Capitolo 32: Abigail Williams

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Io e Lucy passiamo praticamente tutto il tempo a casa di Cameron e Ben, tanto che ormai anche Isabelle è costretta a sopportare Cam per passare del tempo con noi. Sento il campanello di casa suonare. Guardo Lucy che però comincia subito a scuotere la testa «È il tuo turno!» mi alzo sbuffando e vado ad aprire la porta. «Mi scusi devo aver sbagliato casa...» La ragazza bionda davanti a me si guarda in giro confusa, con i suoi grandi occhi verdi spalancati «Chi sta cercando?» chiedo gentilmente «Cameron Anderson» il mio sorriso svanisce in un breve istante. Perché una bella e giovane ragazza, con dei lunghi e perfetti capelli biondi sta cercando il mio ragazzo? «E tu chi sei?» chiedo «Oh, giusto. Io sono Abigail» continuo a fissarla in cerca di qualche difetto a mio favore «Allora... sa dirmi dove posso trovare Cameron?» chiede, evidentemente imbarazzata «Amy chi è alla porta?» urla Lucy dal salotto «Abigail» le rispondo «Abigail!» Cameron arriva al mio fianco e guarda la ragazza con uno sguardo tra il confuso e sorpreso «Che ci fai tu qui?» le chiede. Abigail entra in casa come se fosse stata invitata a farlo e corre ad abbracciare Cameron, lasciando cadere le sue borse per terra. Noto con piacere che la felicità della ragazza non è ricambiata da Cam, che si limita a farsi stritolare «Io sono Amanda» lei scoglie l'abbraccio e si gira verso di me sorridendo «Puoi chiamarmi Abby! E tu sei Amy?» Il suo entusiasmo mi sta dando il voltastomaco «Come ho detto poco fa, Amanda» le rivolgo un sorriso tirato ma non dico niente, chissà magari Cam ha un'altra sorella... «Io sono Lucy!» la mia amica le stringe la mano, sinceramente contenta e gentile. La fulmino con lo sguardo, insomma da che parte sta? Lucy alza gli occhi al cielo e torna a sedersi sul divano. Cam continua a spostare lo sguardo da me ad Abigail «Allora Abigail... a cosa dobbiamo la tua visita?» le chiedo cercando di non essere troppo sgarbata «Ho due settimane di vacanza e così ho pensato di venirti a trovare» dice guardando il mio ragazzo. Sembra che qualcuno gli abbia tagliato la lingua. Mi avvicino a lui e gli tiro una gomitata, che sembra farlo cadere dalle nuvole «Un po' troppo tardi, non credi?» un silenzio imbarazzante regna per qualche minuto «Okay, non stiamo qui in mezzo al corridoio... Perché non andiamo a sederci in salotto?» propongo. Chiudo la porta di casa che era rimasta aperta dall'indesiderato arrivo di Abigail e li raggiungo. Cam si è seduto vicino a Lucy e per sua fortuna la bellissima Abigail si è seduta sulla poltrona. Lei continua a guardarlo in attesa che dica qualcosa, ma lui continua a guardare la televisione ignorando completamente la sua presenza. Mi siedo accanto e lui e spero che qualcuno mi dia una spiegazione. Sento dei pesanti passi scendere le sale e quando Ben arriva in salotto capisco che lui sarà il mio più caro allato. «Tu cosa ci fai qui?» chiede ad Abigail, lei lo guarda allibita e gli fa la stessa domanda «Che ci fai tu qui?!» si stringe nel piccolo spazio libero accanto a Lucy «Io vivo qui!» la bionda comincia a ridere «A New York pensavano tutti che finalmente ti avessero arrestato e io speravo che ti avessero pure spedito molto ma molto lontano!» finalmente perde la sua posa composta da principessa e i capelli le si scompigliano. Non appena chiude bocca si ricompone e sistema i capelli «Non hanno motivo di arrestarmi, a differenza di qualcun altro» le risponde lui ridendo «Non ne sarei sicura, vuoi che elenco tutte le cose che hai fatto?» ribatte lei sorridendo. Lucy si alza «Qualcuno vuole qualcosa da bere? Sapete cosa, ve lo porto in ogni caso! Torno tra qualche minuto» e se ne va. Abigail e Benjamin continuano a litigare finché Cam non alza la voce «Smettetela tutti e due!» urla. Entrambi fanno come gli è stato detto. «Sinceramente Abby non ho capito perché sei qui. Cosa ti aspetti? Cosa vuoi fare?» le chiede scocciato. Questa Abby non mi sembra più una minaccia, Cam preferirebbe che lei non fosse qui. Sorrido al solo pensiero. «Te l'ho detto, sono in vacanza» Cameron e Ben sbuffano nello stesso momento «E pensavi di stare qui?» lei sembra imbarazzata dalla domando ma annuisce leggermente «Non voglio disturbare, vorrei soltanto passare un po' di tempo con te Cam» Lui scuote la testa sorridendo «Piccola le ricorderesti chi sei?» chiede rivolgendosi a me «Amanda...» dico confusa «La sua ragazza» puntualizzo poi, guardando Abigail. Mi rivolge un sorriso per niente caloroso e sposta lo sguardo su Cam «Non cambia niente, mi piacerebbe comunque recuperare il tempo perso» mamma mia che spina nel fianco, non molla «Oh e indovina a chi non interessa?» le chiede Ben divertito «Tu stai zitto, non centri niente!» il suo perfetto visino si sta colorando di rosso dall'imbarazzo «Hai ragione Abby, lui non centra niente. Ma a me non interessa quello che hai da dirmi né tanto meno recuperare il tempo perduto» dice Cam guardandola per la prima vota da quando è arrivata «Non ti hanno mai detto che non si spreca il tempo Abby?» le chiede Ben alzandosi «È stato un piacere rivederti. Ora, se non l'hai capito, devi andartene perché sei estremamente noiosa e a nessuno interessa quello che hai da dire o il vero motivo per cui sei qui. Addio, Abigail» si inchina con fare teatrale e le manda un bacio. Scoppia a ridere mentre raggiunge Lucy in cucina. «È davvero quello che vuoi? Davvero non vuoi sapere il vero motivo per cui è successo quello che è successo?» chiede lei sul punto di piangere. Cameron non risponde così mi intrometto «Qualcuno vuole spiegarmi cosa è successo?!» Cam si gira verso di me ma non dice niente, poi ritorna a guardare la TV. Abigail lo fissa per qualche secondo, sperando che le dia una risposta o che la degni di uno sguardo. Alla fine si alza, prende le sue cose e sbatte la porta. «Allora?» Cam sposta nuovamente lo sguardo su di me. Mette il braccio intorno alle mie spalle e si sposta ancora più vicino a me «Allora che cosa?» chiede lentamente «Chi era quella?» sospira e dopo un paio di secondi mi risponde «Abigail è una mia vecchia amica. Era» annuisco «Tutto qui?» insisto «Non mi va di parlarne adesso...» borbotta «Ah no, non te la cavi così» sbuffa ma non mi contraddice «Siamo stati insieme per un periodo ed è finita male. Tutto qui. Non so che diamine ci fa qui o come sa dove abito» Decido che per oggi l'interrogatorio è finito... per quel che riguarda Cam. Corro in cucina e mi siedo accanto a Ben «Dov'è finita Lucy?» gli chiedo dopo essermi accorta che non è in cucina «Sta facendo la doccia!» dice sorridendo «Togliti quel sorriso dalla faccia, che schifo...» Mi assicuro che Cameron non ci stia ascoltando e torno a prestare attenzione a Ben «Chi è Abigail?» il suo sorriso scopare «Hei... Non mettermi in questa posizione, se Cameron non ti ha detto niente...» lo interrompo «Ma dai Ben, da quando in qua fai quello che ti dicono di fare?» gli sorrido «Non ci provare! Smettila, la tua tattica non funziona!» continuo a sorridergli «Per favore!» lo supplico e finalmente cede «E va bene! Anche se so che me ne pentirò...» «Prima di domani, genio» «Lui cosa ti ha detto?» chiede «Solo che stavano insieme e che è finita male. Beh, l'importante è che è finita» mi pento subito di averlo detto «Non sapevo fossi gelosa di chiunque abbia delle tette e respiri, Amanda» ride e io cerco di non farlo «Comunque si, stavano insieme. Ma c'è di più» le cose si fanno interessanti «Lei è stata la prima ragazza seria di Cam, certo non come te ma era comunque molto importante per lui» Ben si blocca e io annuisco aspettando che continui. Capisco perché ha smesso di parlare e mi giro sorridendo innocentemente a Cam «Ecco perché io non ho amici» dice mostrando il dito medio a Benjamin «Bethany ti ha chiamato, ha detto che è pronta la cena. Ti accompagno?» annuisco e vado a prendere le mie cose. Saluto la mia migliore amica e il mio nuovo amico e mi siedo in macchina. Rimango muta per tutto il viaggio e quando arriviamo davanti a casa mia e Cam spegne il motore, decido di chiedergli di più. Anche a rischio di farlo arrabbiare. «Tu l'amavi?» chiedo di punto in bianco. Sospira indeciso su che cosa rispondere «Si Amanda, l'amavo» dice «E provi ancora le stesse cose per lei?» chiedo ancora «Dai Amanda, basta con queste stupide domande. Ci vediamo domani a scuola» mi dà un bacio e si sporge verso di me per aprire la portiera «C'erto. A domani»

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