Parte 7: "Non potrebbe andare peggio" eh?

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"Si, l'ho fatto e ora me ne vado." Sentenzio camminando decisa verso di lui urtando a posta la sua spalla destra.

"Ti hanno mai detto che sei bipolare?" Chiedo quando anche lui entra nell'ascensore.

"Qualche volta, ti hanno mai detto che sei una rompicoglioni?" Chiede inclinando la testa verso di me.

"Qualche volta." Rispondo continuando a guardare il mio riflesso nello specchio.

Questo sarà un lungo tragitto verso casa.

***

Okay ci sono, pochi passi e potrò finalmente andare a dormire.

Ma quella che suppongo essere la ragazza di prima esce dalla porta nera come la pece.

"MI HAI MOLLATA QUI DA SOLA!" Comincia a urlare.

"Allyson calmati." Risponde lui noncurante.

Sul colpo mi viene da ridere e Allyson mi guarda male.

"Oh scusa!" Dico alzando le mani in segno di resa.

"Tu mi hai mollata qui per andare chissà dove con questa sgualdrina?!"

Scusami?!

"Sgualdrina a chi?" Chiedo facendomi avanti.

L'ho detto? Anche quando non dormo divento aggressiva.

"Allontanati dal mio uomo!" Urla come una forsennata.

Guardo un secondo il signorino della giustizia qui a fianco.

"No scusa, ma sei seria? Sei anche una bella ragazza e vai in giro con uno come lui? Puoi avere di meglio tesoro." Dico facendo sembrare il mio discorso una chiacchierata con Jules.

Lei lo guarda e poi torna a guardare me: "Sai hai ragione, non mi farò rovinare la pelle da uno come lui, addio Nathaniel. Grazie mille sai." Si fa convincere subito sorridendomi per poi andarsene.

Io tiro un sospiro di sollievo alzando gli occhia la cielo mentre il moro davanti a me mi guarda perplesso.

"Oh per favore non mi importa nulla di quella ragazza volevo solo farla smettere di urlare come una disperata." Confesso tirando fuori le chiavi e inserendole nella serratura.

"E' un po' da psicopatici non credi?" Chiede lui appoggiandosi allo stipite della porta.

"Forse lo sono, ti consiglio di stare attento." E' l'ultima cosa che dico prima di chiudere la porta alle mie spalle.

Ho bisogno di un Long Island.

***

"Chi diavolo mi sta chiamando a quest'ora?" Mormoro con la faccia ancora in mezzo ai cuscini.

"Pronto?" Rispondo mezza assonnata.

"Vedi che migliore amica fantastica. Sapevo che non ti saresti svegliata quindi ti ho chiamato non una, ma ben due ore prima del nostro incontro per lasciarti il tempo di sistemarti a dovere, amami." Si complimenta Jules al telefono.

"Sei la migliore." Ammetto aprendo gli occhi.

"Lo so, ora alza il culo, ah e mentre vieni comprami un croissant al.."

Mi siedo sul letto tentando invano di svegliarmi.

"...al miele con un latte macchiato senza schiuma e tanto zucchero, lo so. Prendi le stesse cose da quando avevamo 13 anni." Completo la sua frase.

"Mi conosci troppo bene, ci vediamo dopo As." Dice prima di chiudermi in faccia.

Mi guardo attorno stropicciandomi gli occhi.

Tutta Colpa Di AviciiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora