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-T/N..? Sei davvero tu?

Chiese il ragazzo mostrando un sorriso ampio per poi circondarmi con le sue braccia, stringendomi a se e facendomi sussultare appena per la stretta troppo forte, deve averlo notato perché mi lasciò andare poco dopo.

-Dove sei stata tutto questo tempo? Sono anni che non ti vedo..

Abbassai lo sguardo a quelle parole, indietreggiando appena e unendo le labbra in una linea sottile, cercando una risposta plausibile che però non arrivava.
Il nostro piccolo momento di riunione venne interrotto da due bambine, figlie di Kagaya, che con il loro sorriso stampato in volto ci descrissero in ciò che consisteva l'esame.

Resistere 7 giorni in un posto dove vengono rinchiusi dei demoni catturati dai pilastri stessi, non dovrebbero essere un problema per chi come me e Kanao era già abituato a combattere.
Infondo i nostri maestri sono i pilastri degli insetti e delle fiamme, ogni giorno eravamo al loro fianco e, una volta passato questo esame, anche partire per qualche missione assieme a loro non sarà più solo un sogno.

Una volta all'interno della foresta mi guardai attorno, i demoni odiavano la luce del sole, contando che poi era sceso il buio da poco dovevo resistere per molto tempo.
Dovevo essere veloce, silenziosa e concentrarmi su qualsiasi suono o rumore provenisse da dietro gli alberi e cespugli.

Alla mia destra sentii un ramoscello spezzarsi, mi fermai ed alzai la katana di fronte a me mettendomi in guardia, una figura stava per sbucare dai cespugli ed io piegai appena le ginocchia, inclinando la lama e stringendo l'elsa con entrambe le mani, portandola vicino al mio viso.

Ero pronta ad attaccare, strinsi i denti prendendo più ossigeno possibile per i miei polmoni, feci dei piccoli respiri per sprecarne il meno possibile, quando vidi la figura mi ci scagliai contro, pronta a tagliargli la testa.

Mi riuscii a fermare in tempo dopo averlo gettato a terra e bloccandolo mettendomi a cavalcioni su di lui, sentendolo lamentarsi per il colpo appena subito, dei capelli biondi dalle sfumature arancioni verso le punte erano scompigliate a terra e la sua espressione di dolore si tramutò in un sorriso ampio e compiaciuto dicendo 'fammi tutto quello che vuoi amore mio'.

-Tsk. Levati di mezzo.

Mi rialzai da terra rinfoderando la mia katana, voltai le spalle al ragazzo e me andai, sentendolo però aggrapparsi alla mia gamba.

-Non lasciarmi! È segno del destino! Sei saltata addosso a me sposiamoci!

-Ti ho detto di lasciarmi!

Alzai la voce cercando di scollarmelo di dosso scuotendo la gamba, eppure non si staccava, non sembrava cedere neanche quando ad ogni passo lo trascinavo lungo il terreno.

Mi fermai notando pochi metri avanti a noi del sangue a terra e vicino ad esso i resti di un corpo, lui sembrava ignorare la cosa e ne approfittò per stringersi maggiormente attorno alla mia gamba, sguainai la katana spostando gli occhi da una direzione all'altra.

Il sangue era fresco, ancora caldo a causa del lieve vapore che usciva per via dell'aria fredda di montagna della sera. Chi aveva fatto questo non era lontano.

Una risata fece drizzare i capelli al ragazzo vicino a me che, come un fulmine si staccò dalla mia gamba andandosi a nascondere dietro le mie spalle, buttandovisi addosso a peso morto facendomi quasi perdere l'equilibrio.

-Hey idiota vuoi farci uccidere entrambi per caso?!

Gli gridai a denti stretti, poi ignorai il suo piagnucolare di avere paura portando l'attenzione verso i due demoni di fronte a noi.

Avevano i capelli lunghi, qualche corno sulla fronte e sulle spalle, gli occhi sgranati e i canini in bella mostra, pronti ad attaccarci.

-Hey tu. Non posso combattere se mi stai attaccato, prendi la tua katana e aiutami, non sembrano molto forti.

-Cosa? Tu sei pazza, io morirò qui ne sono sicuro!

Alzai gli occhi al cielo per poi voltarmi velocemente verso uno dei due demoni che, con uno scatto fulmineo, mi balzò contro, fortunatamente riuscì a parare il suo colpo con la lama e spingerlo indietro.

-Si può sapere che diavolo ci fai qui se non vuoi combattere?!

Lo sentì scoppiare in lacrime dicendo che lo avevano obbligato, poi stranamente cadde il silenzio, persino i due demoni si erano fermati ad osservare la scena comica che avevano avanti ai loro occhi commentando con un 'cena più spettacolo questa sera'.

Quando osservai il ragazzo lo vidi dormire beato, la mia espressione tramutò in un miscuglio tra l'essere sconvolta o furiosa per il compagno che mi ero ritrovato.

-Tsk. Idiota.

Commentai per poi rimanere vicino al suo corpo, se non mi allontanavo troppo negli attacchi non avrei avuto problemi o sensi di colpa per la sua possibile morte, infondo chi è quel pazzo che si mette a dormire in certe circostanze??

Cercai di proteggerlo nel miglior modo possibile, ma dovevo puntare tutto sulla difesa poiché bastava una mossa falsa e lui ci avrebbe rimesso la vita, maledetto fifone.

-Hey tu! Dovresti svegliarti sai! Svegliati maledizione!

Iniziai a gridare quelle parole, stavo entrando nel panico a causa sua, o forse mia, forse era troppo presto per me o forse non sarebbe mai arrivato il mio momento, poi un fulmine colpì il terreno alle mie spalle dove giaceva il ragazzo.

Era chinato con la testa bassa, la katana al suo fianco e una mano sul fodero per tenerla ben salda mentre con l'altra stava per afferrare l'elsa.

-Respirazione del Fulmine, primo Kata. Lampo improvviso.

Disse quelle semplici parole, poi lo vidi sfrecciare come una saetta tagliando la testa ad uno dei due demoni, l'altro intanto cercò di colpirmi approfittando della mia attenzione verso il cambiamento del ragazzo, lui però ripeté le stesse parole e gli fece saltare la testa in un colpo secco.

Lo guardai inarcando le sopracciglia in un espressione sbalordita, rinfoderando la katana mi si avvicinò per poi guardarsi intorno.

Passarono pochi istanti di silenzio poi lanciò un grido atroce, si voltò nella mia direzione e mi afferrò le mani stringendole contro il suo petto.

-Amore mio sei stata bravissima!! Hai fatto fuori questi demoni per me e mi hai difeso ti prego diventa mia moglie! Potrei morire giovani devo tramandare la mia stirpe!

Socchiusi gli occhi in due fessure, liberandomi dalla sua presa ed allontanandomi da qualche parte nel bosco.

-Guarda che hai fatto tutto tu, e non chiamarmi in quel modo. Sono T/N, non 'amore mio'.

Waiting for Dawn: Tomioka GiyuxReader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora