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Non avevo nulla contro gli animali, li amavo e li trovavo adorabili, ma questi passeri o qualsiasi cosa siano che hanno deciso di provare le loro doti canore proprio avanti la mia finestra non meritano tale affetto da parte mia.

Purtroppo per me il loro cinguettare mi aveva già svegliato, provare a dormire dinuovo non aveva alcun senso visto che da un momento all'altro Tomioka sarebbe arrivato per l'allenamento, di conseguenza iniziai a prepararmi fin da subito, qualche tempo dopo la voce del ragazzo richiamava la mia attenzione incitandomi a sbrigarmi.

Non che dovessi farlo, così aprii velocemente la porta senza neanche fargli terminare la frase, braccia allacciate al petto, capelli raccolti nel mio fermaglio e katana legata al mio fianco mentre lo guardavo leggermente dal basso notando un minimo di stupore nei suoi occhi blu.

<Possiamo andare come vedi, oggi ti atterrerò molte più volte di ieri.>

Cercai di convincere più me stessa che il ragazzo, superandolo ed incamminandomi avanti a lui diretta verso il suo 'rifugio dal mondo', mi piaceva chiamarlo così vista la sua riservatezza nel parlarne, sapere che ero l'unica a conoscenza di quel luogo oltre a lui mi rendeva così felice in qualche modo, provando una sensazione strana ancora a me sconosciuta.

<Oggi non dovrai combattere, quindi puoi anche posare la katana a terra> disse quelle parole solamente una volta arrivati, allontanandosi sotto l'ombra di un albero solamente per adagiarsi fra le sue radici, la schiena contro il tronco e lo sguardo privo di emozioni verso di me, con il vento che gli smuoveva appena i capelli, soffiava timido sulla sua figura come se non volesse rovinare tale bellezza.

Ma che diavolo vado a pensare? Devo concentrarmi sull'allenamento, non su di lui, per di più un pilastro. Non sarei mai stata alla sua altezza.

<Siediti ed esercitati nella respirazione, ti deconcentri troppo facilmente>

Mi misi seduta sotto suo consiglio, od ordine, dipende dai punti di vista, posai la katana a terra dopo averla sciolta dalla mia cintura e chiusi gli occhi facendo respiro profondi come mi era stato insegnato.

Smisi quando venni colpita sulla fronte dalle sue dita, spalancando gli occhi e portandomi una mano sulla parte dolente guardandolo in malo modo.

<Cosa ti salta in mente?!>

<Non ti stai impegnando> sembrò ignorare il mio tono irritato, placandolo in un istante con la sua voce gentile e pacata, ora si trovava poggiato su un ginocchio al mio fianco, il gomito sulla gamba piegata e l'altra mano a terra come appoggio.

<Cosa ne puoi sapere se mi sto impegnando o no?>

<Allora prova a pensare al perché combatti e rischi la tua vita ogni giorno, chiudi gli occhi e concentrati sul tuo obbiettivo>

Alle sue parole schiusi appena le labbra, spostando lo sguardo a terra verso i fili d'erba calpestati, intenti a cercare di rialzarsi con le loro forze, chissà se anche io ne sarò in grado un giorno. Mi chiedeva di pensare al mio obbiettivo, io che fino ad oggi ero andata avanti con il solo pensiero di dover vivere e nulla più non sapevo cosa rispondere, in questo caso a cosa aggrapparmi per migliorare.

<Perché combatti? Perché sei diventata una cacciatrice di demoni?> La sua voce sembrava farsi più dura e severa, la cosa mi opprimeva il petto facendomi desiderare di andarmene il prima possibile.

<Per difendere i più deboli> provai a dire nel tentativo di calmarlo, però ottenni l'effetto opposto, questo ragazzo sembrava leggermi dentro ed io non me ne capacitavo, non capivo tutta questa mia debolezza avanti a lui.

<Ti ho chiesto perché tu combatti! Non Rengoku! Ora una volta per tutte dammi una motivazione per cui dovresti continuare a brandire la spada e rischiare la vita!> Le sue grida mi spaventano, tanto da farmi abbassare la testa mentre il labbro tremava appena, per nulla al mondo mi sarei mostrata debole avanti a lui.

<Io non lo so...non so perché fino ad oggi ho dovuto affrontare cose più grandi di me giorno dopo giorno...so solo che non voglio perdere più nessuno e se questo servirà ad impedirlo allora rischierò la vita tutti i giorni>

Con la voce bassa sussurrai quelle parole, pronta a sentire altri richiami del ragazzo, invece sentii le sue dita posarsi sulle mie guance. Mi prese il volto fra le mani obbligandomi ad alzare lo sguardo verso di lui, come una marionetta ubbidii ad ogni suo gesto pronta a ritrovarmi il suo sguardo furioso, ed invece mi mostrò un sorriso accennato.

Lui che mai mostrava espressioni mi stava sorridendo, spostando con le dita di una mano le ciocche di capelli sfuggite al mio fermaglio, approfittandone per lasciare delle carezze sulla guancia con i polpastrelli.

<Sapere che qualcosa ti fa andare avanti è un sollievo, temevo stessi diventando una copia di qualcuno senza uno scopo nella vita...>

Rimasi a guardarlo senza proferire parola, l'espressione di chi era confusa e sconvolta mentre lui si allontanava da me, non di tanto, quanto bastava per mettersi seduto difronte a me.

<Ora riprova, pensa a queste persone che desideri proteggere>

Dopo aver preso un respiro profondo chiusi nuovamente gli occhi, riprendendo dinuovo l'esercizio. Come glielo avrei spiegato che lui era una di quelle persone?

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Guardai Kanao mentre era intenta a giocare con una moneta fra le dita, lanciandola in aria e afferrandola fra il dorso di una mano ed il palmo dell'altra, lei seduta su uno scalino mentre io ero poggiata con le spalle muro e le braccia allacciate al petto.

Un corvo era volato da noi con un messaggio da parte del capofamiglia, Giyu era stato convocato per una missione, ad attenderci trovammo Shinobu e Kanao, lui entrò nella stanza con la prima dopo avermi ordinato di aspettarlo qui fuori.

Secondo Kyojuro Tomioka e Shinobu erano una coppia perfetta, fino ad ora tale parere non mi fece ne caldo ne freddo, ma dopo aver visto il suo sorriso, dopo le sue carezze e attenzioni tale ricordo mi riempí di tristezza, tanto da guardare a terra con uno sguardo perso.

Purtroppo Rengoku aveva ragione, ne ero consapevole, in fondo lo sapevo già non poter competere, perché poi dovrei anche pensare ad una cosa del genere? Forse sto diventando idiota come Zenitsu..

La porta di carta alle nostre spalle si aprì velocemente, la mora dagli occhi lilla si avvicinò alla ragazza poco lontana da me, Giyu invece dopo essersi piazzato al mio fianco aspettò di incontrare i miei occhi per aggiornarmi sulla situazione.

<Devo partire immediatamente per una missione e tu verrai con me. Vedremo se in questi due giorni anche se di poco hai imparato qualcosa>

Mormorò quelle parole a bassa voce, voltandomi le spalle ed incamminandosi in una direzione, prima di seguirlo strinsi il tessuto del mio haori dalle fiamme bluastre, lo stesso colore che riempiva le sue iridi che tanto mi affascinavano mentre il nero dei suoi capelli faceva da sfondo a tale motivo, avvolgendomi fra le mie stesse braccia.

Per ora dovevo abbandonare tali pensieri, non avrei pensato a nulla di tutto ciò, solo alla missione, per tutto il resto ci sarà la notte a darmi consiglio.

Waiting for Dawn: Tomioka GiyuxReader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora