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Sapevo di dover affrontare le conseguenze delle mie azioni, risvegliarmi in infermeria aveva solamente fatto riaffiorare ciò che la mia mente, facendomi perdere i sensi, aveva cercato di farmi dimenticare.

Lui era ancora vivo, era lì fuori e solo il cielo sa quante ne ha passate, quante persone ha dovuto uccidere per riuscire a sopravvivere con la consapevolezza di essere braccato dai cacciatori, rifugiandosi nella nostra casa per sentirsi un po'più al sicuro dalla crudeltà del mondo.

<Riesci a sentirmi? Dico a te!> Vidi un paio di dita venir schioccate avanti ai miei occhi, le seguii con lo sguardo ritrovandomi le iridi rosso fuoco di Rengoku puntate contro facendomi distogliere immediatamente lo sguardo, alle sue spalle Tomioka, Tanjiro e tutti gli altri, persino Shinobu era presente credendo che quel mio comportamento fosse causato dalla ferita sul mio corpo, non nella mia anima.

<Ci hai fatto spaventare! Cosa diavolo ti è passato in mente?> Sembrava così preoccupato, se solo fossi abbastanza coraggiosa da riuscire anche solo a guardarlo, le mani della ragazza però presero le mie facendomi voltare nella sua direzione.

<Hey, guarda che nessuno qui cel'ha con te per quello che hai fatto, al tuo posto chiunque avrebbe reagito in quel modo>

<E poi non serve fuggire da me, non sono arrabbiato. Magari sto solo velocizzando un po'troppo le cose, è colpa mia>

I due pilastri provarono a fare migliorare il mio stato d'animo, alle loro spalle però un paio di zaffiri mi scrutavano studiando ogni mia reazione, lasciandomi alle loro attenzioni ed abbandonando la stanza poco dopo in silenzio.

<Io ho fatto la tua stessa cosa, ho rischiato di mettermi nei guai per proteggere Nezuko e più volte potevo anche rimetterci la pelle. È la prova che lui si sbaglia, non lo hai mai dimenticato e continui a volergli bene nonostante tutto.>

<Ma quello non è più tuo fratello ormai>

Dopo le dolci parole di Tanjiro il pilastro delle fiamme decise di troncare il suo discorso con quella frase, facendomi stringere le lenzuola fra i pugni.

<Quello adesso è un demone che ha ucciso delle persone e tu non puoi fare nulla per salvarlo se non ucciderlo e liberarlo da questo fardello>

<Signor Rengoku->

<La situazione è ben diversa dalla tua, Tanjiro, Nezuko non ha mai fatto del male ad un essere umano dimostrando di proteggerti e combattendo contro i demoni, contro la fame che l'assaliva ogni volta vi era del sangue. Ho letto il rapporto, quell'essere ormai non ha modo di essere salvato. L'ha minacciata di morte!>

Serrò la mascella nel dire le ultime parole, fra lui e Shinobu iniziò un vero e proprio dibattito su chi dovesse prendere una tale decisione, su quante cose potevano scoprire di Muzan sfruttando mio fratello se solo sarebbero riusciti a catturarlo.

<È compito mio. Sarò io ad affrontarlo, qualunque cosa accada nessuno dovrà intervenire.>

Con voce ferma dissi quelle parole per poi scostare le coperte dalle mie gambe, feci per alzarmi ma quasi non crollai a terra posando la mano sul fianco in un gemito di dolore. Ad impedirmi di cadere trovai le braccia di Rengoku, mi sorreggevano contro il suo petto mentre i suoi occhi, uno coperto da una benda, mi scrutavano facendomi sentire peggio di come non ero già.

<Potete lasciarci soli per favore? Avrei delle cose da dire alla mia allieva> sotto suo ordine tutti gli altri se ne uscirono a catena chiudendo la porta alle loro spalle, eravamo rimasti solo noi due.

<Eri da Tomioka, vero?>

Alzai le sopracciglia guardandolo con fare confuso, aspettando che continuasse la frase per riuscire a comprendere a pieno ciò che cercava di dirmi.

Waiting for Dawn: Tomioka GiyuxReader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora