A fine capitolo troverete i due link che vi manderanno direttamente al mio canale YouTube, si tratta di due diversi video che vorrei passare per 'trailer' della storia, tuttavia si può vederli solo in questo modo perché YouTube è un posto bello, per copyright toglie un video ahah. Detto questo, buona lettura e speriamo che wattpad mi pubblica anche la foto questa volta💞
<È da un po' che ti vedo sempre pensierosa, preoccupata direi. Il broncio non ti si addice>
A passo lento Rengoku calpestó il prato del giardino di casa sua, in un certo senso anche mia, nonostante il mio essere suo pari ha comunque insistito nel farmi rimanere sotto il suo stesso tetto, più sicuro di sapermi protetta a differenza della mia piccola stanzetta.
Mizu corse da lui come non lo vedesse da una vita, sfuggì dalle mie braccia per andare a scodinzolare ai piedi del più grande. Ormai non era più un cucciolo, alto almeno fino al suo ginocchio veniva comunque trattato dal biondino come se lo fosse ancora, chinandosi verso di lui per affondare le dita nel suo pelo folto e morbido beandosi delle sue feste.
<Non ti si addice fare versetti ad un cane, c'è qualcosa che devi dirmi, Rengoku?>
Mantenni lo sguardo avanti a me, ignara della piccola fulminata regalatami dagli occhi del più grande, strappando un filo d'erba solamente per rigirarlo più volte fra le dita fino a consumarne la parte intrecciata.
<Da quando sei ritornata sembri diversa, più silenziosa, la cosa mi preoccupa e non poco. Dovresti saperlo>
Diede due ultime carezze all'animale per poi affiancarmi assieme a lui, mettendosi comodamente seduto al mio fianco, una gamba al petto per sorreggere il suo braccio mentre l'altra mano si posava sul terreno.
<Non c'è nulla di diverso, sei troppo oppressivo delle volte sai?>
<Sono oppressivamente felice di saperlo, allora>
Alzò lo sguardo al cielo sorridendo fra quelle parole, per poi liberarsi di una risata prima d'incrociare il suo sguardo con il mio. Ogni volta rivedere quella benda al suo occhio mi ricordava quanto altro avessi da imparare, quanto fossi piccola a questo mondo e quanto inutile fosse la mia presenza.
<Allora, è da un po' che non facciamo una bella chiacchierata. Esempio...quando avevi intenzione di dirmelo?>
Alzò le sopracciglia fino a formare due archi perfetti, alzando gli angoli della bocca in un sorriso più simile ad un ghigno, odiavo quell'espressione ma allo stesso tempo mi divertiva, così buffa e fastidiosa.
<Dirti cosa? Non ho proprio nulla da dire>
Distolsi gli occhi, ben cosciente di dove cercasse di andare a parare con la sua domanda, credevo fosse consapevole del fatto che ciò che è privato sarebbe rimasto tale, e invece...
<Ah no? Proprio nulla nulla nulla? Dovrò andare a chiederlo al diretto interessato allora>
<Ma- no! Cioè.. Smettila! Ahh..mi confondi>
Divenni un misto fra imbarazzo e rabbia nel tentativo visibilmente fallito di ignorare la sua provocazione, non ero mai stata brava a nascondere piccolezze tali, figuriamoci se si trattava di rapporti simili.
<Non c'è nulla di male...insomma, credo almeno. Finché sei felice non ho alcun problema ma...non mi sembri tanto convinta. È per lui?>
La sua espressione tramutò in compassione, sorridendo dolcemente mentre scostava qualche ciocca di capelli dal viso, voleva essere certo di vedere ogni mio singolo movimento per capire se stessi mentendo o meno.
Sospirai alzando gli occhi al cielo, arrendendomi a quel ragazzo che mai mi avrebbe lasciata in pace, non senza delle risposte di suo gradimento almeno.
<Sono stata un'idiota. Gli ho puntato il dito contro senza battere ciglio, anche se fosse stato come dicevano i demoni...non avevo motivo di prendermela con lui. Ma l'ho fatto.>
Scosse la testa ridacchiando appena, sembrava intenerito dalle mie parole, come se avanti a se avesse ancora la bambina timida ed impaurita dei primi giorni in cui venni affidata alle sue cure, ai suoi addestramenti.
Avrebbe mai smesso di guardarmi in quel modo?
<Forse si, forse no, ma di certo lo sei ora. Per quanto conosca Tomioka sono sicuro non se la sia presa per una cosa tanto sciocca. Insomma avrà capito la tua situazione->
<Perché? Perché dovete sempre essere così? Mai un rimprovero, mai una lamentela! Se sto sbagliando dimmelo! Se sto facendo del male a qualcuno devi dirmelo! Smettila di prendere sempre le mie difese o mai verrò accettata per ciò che sono, rimarrò sempre una bambina ai vostri occhi!>
Ringhiai quelle parole gridandogli contro, frustrata in parte dal mio fallimento, d'altra parte preoccupata per come stessi svolgendo il mio ruolo, ancora una volta contro un'altra persona piuttosto che a me stessa.
<Il fatto che tu stia dicendo questo è la prova che sei maturata, una bambina sarebbe corsa in lacrime ad attendere che il tempo faccia la sua parte, avrebbe aspettato che tutto finisse senza muovere un muscolo. Tu non ci hai pensato due volte prima di partire, hai affrontato tutto a testa alta e non alle mie spalle.>
Portai una mano sul mio volto, le dita sulla fronte ticchettando l'indice sulla mia pelle, liberandomi di un sospiro profondo per cercare di non ripetere lo stesso errore, non dovevo urlare ancora.
<Non mi metterò alle tue spalle ma tu sarai sempre lì, vero?>
<Ti avevo detto che non ti avrei abbandonato o sbaglio? Finché sarai dalla parte della ragione io sarò lì a sostenerti, se poi un giorno prenderai la scelta sbagliata io non dovrò rimproverarti. Sono cose che dovrai capire da sola, è questo che ti differenzia da una bambina.... sappilo.>
Portese il mio polso fra le dita, scostandolo dal mio volto e sorridendomi come sempre ha fatto, poco dopo si mise in piedi sgrullandosi con le mani gli abiti per liberarli dal terriccio su cui era seduto. Dovevo ancora abituarmi a vederlo senza il suo mantello bianco e rosso.
<Ora ricordo il perché ero venuto qui, Shinobu voleva parlarti e mi ha mandato a chiamarti ...devo essermi perso in chiacchiere guardandoti affranta in quel modo>
Allacciò le braccia al petto annuendo fiero di se stesso, essendosi ricordato il motivo principale per cui ora me lo ritrovavo davanti.
Spalancai le palpebre quasi sconvolta, per poi alzarmi di scatto da terra facendo drizzare le orecchie a Mizu che, poco dopo, si mise in guardia.<Riformulo, sei tu l'idiota! Chissà da quanto tempo sta aspettando invece siamo stati qui a parlare!>
Brontolai quelle parole avanzando di qualche falcata lontana da lui, intento a ridere del modo in cui calpestavo con forza il terreno ad ogni passo, sembrando realmente una bambina offesa.
Eppure poco dopo mi fermai, continuai a dargli le spalle spostando appena la testa di lato, non riuscivo a vedere completamente la sua figura così mi accontentai di intravedere la sua ombra a terra.
<Rengoku...grazie>
Non dissi molto, in effetti poteva sembrare una cosa da nulla eppure riuscii ad immaginarlo sorridere, sentivo di dovergli quella parola da troppo tempo, senza mai essere riuscita ad esprimermi del tutto.
In qualche modo ora speravo di aver alleggerito almeno un poco il peso che mi soffocava.
Come detto ad inizio capitolo ecco qui i due trailer:
1) https://youtu.be/XNpo0gXiCIc
2) https://youtu.be/gO6kX2UxVro
Fatemi sapere quale preferite fra i due e potrei provare a pubblicarlo, alla prossima biscotti! 💞
PS: I link non vanno e niente li trovate nel mio profilo fra gli annunci...
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Waiting for Dawn: Tomioka GiyuxReader
FanfictionL'aria fresca mi soffiava sulle guance, ancora una volta mi ero svegliata di soprassalto a causa di un incubo, così mi diressi sul tetto della casa intenta a fissare le stelle. Il ragazzo dai capelli neri e gli occhi azzurri era poco più avanti, int...