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Quasi afferrai il suo haori in una mano, ero convinta di riuscirci quando poi aprì gli occhi puntando le iridi bluastre verso di me, scomparendo dalla mia vista in un solo attimo per poi ritrovarmelo alle spalle.

<Se solo mi avessi ascoltato sapresti risolvere il problema e a quest'ora mi avresti preso, forse.>

Aveva ancora le braccia allacciate al petto, solamente gli occhi erano realmente impegnati in qualcosa, ad osservarmi da testa a piedi intenta a scattare nuovamente verso di lui. Si spostò ancora, poi ancora ed ancora ad ogni mio tentativo di riuscire ad afferrarlo, questo fino a che non crollai a terra in ginocchio e con il fiato corto.

<Direi che questa parte di allenamento può finire qui> detto questo si avvicinò a me abbastanza da poter mormorare poche parole, senza farci sentire da chi invece continuava ad allenarsi.

<Ti stai focalizzando sul voler fare meglio di Kanao, non è vero? È normale questa differenza visto il diverso modo di allenarvi fino ad ora. Però devi concentrarti su te stessa altrimenti non andrai da nessuna parte intesi?>

Nel mentre al suo fianco vennero messi due tavoli, su ciascuno vi erano alcuni bicchieri contenente un liquido maleodorante, riuscivo a sentirlo sino a qui. Lui si mise in ginocchio davanti ad uno dei tavoli, facendomi cenno con la testa di mettermi al posto avanti a lui.

<Questo serve per migliorare i vostri riflessi, bisognerà semplicemente schizzare la persona avanti a voi con l'acqua medicamentosa presente nei bicchieri, se però verrà bloccata la vostra mano non potrete più alzarlo intesi?>

Nel mentre ci veniva spiegato l'esercizio mi concentrai per pochi attimi sul ragazzo avanti a me, come immaginavo reggere il suo sguardo per più di qualche istante era troppo da chiedere, così concentrai la mia attenzione ovunque, se dovevo impegnarmi dovevo farlo al meglio.

Afferrai il mio fermaglio dall'interno del mio kimono, raccolsi i capelli con esso lasciando cadere qualche ciocca ai lati del volto, lo sguardo altrove e la sensazione di essere osservata, come difatti stava accadendo.

Neanche per un attimo lui ha mai distolto lo sguardo. È concentrato a tal punto?

Tomioka Pov's

Rengoku, le hai insegnato a difendersi in caso di pericolo ma non le hai insegnato a sopravvivere nell'atrocità di questo mondo, hai contato sul fatto che avrebbe trovato persone pronte a difenderla ma per quanto tu possa odiarlo lei è una vera testarda.
Non vorrà mai farsi difendere da qualcuno, per di più in presenza di altre persone diventa così tesa ed impacciata, oltre al fatto che penserà alla loro vita piuttosto che alla sua.

Dovevo continuare a vederla come una semplice allieva, eppure nel mentre le sue stesse dita attraversavano quei morbidi capelli per raccoglierli con il suo fermaglio non riuscii a distogliere gli occhi, in quel momento erano solo per lei.

<Adesso potete iniziare>

Dopo quelle parole i nostri occhi tornarono ad incrociarsi, gonfiò appena le guance per trattenere uno dei suoi sbuffi, pensierosa su chi di noi due avesse fatto la prima mossa.
Alzai appena una mano vedendola scattare pronta ad afferrarla, bloccandola, mi guardò in malo modo quando invece mi spostai un ciuffo di capelli avanti gli occhi, avevo fatto tutto di proposito ovviamente.

Come immaginavo era troppo tesa, pronta a perdere in partenza solo per il mio grado, non pensando alle capacità che aveva.

Questa volta fece lei per prima la mossa, pensando che magari nel mio piccolo scherzo mi fossi distratto, così afferrò un bicchiere che però bloccai immediatamente afferrando la sua mano.

La sua pelle era morbida, piacevole al tatto e la mano perfettamente racchiusa dalla mia, con le dita che facevano appena pressione.

A quel contatto la vidi chiudere gli occhi pronta per essere schizzata con il liquido contenuto dal bicchiere che stringevo nell'altra mano, in effetti non avevano un buon odore, quindi capivo tutta questa paura di conseguenza gettai il contenuto al suo fianco, facendo in modo di non prenderla ovviamente.

Lei aprì le palpebre poco dopo aver sentito il suono del liquido che andava a scontrarsi con il pavimento, guardandomi come stupita di quel gesto, liberandosi infine di un sospiro sollevato.

A fine addestramento mi avvicinai a lei, per quanto fossi stato gentile nel non colpirla le arrivarono comunque alcuni schizzi da parte di Kanao per via della forza utilizzata nel gettarla contro i due ragazzi.

<Grazie..> mormorò quelle semplici parole quando l'affiancai per riaccompagnarla a casa, accertandomi che non si fermi chissà dove per poi tardare come sempre, obbligandomi a trascinarla mezza dormiente nella sua stanza.

<Di cosa dovresti ringraziarmi? Non ho fatto nulla> guardai avanti a me con un espressione impassibile nonostante il mio essere curioso di ricevere una risposta, quando poi stavo per ricevere una soluzione ai miei dubbi la voce di Shinobu mi cercava da non molto lontano, abbastanza da sentirla urlare di raggiungerla.

<Aspetta un attimo qui, non ci metterò molto> guardai come i suoi occhi persero quasi lucentezza, non capendone il motivo, annuì silenziosamente ed io mi allontanai verso la ragazza dalla statura corta e gli occhi lavanda.

<Ce ne hai messo di tempo per venire qui eh? Ti sei divertito a farti grande con dei novellini mh?>

Sorrise come suo solito premendo più volte l'indice contro la mia guancia, alzai gli occhi al cielo e le presi la mano per allontanarla dal mio volto.

<Sto solamente facendo il compito di qualcun altro, come hai visto c'è troppa differenza fra lei e Kanao, non sa neanche fare la respirazione della concentrazione totale..>

<Ti sei preso a cuore questa ragazza, come mai Tomioka? Hai qualcosa da dirmi per caso?> Il suo sorriso si fece sempre più ampio e strano, quasi mi infastidivano tutte quelle domande, così le voltai le spalle pronto ad andarmene.

<Avete detto voi che la qualità degli spadaccini sta peggiorando, io sto solo cercando rimedio> con queste ultime parole riaprii gli occhi allontanandomi verso la figura della ragazza intenta ad aspettarmi, almeno così credevo.

Difatti non la vidi da nessuna parte, non era lì ad attendermi come neanche posata ai piedi di un albero, sembrava sparita nel nulla, si era allontanata nonostante la mia richiesta. Perché?

Mi affrettai a raggiungere la sua casa, la luce della sua stanza era spenta quindi non era ancora arrivata, forse avevo fatto in tempo, l'avrei aspettata seduto fra le radici di un albero per chiederle spiegazioni.

Non ci volle molto prima di sentire la sua piccola risata accennata, questo per ora era il massimo che riusciva a fare, in sua compagnia però trovai il ragazzo dai capelli rossi, Tanjiro, era affaticato ed affannato come stava ancora continuando un allenamento dopo il pomeriggio che aveva passato, rideva assieme a lei e si mise seduto al suo fianco sul porticato.

Non dovrei stupirmi, infondo sono praticamente cresciuti insieme e lui la conosce di certo molto più di me, chissà com'era poi lei da piccola, smisi di fantasticare su una piccola ragazza dolce e paffuta intenta a godersi la sua innocenza prima di entrare in un mondo sporco di sangue, mi alzai e mi allontanai da loro a passo svelto e silenzioso.

Sapevo che era legata a lui, ne ero perfettamente a conoscenza, allora perché nel vedergli anche solo sfiorare la stessa mano che io avevo stretto fra le mie dita mi riempiva di una strana sensazione? Quasi come fosse gelosia, o forse lo era e basta.

Waiting for Dawn: Tomioka GiyuxReader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora