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Avevamo vinto.

Io e Tanjiro eravamo riusciti a spezzare il collo del demone, diventato un tutt'uno con quel treno, almeno questo mi era stato spiegato dal diretto interessato.
Era ferito all'addome per via di una pugnalata datagli dal macchinista, nonostante ciò però lui non era arrabbiato e non gliene dava colpa, anzi chiese ad Inosuke di aiutarlo.

Per quanto mi riguardava, il cambiare kata troppo in fretta e troppe volte mi lasciò priva di forze, stesa a terra poco distante da Tanjiro, entrambi per cercare di sopravvivere lui e riprendere io iniziammo a sfruttare la respirazione della concentrazione totale, ancora imperfetta.

<Potete fare meglio di così, giovane Tanjiro devi cercare il vaso sanguigno rotto e cercare di fermare il sangue in quel punto> il biondo aiutò il ragazzo a fermare la propria emorragia, mentre nel mio caso seppur senza forze mi tirai a sedere, osservando il treno fuori dai binari.

<Non ci sono morti, non ti preoccupare. Avete svolto un ottimo lavoro...sono fiero di te> mi si avvicinò appena la ferita del ragazzo smise di sanguinare, avvicinandosi a me e circondandomi con le braccia.

<Sei stata brava, hai avuto paura lo so, te lo leggevo negli occhi, ma nonostante tutto hai combattuto facendo del tuo meglio..> prese a mormorare quelle parole solamente dopo avermi stretto contro il suo stesso petto, nel non sentire una risposta però puntò gli occhi nei miei solamente per notare altro terrore.

Poco distante da noi una nube di polvere si alzava da terra, nascondendo per pochi istanti la figura di un demone dallo strano colore di capelli e gli occhi azzurri, la pelle pallida marchiata da strani disegni sia sul corpo che sul volto.

<Ho fatto bene a venire qui, chi lo avrebbe mai detto...un pilastro.> Il suo sorriso mi fece ghiacciare il sangue, sprigionava voglia di uccidere da tutti i pori, per non contare di quanto sia spaventosamente opprimente già solo la sua presenza.

<Hai un meraviglioso spirito combattivo, diventa un demone e combatti contro di me per l'eternità, altrimenti dovrò ucciderti>

Rengoku mi lasciò andare, voltandomi le spalle e sfoderando nuovamente la sua katana, piazzandosi avanti a noi come scudo umano.

<Non sarò mai un demone>

<Allora morirai.>

Nel mentre che i loro discorsi continuavano io rimasi immobile a guardare alcuni fili d'erba stretti fra le mie dita, una parte di me aveva fiducia in lui, sapeva che lo avrebbe sconfitto senza problemi, la parte più remota e profonda della mia anima tremava per la paura di perderlo, se davvero il mio scopo era vivere per combattere ed evitare di perdere altre persone care.. perché non riuscivo a muovermi?

°°°

<Benvenuta! Da oggi sarò il tuo maestro, mi chiamo Kyojuro Rengoku>

Il ragazzo mi sorrise ampiamente, urlava troppo per i miei gusti, ero certa che nessuno avrebbe mai preso il posto del padre di Tanjiro, con lui avevo un legame speciale quasi come fossi parte della sua famiglia.

<Sei così gentile solo perché sono la figlia del capofamiglia>brontolai quelle parole allacciando le braccia al petto, lo sguardo privo di emozioni puntato altrove ma non su di lui.

Mi colpì appena con le dita sulla fronte, obbligandomi a puntare lo sguardo su di lui, era così buffo con le guance gonfie e le sopracciglia aggrottate, ci mise poco però a cambiare espressione e tornare a sorridere.

<Non è così che si comporta una signorina>

Sentire nuovamente quelle parole, era come se mi riportó ai primi giorni con il signor Kamado, il mio cuore venne racchiuso da una morsa dolorosa mentre alcune lacrime scendevano sulle mie guance, sfuggendo al mio controllo.
Il ragazzo dagli occhi come il fuoco e la chioma dorata mi strinse a sé, sussurrando a voce bassa:

<Non temere, da adesso ci sono io. Farò in modo che non verserai più lacrime di tristezza>

Quelle parole, non so ancora bene il motivo, mi fecero sorridere per la prima volta dopo tanto tempo.

°°°
<Kyojuro! Accetta di diventare un demone! Altrimenti questo talento con la spada e nel combattimento andrà sprecato! Morirai giovane e forte lo capisci?!>

Le grida di quel demone mi fecero riportare alla realtà, solamente per vedere Rengoku senza forze, immobile ed affannato con il sangue che cadeva a terra una goccia dopo l'altra.

Si mise nuovamente in posizione, era pronto per attaccare dinuovo mentre io mi alzai da terra, malapena riuscivo a stringere la katana fra le dita obbligandomi a tenerla con entrambe le mani, scattando poi nella loro stessa direzione.

Con il primo Kata raggiunsi faccia a faccia il demone, Rengoku alle mie spalle mi gridava di ritirarmi e farmi da parte ma forse proprio per quello sforzo si inginocchiò a terra, iniziando a tossire sangue. Al contrario il mio avversario sembrò limitarsi ad evitare l'attacco, indietreggiando di qualche passo.

<Anche lei le fiamme? Purtroppo per te non combatti contro le ragazze, mi sarebbe piaciuto vedere le tue capacità>

<Non sottovalutarmi...mai!> Anche se il fiato mi si spezzava in gola, le ossa facevano male ad ogni passo mentre sentivo le braccia crollare iniziai a ripetere una serie di fendenti, tutti con l'intento di ucciderlo ma neanche uno andato a segno.

<È mio dovere difendere i più deboli..fatti da parte sorellina.> sentii il biondo alle mie spalle iniziare a blaterare qualcosa, probabilmente aveva intenzione di attaccarlo <Respirazione della Fiamma: Nono Kata. Reng->

Le sue parole si bloccarono all'improvviso, pensai il peggio fino a che una lama azzurra al mio fianco cercò di tagliare la testa al demone, mancandolo di poco, mentre un haori a riquadri mi circondò i fianchi per attirarmi lontano da lui.

Alzai gli occhi verso quella figura solamente per ritrovarmi i capelli corvini di Tomioka sfiorare la sua pelle pallida, gli occhi così blu e profondi intenti a tenere sotto controllo la situazione, analizzandola.

<Asciugati quelle lacrime, non piangere mai in mia presenza. La cosa mi fa imbestialire..> disse quelle parole ad un tono tanto basso quanto dolce, mi lasciò andare piazzandosi al mio fianco, alle mie spalle Shinobu stava iniziando le prime cure di soccorso su Rengoku.

<Grazie...per essere venuti>

<Te lo avevo detto che sarei corso da te, a quanto pare ho fatto bene> era la prima volta che lo vedevo con le sopracciglia aggrottate, era come arrabbiato con quel demone per qualche motivo.

<Addirittura...tre pilastri qui tutti per me? Mi sento lusingato>

<Ce la fai a combattere?> Per pochi istanti spostò gli occhi verso i miei, prima di riportare l'attenzione verso il nemico.

Pochi istanti, ma bastarono per sentirmi sicura, ora non tremavo di paura, al contrario strinsi con forza la katana e mi preparo per attaccare insieme al corvino.

<Sono sempre pronta, me lo hai insegnato tu>

Mi sorrise, quello bastava ed avanzava.

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Perfetto! Il prossimo capitolo è l'ultimo riguardante il film, non vi preoccupate la storia continua u.u

Per favore votate e commentato così riesco a capire se la storia vi sta piacendo o meno!

Per il resto come vi stanno andando le vacanze? Spero bene nonostante tutta la situazione, detto questo alla prossima 💞

Waiting for Dawn: Tomioka GiyuxReader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora