Capitolo 12: Kiss me

754 37 3
                                    

Vengo svegliata da Lucy, che mi tira per un braccio «Forza svegliatevi, arriveremo tardi a scuola!» Vado in bagno, mi faccio la doccia e mi metto un filo di trucco. Io e le ragazze andiamo in cucina e facciamo colazione, approfittando del fatto che mio padre dorme ancora. Usciamo di fretta e ci sediamo nella nuova macchina di Isabelle, dirette verso scuola.

Accompagno Lucy e Isabelle fino alle loro aule e mi dirigo verso la mia. Proprio accanto alla porta della classe ci sono Sam e Cameron, lei è appoggiata al muro e lui la sta baciando. Tra me e Cameron non c'è niente, perché mai dovrebbe crearmi qualche problema? Entro in aula con la testa bassa, cercando di evitarli, e mi siedo al mio solito posto. Dopo qualche minuto entra anche Cam, che si siede da parte a me dicendomi «Hei piccola. Come va?» «Ti ho già detto di non chiamarmi così, ricordi?» gli dico, ignorando la sua domanda. «E io ti ho già detto che non me ne importa» mi dice sorridendo, un sorriso bello, ma che non ricambio. «Allora, vieni con me alla festa di cui ti ho parlato?» mi chiede. Vorrei fargli vedere che non me ne importa niente, dire "si certo", ma la mia voce quando apro la bocca suona molto scocciata e arrabbiata. «Perché non inviti la tua cara amica Sam?» mi guarda, ancora sorridente. «Sam? Non dirmi che sei gelosa, non ne hai motivo. Non c'è stato niente tra noi due» dice lui. «Ma figurati, non me ne importa niente di te o delle tue amiche» «Woow, qualcuno stamattina è molto acido...» mi dice ridendo. Ancora una volta una bella risata che però non condivido. È estremamente bello, con grandi occhi azzurri, e ha ragione: tra noi non c'è mai stato niente. "Tra noi non c'è stato niente" cerco di convincermi. «Wow, qualcuno stamattina è più stronzo del solito» ribatto. «Hei, ma che ti prende?» mi chiede brusco. «Fatti gli affari tuoi, Cameron» «Hai le tue cose, piccola?» «Perché non te ne stai zitto?!» gli dico e comincio a fare i miei esercizi, per distrarmi un po' da Cameron. Durante la lezione, Cam continua a sussurrarmi delle cose, ma io lo ignoro. Quando suona la campanella raccolgo in fretta le mie cose e corro fuori dall'aula, per allontanarmi il più possibile da lui. Cam mi rincorre fuori dall'aula e purtroppo mi raggiunge subito. Maledette gambe corte. «Hei, dove corri?» mi chiede. «Non mi hai risposto. Vieni alla festa?» continua. «No, certo che no! Lasciami in pace Cameron» gli dico io, senza guardarlo. «Sei davvero arrabbiata perché ho baciato la tua amica? Cosa ti aspettavi Amanda? Non sei mica la mia ragazza» dice seccato. «Si chiama Sam, e non è mia amica. Se proprio lo vuoi sapere, io non mi aspettavo niente. E credimi, non ci tengo ad essere la tua ragazza, non tutto il mondo gira attorno a te» gli dico aumentando il passo. «Continua pure a fare la stronza, io non ho ne tempo ne voglia per correrti dietro» e con queste parole se ne va. Mi chiedo come può una persona della quale non importa assolutamente niente, ferirmi così tanto. Beh, forse mi sono illusa un pochino...

Alla fine della giornata incontro Lucy che mi sta aspettando fuori dall'aula. «Hei, tutto bene?» mi chiede non appena mi vede. «Si sì, ho solo litigato con Cameron. Non che me ne freghi qualcosa, per carità...» Lucy mi prende a braccetto e ci dirigiamo verso l'uscita. «Stai cercando di convincere te stessa?» mi chiede ridendo. «Probabilmente» ammetto ridacchiando. Isabelle è tornata a casa qualche ora prima, perciò ci tocca camminare fino a casa. Proprio fuori all'entrata ci sono Cameron e Sam che fumano. Lei non mi vede neanche, e lui mi fa un sorrisetto. Stronzo. Lucy nota la mia faccia turbata e mi richiede «Sei sicura che è tutto a posto?» tanto vale ammetterlo. «No, credo di no. Insomma, ieri è tutto carino e gentile, mi bacia e oggi cosa fa? Bacia Samantha. Ah, e in più mi chiede ancora se vengo con lui ad una stupida festa. "Non c'è mai stato niente tra di noi" e per fortuna aggiungerei!» mi giro e dalla sua espressione, capisco che Lucy che è impaziente di dirmi qualcosa. «Ecco, mi sono sfogata» aggiungo. «Vi siete baciati?» mi chiede tutta sorridente. «Si beh, non era proprio un bacio...» proprio in quel momento lui ci passa da parte e dice ridendo «No, certo che no. Era un gesto d'amore, Amanda» Quando sale sulla sua macchina con Sam e se ne va, Lucy mi guarda e dice «Amanda, noi andremo a quella festa. Gli faccio vedere io a quello!» Lucy fa una faccia corrucciata, che però è la più dolce possibile e io mi metto a ridere.

∞ You are my once upon a time ∞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora