Capitolo 21: I'm a mess

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«Dove sei stata?» mi chiede mio padre mentre richiudo la porta di casa «Stavo aiutando un amico con delle cose» rispondo seccata «Chi stavi aiutando?» insiste lui «Cameron, perché me lo chiedi?» lui fa un sospiro e mi dice «Amanda, non voglio che lo vedi più, hai capito?» la sua faccia è diventata tutta rossa per la rabbia «Hai visto che ore sono?» aggiunge, indicando l'orologio appeso alla parete «Papà calmati, lo stavo solo aiutando con dei scatoloni. E mi vedrò con chi voglio» dico chiudendo il discorso. Corro in camera mia e chiudo la porta alle mie spalle. Bethany è sul pavimento davanti all'armadio aperto e sta tirando fuori le sue cose, per metterle in una scatola «Cosa fai, te ne vai?» chiedo subito allarmata. Vorrei averlo detto con una voce indifferente, ma è suonata piuttosto triste. Per quanto non sopportavo Bethany all'inizio, cominciava a piacermi. È sempre meglio stare con lei che da sola, dopotutto. Beth si mette a ridere e si alza «No, sposto le mie cose nella camera degli ospiti» dice venendo verso di me «che d'ora in poi sarà la mia stanza» dice sorridendo lievemente «spero che non ti dispiaccia» aggiunge, usando lo stesso tono che uso io quando devo fare delle domande "complicate" a Cam. Mi lascio trasportare dalle emozioni e l'abbraccio. Non avrei voluto farlo, ma solo ora mi sono resa conto di quanto veramente tengo a lei. Ho sempre desiderato avere una sorella. Perché essendo tua sorella, non può smettere di volerti bene o essere sul serio arrabbiata con te. È bello sapere che non può andarsene, hai la certezza che lei rimarrà tua sorella. Si, ho sempre avuto Lucy, Izzy e Ally... Ma il sangue non è acqua. Lei è mia sorella e sono contenta che sia entrata nella mia vita. «No, non mi dispiace per niente» dico lasciandola andare «Ho sempre voluto una sorella» ammetto «Lo so, anche io» afferma lei sorridendo. Mi inginocchio davanti all'armadio, dove prima stava Beth, e l'aiuto a portare le cose nella sua nuova stanza.

Rimaniamo sveglie fino a tardi a mettere a posto la sua stanza, a riedere e a parlare. Decido di rimanere a dormire con lei per stasera, sperando che in questo modo non rimango sveglia a pensare a Cameron. Ma credo che sia impossibile. Bethany si addormenta dopo cinque minuti e io invece non riesco a prendere sonno. Da quando suo padre è stato arrestato, lui è cambiato completamente. Sembra più calmo e meno scorbutico, molto più tranquillo di prima. Tuttavia deve ancora lavorare sulla sua gentilezza. Ma l'importante è che ora non mi respinge più per tenermi al sicuro. Non c'è più nessun pericolo.

Ora che posso stare con lui, ho un altro motivo per essere felice. Eppure c'è qualcosa che mi blocca, che mi manca. Non devo pensarci due volte, so cosa è... La mia adorata mamma e Ally. Pensavo che con il tempo le cose sarebbero andate meglio, invece mi mancano sempre di più. Continuo a sentire la loro mancanza. Ogni volta che rido o che mi sento felice, loro mi tornano in mente. Come posso essere felice senza di loro? Senza neanche rendermene conto, le lacrime cominciano a rigarmi il viso. Beth mi sente, lo so perché si è alzata e mi sta guardando. Si sdraia di nuovo e mi abbraccia «Andrà tutto bene» mi sussurra nell'orecchio. So che lei non sa perché sto piangendo, non può nemmeno immaginarlo, ma mi fa stare un po' meglio. Perché nonostante lei sia all'oscuro di quello che sta passando per la mia testa, le sue parole sono sincere. Lei vuole veramente che tutto vada bene, mi conosce appena eppure vuole che io stia bene. E se qualcuno ti dimostra il suo amore, non puoi che essere confortato. Forse, se continuo a ripeterlo, le cose andranno bene. Andrà tutto bene.

La luce del giorno mi sveglia. Mi sono svegliata più presto del solito. Bethany è ancora al mio fianco e ha la testa appoggiata sulla mia spalla. Scendo dal letto, facendo attenzione a non svegliarla. Vado nel mio bagno e solo quando comincio a truccarmi mi rendo conto che oggi non devo andare a scuola. Entro in camera mia per vestirmi e poi esco di casa, non sapendo veramente dove andare.

Decido di andare a chiamare Lucy. Arrivata a casa sua, lei mi invita ad entrare. Mi aiuta con i miei compiti e studiamo per circa mezzoretta, poi chiamiamo Isabelle. Izzy arriva subito e insieme decidiamo di andare al cimitero a "trovare" Ally. Ci sediamo davanti alla sua tomba e rimaniamo zitte per qualche istante. È la prima volta che veniamo al cimitero, e ognuna di noi sta pensando a cose differenti... momenti belli con Ally. Se penso ai momenti più belli che ho passato con lei, ci sono sempre anche Izzy e Lucy. Siamo inseparabili da sempre, e saremmo dovute esserlo per sempre. Nessuno è mai riuscito a separarci, solo la morte. Guardo le mie amiche, hanno la testa china e ogni tanto alzano la mano per sciugarsi le lacrime. Appoggio la testa sulla spalla di Isabelle e metto la mia mano sulla schiena di Lucy. Izzy sta tenendo la mano di Lucy tra le sue e appoggia la sua testa sulla mia. Rimaniamo così per un bel po' a fisare la lapide, senza aprire bocca.Aveva solo sedici anni, aveva tutta la sua vita davanti. Per fortuna mi rimangono loro, penso.

∞ You are my once upon a time ∞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora