. Ma quella sera non dovevo stare male. Mi ero imposta questa cosa e l'avrei rispettata.
Dopo un po' arrivò anche Maggie che salutò tutti e poi raggiunse me e Alba che stavamo parlando già da un po'.
"Ciao ragazze!! Mi siete mancate tantissimo" ci stringemmo in un abbraccio a tre e adesso eravamo al completo. Volevo molto bene a Maggie e anche lei c'è sempre stata per me. Non sapeva nulla di quello che stavo passando ma più volte mi chiese di sfogarmi e puntualmente rifiutavo. Non perché non mi fidassi di lei ma volevo che del mio passato sapessero solo poche persone.
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Tra cinque minuti saremmo dovute andare sul tappeto rosso a scattare foto per i giornali. Prima di andare accesi una sigaretta, facevo uscire lentamente il fumo dalla mia bocca e guardavo il cielo sereno che quella sera sovrastava Madrid. Avevo quasi finito di fumare e siccome ero in ritardo lascia la sigaretta nel portacenere anche se non era del tutto finita. Stavo per andare verso le altre ma Antonio mi prese con forza il braccio e mi porto in disparte. Non era lucido, lo si vedeva dagli occhi. Era appena iniziata la serata e già aveva bevuto. Mi guardò con i suoi occhi pietrificanti che mi fecero venire i brividi per quanto fossero scuri e profondi.
"Ti vorrei ricordare quello che ti ho detto in macchina.... daranno un riconoscimento ad ogni attore per il personaggio interpretato, già sai che devi fare il mio nome e dire che senza di me non ce l'avresti fatta."
Lo guardai schifata come sempre, non c'era bisogno che ogni volta mi ricordasse quello che dovevo fare, peggiorava solo la situazione e mi intrappolava ancora di più in questa situazione. Non c'era più via d'uscita e mi sentivo soffocare.
"So cosa devo fare non c'è bisogno che ogni volta mi ricordi le cose, a differenza tua sono abbastanza lucida" dissi stizzita. Aveva capito lo capì dai suoi occhi. Riuscì a staccarmi dalla sua presa e mi allontanai da lui. Raggiunsi le altre e tutte insieme andammo davanti ai paparazzi che iniziarono a fare foto.
C'era tantissima gente. Davanti avevamo puntati parecchi flash che continuavano a spegnersi e a riaccendersi, intorno c'erano tutti i fan che gridavano impazziti. Mi faceva stare bene questa confusione, non mi faceva sentire sola. Ero parte di qualcosa. Ma questa confusione sarebbe durata troppo poco perché poi sarei tornata a casa nella mia solitudine.
Successivamente iniziammo a fare delle interviste, mi chiesero soprattutto impressioni e commenti sulla serie, parlai di Zulema e il ruolo principale che assumeva nella 4º stagione. Quel personaggio era dentro di me, nonostante fosse solo una serie tv.
Sui lati del red carpet vedevo altri attori e ospiti che erano stati invitati per la serata.
Finite le interviste mi avvicinai ad Alba, insieme ci dirigemmo verso l'interno dell'hotel e prendemmo posto al nostro tavolo.
Alba mi conosceva bene e sapeva quando nascondevo qualcosa.
"Naj tutto bene? Ti vedo strana, è successo qualcosa?"
Cercai di evitare il discorso, non volevo dirle le parole che mi aveva detto prima Antonio e quello che era successo in macchina. Alba è una persona molto impulsiva in quel momento se le avessi raccontato sarebbe andata da lui e gli avrebbe messo addosso le mani.
"Tranquilla sto bene, ho solo un po' di mal di testa" non era vero.
"Smettila Naj so quando nascondi una cosa. Hai gli occhi che parlano te l'ho sempre detto. Non cercare di deviare il discorso, dimmi cosa è successo"
Mi conosceva proprio bene, uno dei miei più gran difetti erano gli occhi. Parlavano da soli. Quando la mia bocca era in silenzio avevo gli occhi che parlavano al suo posto e facevano un casino tremendo.
Decisi di dirle che avevo avuto una piccola discussione con Antonio e che mi aveva nuovamente ricattata. Lei mi guardò subito seria, la sua vena del collo si gonfiava per la rabbia. Lo sapevo che si sarebbe arrabbiata ma per fortuna si tranquillizzò e rassicurò anche me. Per fortuna c'era lei.

IL SILENZIO DI UNA ROSSA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora