Chiudo l'ultimo scatolone e lo sigillo con lo scotch. Lo trascino in corridoio e lo lascio portare giù da mio padre. «Hai preso tutto?» chiede lui malinconico. Annuisco e mi avvicino a lui.«Mi mancherai» ammetto trattenendo le lacrime. Non mi entusiasma particolarmente salutarlo, ma il suo volo parte domani.«Anche tu, bambina mia. Ma non devi preoccuparti, vedrai che tra qualche hanno mi trasferiranno di nuovo qui» cerca di rassicurarmi. Lo abbraccio mentre Holly Thomas porta i miei ultimi bagagli in macchina. Il signor Thomas è appena partito verso casa con un furgoncino pieno di cose.«Comportati bene e ascolta i genitori di Lucy. Ah, e mandami un messaggio tutti i giorni» Mio padre non sembra voler lasciare la presa. Mi strige a se ancora qualche istante e poi mi lascia andare sospirando pesantemente. Bethany mi sta guardando da in cima alle scale ma non dice niente. Sorrido a mio padre e mi giro verso la casa, sentendomi un po' triste. Raggiungo Holly e mi siedo in macchina. Abbasso il finestrino per salutare mio padre mentre ci allontaniamo.«Ci vediamo domani all'aeroporto» Urla lui da lontano.«Abbiamo molte cose da fare oggi. Dobbiamo portare i tuoi mobili nella tua nuova stanza e sistemare tutto il resto. Domani andiamo all'aeroporto e poi tu e Lucy dovreste studiare un po'. Lunedì dovete andare a scuola» dice Holly pianificando tutto nella sua testa. È bello stare con Holly, mi ricorda molto mia madre o forse mi ricorda semplicemente come ci si sente ad averne una.
Metto i scatoloni in casa e, con l'aiuto di Lucy, li porto al piano di sopra.«Quella è la tua camera» dice Lucy indicando una porta chiusa in fondo al corridoio. Entro in camere e rimango senza fiato. La stanza è grande il doppio di quella che avevo e qualcuno ha già sistemato i miei mobili.«Papà si è impegnato. Se vuoi possiamo spostarli» dice Lucy spostando le tende.«No, è perfetta» dico ancora stupita.«Non startene li imbambolata, vieni ad aiutarmi» si lamenta lei. L'aiuto ad aprire il primo scatolone. Contiene tutti i miei libri. Lucy me li passa e io li appoggio sulla libreria, riempiendola in breve. Poi, mentre io rifaccio il letto e sistemo la scrivania, Lucy si occupa dei miei vestiti.«Dobbiamo assolutamente andare a fare compere, l'armadio è ancora mezzo vuoto» dice prendendo gli ultimi vestiti dallo scatolone.«Possiamo andare domani» propone.«Si, l'idea mi piace» rispondo sorridendo.«Non mi stupisce che non riesco più a reggermi in piedi, sono le tre del mattino» dico guardando l'orologio appeso sopra la scrivania. Mi butto sfinita sul letto.«Che ne dici se finiamo domani?» chiedo sistemandomi tra le coperte.«Va bene» dice lei sorridendo.«Buonanotte» Mi da un bacio e torna in camera sua. Ho mille pensieri che mi vagano per la testa e mi piacerebbe cercare di ordinarli, ma il sonno ha la meglio su di loro e in pochi minuti crollo.
«Svegliati cara» dice Holly appoggiando una tazza di caffè e dei biscotti sul comodino.«Tra poco dobbiamo andare» mi avvisa lasciandomi una leggera carezza sul viso. Quanto mi è mancato sentirmi viziata e coccolata da una mamma. «Vado a svegliare Lucy. Ci vediamo di sotto tra mezzora» Il caffè mi fa alzare con più facilità, lo finisco in un paio di sorsi e lo appoggio sul vassoio. Scosto le coperte e mi alzo dal letto. Mangio in fretta un biscotto, mentre mi dirigo verso il bagno. Ieri ero così indaffarate a sistemare le mie cose che non ci ho nemmeno fatto caso. Lucy ha sistemato le ultime cose, mettendole in ordine e organizzandole come solo lei e Isabelle sanno fare. Mi spazzolo i denti e lego i capelli con un elastico. Mi cambio e prendo il vassoio dal comodino. Esco dalla mia stanza e scendo le scale mentre mangio gli ultimi biscotti.«Ciao» mi saluta Lucy sorridendo. Sua madre le mette davanti al naso una brioche ancora fumante e una tazza di latte.«Buongiorno, ne vuoi una?» mi chiede. Faccio segno di no con la testa e mi siedo accanto a Lucy.«Buongiorno» le dico sorridendo. Finiscono di fare colazione e poi andiamo tutte e tre in garage. Saliamo in macchina e raggiungiamo mio padre e Bethany all'aeroporto.«Siamo in ritardo» fa notare Lucy, mettendo fretta a sua madre.«Arriveremo in tempo» la rassicura lei. Holly parcheggia in fretta e corriamo verso il gate. Mio padre sta aspettando con impazienza, guardandosi in giro. Non appena mi vede gli si illumina il volto. Mi sorride e mi abbraccia forte. «Pensavo che non saresti più arrivata» sussurra sciogliendo l'abbraccio. Guardo dietro alle sue spalle e vedo Bethany che tiene lo sguardo fisso per terra.«Dobbiamo andare» mi dice mio padre. Annnuisco, ma continuo a guardare mia sorella. Non vorrà davvero andarsene senza salutarmi...«Ti chiamo non appena arriviamo» Charlie mi bacia in fronte e poi si incammina verso Bethany. Mi giro per tornare da Lucy e sua madre che mi stavano aspettando a qualche metro di distanza. Delle esili braccia mi circondano la vita. Mi giro e abbraccio Beth.«Devi venire a trovarmi qualche volta» dice con gli occhi lucidi.«Lo farò» Mio padre chiama Bethany e le dice di sbrigarsi.«Ti voglio bene» Mi stringe un'ultima volta e poi mi lascia andare. «Anch'io, ora vai» La saluto con la mano mentre si allontana e poi, quando non riesco più a vederla, ritorno dalla mia amica.
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∞ You are my once upon a time ∞
RomanceQuesta è la storia di una ragazza alla quale, dopo aver perso la madre, rimangono soltanto le amiche. Il primo giorno di scuola Amanda incontra Cameron, che non si rivela essere un ragazzo facile da capire, ma tra i due nasce presto qualcosa di spec...