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Mi feci accompagnare all'interno della casa, i corpi non erano ancora stati rimossi, in parte era un bene ma in parte era un male. Ancora non potevano riposare in pace.

Iniziai dall'uomo steso a terra dinnanzi alla porta, aveva una sola ferita mortale, non era stato divorato e mi chiedevo il motivo.
Notai poco più avanti quella che identificai essere una madre, le sue ferite erano più profonde del compagno ma anche lei non era stata toccata, solamente uccisa in un modo più brutale poiché a difesa del figlio che cercava di proteggere contro il suo petto.

<Che strano...non ha mangiato nessuno di loro, solitamente i demoni uccidono per nutrirsi... perché questo non lo ha fatto?> Feci a me stessa quella domanda, con un tono basso simile ad un sussurro, ma ricevetti comunque una risposta da Zenitsu, come aveva fatto a sentirmi?

<M-magari questo è uno di quelli che lo fa per passare il tempo...uno dei peg-giori insomma> balbettava tremolante mentre si nascondeva alle mie spalle, la sua poteva essere un opzione ma non ne ero sicura. Mangiare accresce il loro potere, più sono forti più vittime possono fare permettendosi di non avere terrore di noi cacciatori.

Osservai in un modo più accurato quella stanza, cercando qualcosa mi facesse capire il perché del suo gesto. Affiancata dal ragazzo attraversai il corridoio notando altro sangue, come un corpo trascinato..o disperato. Se solo ci fosse qualcuno come Tanjiro per sapere a chi appartiene ogni singola pozza rossa sarebbe più facile ricollegare il tutto.

Varcata la soglia di una porta in carta distrutta trovai la stanza di un bambino, una culla in bambù e dei vecchi pupazzi macchiati da qualche schizzo di sangue.

<Credo che quel ragazzo che si trova di là sia troppo grande per una culla> il biondo disse quelle parole cercando di mascherare con ironia la paura che provava.

Al contrario strinsi l'elsa socchiudendo gli occhi, la stessa sorte della mia famiglia è capitato ad altri meno fortunati di me, non ha ucciso il neonato in questa casa, ne ero certa.

<Mi scusi, quante volte è successo in questo mese?> Mi voltai verso un uomo del villaggio che ci aveva accompagnati sino a qui, nonostante noi non fossimo cacciatori di demoni ancora 'ufficiali' le persone, se disperate, non facevano caso a chi fossimo e a come vestissimo, volevano solamente il nostro aiuto.

<Casi come questo solamente uno.. altrimenti è già la terza volta in questo mese che un neonato viene rapito>

<Se è andata a finire così..vuol dire che è stato scoperto e quindi ha dovuto far tacere i genitori. Se ciò che penso è giusto non colpirà fino all'inizio del nuovo mese...dobbiamo fermarlo.> Mi voltai verso il biondino prima di trascinarlo fuori da quella casa con me, il punto era da dove cominciavo le ricerche?

<Cosa? Anche io? Non se ne parla nemmeno! E poi come vuoi trovare qualcuno che si fa vivo solo di notte ed ha ore di vantaggio rispetto a noi?>

<Si, anche tu. Hai un buon udito no? Allora sfruttalo e aiutami, per una volta non fare il pauroso e pensa a quel bambino, abbiamo una sola possibilità di trovarlo vivo.> Mormorai a voce bassa quelle parole, facendole sembrare più una minaccia che un incoraggiamento pressando l'indice sul suo petto, storcendo le sopracciglia e socchiudendo gli occhi in due fessure.

<Tu mi fai anche più paura del demone..> rispose con lo stesso tono di voce, visibilmente terrorizzato da ciò che potrei fargli, dopo di che mi allontanai verso la vicina boscaglia. Dovrà pur avere un rifugio.

<Dove vai così alla cieca?> Alzai gli occhi al cielo all'ennesima domanda cercando in qualche modo di non voltarmi ad ammutolirlo per sempre.

Waiting for Dawn: Tomioka GiyuxReader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora