Ancora mi chiedevo il perché del suo gesto, del suo stringermi fra le sue braccia volontariamente come se ne avesse bisogno, mi confondeva e mi complicava il disperato tentativo di allontanarmi da lui.
Ogni volta era sempre così, pensavo di dover mantenere le distanze anche solo dalla sua voce ma puntualmente mi ritrovavo i suoi occhi puntati contro, quelle pietre preziose incastonate sul suo viso mentre senza neanche accorgersene si ritagliava un posto speciale nella mia vita, in cuore mio speravo che fosse lo stesso per lui..
..ma ahimè sapevo che non era così.
Uscii a fare un giro in paese, nascondendo la mia katana sotto l'haori nero dalle fiamme bluastre, magari allontanarmi anche solo per un attimo da tutta la vita frenetica che avevo mi avrebbe fatto bene.
In paese le persone si preparavano alla primavera, sembravano così felici già solo nello scorgere le prime rondini intente a portare con sé le giornate di sole, i boccioli dei ciliegi e pescheti, colorando in un modo tutto loro la nostra terra.
Sentii dei guaiti non troppo lontani, quei teneri versi attirarono la mia attenzione così con i miei passi seguii quel suono fino ad addentrarmi in una stradina isolata, avvicinandomi ad una signora anziana. Questa con sé portava una cesta in bambù con una coperta a nascondere il contenuto, non ci misi molto però a scoprire ciò che nascondeva, difatti un tenero muso a punta cercava la mia attenzione sbucando da sotto il tessuto.
Era un piccolo cucciolo dal pelo non troppo folto e rosso con la parte inferiore bianca, la coda sottile arricciata scondizolava appena nel vedermi inginocchiata solo per poterlo accarezzare, un paio di occhi lucenti mi stavano già conquistando, uno scuro e l'altro azzurro.
<Sembri una ragazza affidabile, sarei ben felice di lasciare questo cucciolo a te..non ho più la forza per badare a lui>
<Mi piacerebbe signora...ma non credo di poterlo tenere..> il tempo di mantenere ancora un po'gli occhi sul cucciolo, accarezzarlo e pettinare con le dita il suo pelo che quando alzai lo sguardo la signora non era più lì, sembrava essere sparita nel nulla lasciando solamente una sedia vuota ed un povero animale indifeso.
<Ora cosa faccio...non posso lasciarlo qui a morire..> borbottai quelle parole fra me e me, il cucciolo inclinò la testa di lato senza smettere di agitarsi, sembrava felice della mia presenza. <Passerò dei guai per questo lo sai?> Dissi poi a me stessa, fregandomene di ciò che sarebbe accaduto, lo presi fra le mie braccia e me ne ritornai a casa con un nuovo amico.
<Hey, T/N..cosa combini?>
Fra tutti, non loro.
Tomioka e Rengoku erano alle mie spalle, proprio ora che avevo quasi raggiunto la mia stanza in cui avrei nascosto il cucciolo, giusto per avere il tempo di parlarne con mio padre per avere un permesso.
<Non posso ora, sono impegnata. Vado abbastanza di fretta>
Provai a liberarmi di loro in questo modo, ma la cosa sembrava non funzionare, sentii alcuni passi farsi più vicini così cercai di nascondere il cucciolo fra le mie braccia circondandolo con l'haori e tenendolo contro il petto.
<Cosa stai combinando di tanto importante da farti scappare da noi?>
Mi si piazzarono davanti notando la mia espressione in preda al panico, il biondo socchiuse gli occhi con fare sospetto osservando il modo strano in cui cercavo di nascondermi, girandomi di fianco o cercando di dargli le spalle.
<Nascondi qualcosa?>
<Io? No no, nulla...ho preso della frutta ma non avevano le buste quindi cerco di portarla così..> parlai troppo velocemente, a quanto pare avevano già imparato a capirmi poiché mentre uno mi guardava stranito l'altro mi strinse un braccio fra le dita trascinandomi con se alle spalle di un edificio, proprio vicino ad una parte delle piccole mura che circondavano il tutto.
<Fammi il piacere di non dirmi bugie, non sei brava. Ora dicci cosa nascondi di tanto importante e non provare a scapp->
Un piccolo guaito seguito dal tentativo di abbaiare del cucciolo bloccarono la sua frase, io con un espressione colpevole ma rattristata mostrai la palla di pelo al ragazzo dai capelli dorati, al suo fianco il corvino guardava la scena con gli occhi appena spalancati incredulo del mio gesto, portare così da nulla un cucciolo.
<Da...da dove sbuca fuori questo?>
<Una signora lo teneva in una cesta...ho provato a dirle che non potevo tenerlo ma lei è sparita..non potevo abbandonarlo lì da solo...>
<Mhhhh ed io dovrei credere ad una cosa del genere?> Mentre il biondo sembrò farmi il terzo grado Tomioka mi osservava silenzioso, spostando poi l'attenzione verso il cucciolo, non sembrava entusiasta ma neanche furioso, era...Tomioka.
<Guardalo che adorabile! Come puoi dirgli di no?> Alzai appena la voce nel dire quelle parole, il biondo si portò una mano in volto, ora che lo osservavo meglio aveva una benda sull'occhio ferito, ma non mi avrebbe intenerito a tal punto da abbandonare un povero cucciolo.
<Non sto dicendo questo, sto dicendo che..>
<Non è mai stata detta la regola del non poter tenere animali, sono capace di badare a lui>
<Ma se hai bisogno di chi ti sta dietro altrimenti ti perdi..> si portò le mani sui fianchi, osservando poi Giyu ed indicandomi con un cenno del capo <dille qualcosa ti prego, sembra che sia io il cattivo>
<Dovrebbe parlarne con suo padre, non siamo nessuno per darle ordini del genere, solamente durante gli scontri>
Sembrava perso fra le nuvole, stava parlando a noi ma con la testa si trovava altrove, una parte di me aveva il timore anche solo di immaginare a cosa stesse pensando, un'altra invece sperava in una qualche mia comparsa fra i suoi sogni, come accadeva a me.
<Siete un caso perso voi due...facciamo così. Noi facciamo da badante al cucciolo, tu corri subito a parlarne con tuo padre.> Alla fine cedettero entrambi a quel paio di occhi intenti a fissarli, a giudicare dal piccolo sorriso tenero che aveva Rengoku immaginavo che anche lui ne desiderasse uno in realtà nonostante il suo misero tentativo di sembrare autoritario.
<Pensateci voi a Mizu allora>
<Gli hai persino dato il nome? E poi perché acqua? Qualcosa con le fiamme no?>
<Uno dei suoi occhi è azzurro, quindi acqua va più che bene> dissi semplicemente prima di correre letteralmente via da quei due, non sapevo neanche io il perché di quella scelta riguardo il nome.
So solo che mi piaceva, aveva lo stesso sguardo calmo e gentile del pilastro dell'acqua, quindi Mizu andava più che bene.
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Waiting for Dawn: Tomioka GiyuxReader
Hayran KurguL'aria fresca mi soffiava sulle guance, ancora una volta mi ero svegliata di soprassalto a causa di un incubo, così mi diressi sul tetto della casa intenta a fissare le stelle. Il ragazzo dai capelli neri e gli occhi azzurri era poco più avanti, int...