Capitolo 7: Tell me this is just a nightmare

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Giorno 6

Mi trovo all'orlo del letto, schiacciata come una sardina. Mi giro e vedo che tutte e tre le mie amiche stanno ancora dormendo, e infatti sono solamente le quattro del mattino. Ho ancora mal di testa dalla sera precedente così scendo dal letto e vado in cucina per prendere un bicchiere d'acqua. Ritorno in camera da letto e mi rimetto a dormire accanto ad Ally. Le mie care amiche... sempre pronte a tutto per me. Quando eravamo più piccole, ogni volta che facevamo un pigiama party Izzy ci faceva vedere dei film horror, ma dopo avevamo tutte e quattro troppa paura per dormire e allora ci mettevamo insieme in un letto e parlavamo fino ad addormentarci.

Stavo dormendo profondamente quando mi ritrovo a cadere per terra, con un gran dolore alla pancia. «Oddio Amy, scusami» mi dice Isabelle aiutandomi ad alzarmi «fa niente...» Lucy si mette a ridere «avresti dovuto vedere la tua faccia!» cerco di mostrare una faccia arrabbiata ma la risata di Lucy è contagiosa. Ally non è in camera e allora vado a vedere nell'altra stanza ma non la trovo nemmeno li. Lucy e Isabelle si sono sedute sul divano, in salotto e ridono guardando un video sul cellulare.   «Ragazze avete visto Ally?» gli chiedo «No, sarà andata a comprarsi qualcosa al supermercato» mi dice Lucy, rimettendo il suo cellulare in tasca. Mi affaccio alla finestra per vedere se c'è la macchina, ed effettivamente non è al suo solito posto.

Sono ormai tre giorni che ignoro le chiamate di mio padre, non me la sento ancora di chiamarlo e di sentire la sua voce ma decido lo stesso di mandargli un messaggio: "Ciao papà, non ti preoccupare, domani torno a casa." non aggiungo altro.

«Ragazze, sono ormai passate più di tre ore da quando ci siamo svegliate e Ally non è ancora tornata» ci fa notare Lucy «La chiamo» dice Isabelle «Già fatto, non risponde» la interrompe Lucy «Non è da lei non farsi sentire per così tanto tempo...» penso a voce alta io. Non riesco fare a meno di preoccuparmi, provo comunque a richiamare Ally, ma non risponde.  «Non preoccupatevi, sarà in qualche negozio a comprarsi dei nuovi vestiti» dice Izzy, anche lei poco convinta. Vado in cucina per preparare qualcosa da mettere sotto i denti. Dopo mezzora il pranzo è pronto, intanto Lucy e Isabelle hanno apparecchiato il tavolo in giardino dato che è una bella giornata, anche se non c'è molto sole. Decidiamo, o meglio Isabelle decide, di cominciare a mangiare senza aspettare Ally. Non facciamo in tempo a riempirci i piatti che comincia a piovere. Isabelle prende tutto il cibo presente sul tavolo e lo porta in casa di corsa e io e Lucy prendiamo i piatti e le posate. Abbiamo fatto tutto il più in fretta possibile ma siamo comunque tutte bagnate, Ally si sarebbe infuriata... Guardo Isabelle e vedo che Lucy la sta già guardando «Izzy, guarda cosa hai sulla maglietta» le dice Lucy ridendo. Isabelle correndo si era rovesciata addosso il suo piatto e ora la sua maglietta è sporca di sugo di pomodoro, che sta gocciolando per terra. Ci mettiamo tutte a ridere, ma dopo qualche secondo veniamo interrotte dal suono del campanello. «Ah, sarà Ally. Avrà dimenticato le chiavi...» mi avvio verso la porta e rimango stupita da chi mi si presenta davanti... Non è Ally, è un poliziotto in divisa e vedo che dietro di lui c'è una donna, anche lei in divisa. Isabelle arriva al mio fianco e dice ai polizotti balbettando: «Guardi che non sono nostre... le bottiglie nel cestino qua fuori s...» Lucy la fulmina con il suo solito sguardo che dice "taci". I poliziotti sembrano confusi e... preoccupati? «Ally Bruce, la conoscete?» comincio ad agitarmi e l'unica cosa che riesco a dire è «Mmh» Chissà in quale guaio si sarà cacciata, forse ha dimenticato il portafogli a casa e avrà rubato qualcosa, come faceva quando eravamo più piccole... «Oddio, cosa ha combinato questa volta?» mi precede Lucy «non che si mette sempre nei c-casini, chiaro....» dice Isabelle con il sorriso più teso del mondo «Oh, beh ecco... Non so veramente come dirvelo...» dice il poliziotto, ancora più teso di Isabelle. Ecco che l'ansia comincia a farsi sentire, deve essere successo qualcosa... «Ragazze, mi dispiace la vostra amica è in ospedale. Ha avuto un brutto incidente» continua la poliziotta. Mi aggrappo al braccio di Isabelle perché sento le mie ginocchia cedere. Non può essere vero... Prendiamo le chiavi e le borse e saliamo in macchina con gli agenti, con ancora il pigiama addosso.

Arrivate all'ospedale ci facciamo dire dove si trova e poi corriamo fino alla sua stanza. La stanza è spoglia e fredda. Ally sta dormendo sul letto bianco, attaccate a lei ci sono diverse flebo. A causa degli antidolorifici dorme pacificamente. Così pacificamente che potrebbe sembrare morta, al solo pensiero mi vengono i brividi. Isabelle e Lucy corrono davanti al suo letto. Io invece rimango immobile all'entrata della stanza, incapace di muovermi. Di nuovo qui, in un ospedale. L'odore mi da la nausea. Dopo qualche minuto Lucy mi trascina fino ad un sedia accanto al letto di Ally e mi fa sedere. Siamo sconvolte, non sappiamo che fare o che dire.

Entra un'infermiera nella stanza e noi per rimanere dentro diciamo di essere parenti di Ally. L'infermiera notando chiaramente i nostri aspetti troppo differenti per essere imparentate, ci guarda con uno sguardo ostile ma poi annuisce, dandoci il permesso di restare. L'infermiera le cambia le flebo e ne aggiunge altre, alza e riabbassa il braccio di Ally come fosse quello di un cadavere. Quando l'infermiera se ne va, mi siedo da parte a Ally sul letto, Lucy e Isabelle si siedono su due sedie e da li non ci muoviamo. Fissiamo Ally, aspettando che si risvegli.

Mi risveglio che sono le quattro del pomeriggio, ho il torcicollo e mi fa male la testa. Mi giro verso Ally per vedere se è cambiato qualcosa, se è ancora qui. Mi riempie il cuore di gioia vederla con gli occhi, anche se stanchi, aperti e con un lieve sorriso sul volto. Comincio a piangere dalla gioia e l'abbraccio delicatamente. «Per fortuna stai bene!» dicono Lucy ed Izzy felici, si alzano dalla sedia e vanno ad abbracciare Ally. «Si si, sto bene! Ho solo un po' di mal di testa. HEI! Ditemi che non ho graffi sulla faccia!» Ally che ha appena rischiato la vita rimane sempre la solita Ally. La guardo, ha dei tagli sulla fronte e sul labbro «No, tutto a posto» mento per non farla preoccupare maggiormente, cercando contemporaneamente di convincermi delle mie parole. Ha la testa bendata, la guancia destra coperta da un enorme cerotto e graffi dappertutto. Il piede ingessato e un sorriso falso in faccia. Lo sa come è ridotta, inutile fingere per noi.

Per cena Lucy ci va a comprare dei panini, che però Ally non può mangiare «Ma che schifo! Questa dovrebbe essere zuppa?» dice Ally provocando la nostra risata «Mangia e basta Ally!» le dice Isabelle arrabbiata «Oh, Izzy mi dispiace per la tua macchina...» «Stai scherzando? Mi hai fatto prendere un colpo! Non farlo mai più! Non mi importa niente della macchina» la interrompe Isabelle e poi abbraccia Ally «Mi dispiace. Però volete saperla un cosa!? Al negozio in cui siamo andate l'altro giorno c'era una maglietta bellissima! La più bella del mondo, però costava un po' troppo... così io l'ho rubata! Non vedo l'ora di farvela vedere!» solita, stupida Ally...

Continuiamo a scherzare e ridere, tra un controllo all'altro di Ally. Lucy in qualche modo riesce a convincere il personale a farci dormire tutte e tre qui all'ospedale, per sta notte. Purtroppo però la stanza di Ally è troppo piccola e c'è anche un'altra ragazza nella camera, così ci fanno stare nella stanza accanto. La madre di Ally ci ha chiamato, furiosa e preoccupata, dicendoci che domani ci avrebbe raggiunto all'ospedale. Isabelle e Lucy chiamano i loro genitori e io mi accorgo che non ho nessuno da chiamare. La mamma non c'è più e papà non ne vuole saperne di me. Prendo il telefono per far passare il tempo e con mia sorpresa vedo che mio padre ha risposto al mio messaggio: "Ho sentito di Ally, mi dispiace molto Amanda. Aspetto che tu torni a casa così ne parliamo" è l'ultima cosa che voglio in questo momento, parlare con mio padre... Vorrei che la mia bellissima mamma fosse qui per dirmi che tutto andrà bene, che smetterò di portare disgrazie ovunque io vada. Vorrei riavere indietro il papà di una volta, quello affettuoso e premuroso. Vorrei esserci io al posto di Ally. Vorrei poter ripagare le mie amiche per tutto quello che hanno fatto per me. Mi addormento, sapendo che l'indomani mi sarei svegliata per niente riposata.


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