Parte 30: Voglio tornarmene a New York.

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Nathaniel pov's

Chiamo Astrid al telefono: "Chi è?" Oh, è arrabbiata.

"Johanson, sono io." Posso sentire i suoi occhi roteare dall'altra parte del telefono.

"Come hai avuto il mio numero?" Esco dall'ascensore e cerco le chiavi nelle tasche.

"Ti ricordo che mi hai dato il tuo cellulare in mano?"

"Quindi cosa vuoi?"

"Non prendertela, nemmeno tua madre non ci è andata leggera eh." Le faccio notare, effettivamente mio padre non è una zolletta di zucchero ma anche lei è tutta sua madre eh.

"Wow. Le peggiori scuse della storia."

Entro in macchina appoggiando il cellulare sul sedile del passeggero.

"Dove sei? Vengo a prenderti." Ridacchia al telefono: "E perchè dovresti mai farlo?" Chiede sardonica: "Bah perchè sono le 10 di sera, in una città in cui vivi da quanto? 2 settimane?"

"Non ho bisogno della tua protezione Hepbourne."

Mamma quanto è indipendente questa ragazza.

"Tranquilla Johanson nessuno dei tuoi principi da donna emancipata e indipendente verrà infranto se ti fai accompagnare fino a casa."

Rimane un'attimo in silenzio: "Sono in Rue Saint-Florentin."

"E ci voleva tanto principessa?" La prendo in giro.

"Ora ti chiudo in faccia."

"Non ne dubito tesoro."

Chiude la chiamata mentre io metto in moto.

Mentre cambio la marcia un luccichio mi distrae.

Metto il freno a mano, cos'è?

Prendo in mano quella che sembra un braccialetto, no anzi è una collana, una collana di Tiffany con una pietra incastonata al centro e con un'incisione sul retro.

-RB-

"Ci hai messo una vita." Dice mentre entra in macchina: "Mi scusi, non sapevo di essere il suo autista." La prendo in giro.

"Assolutamente no. Louis è decisamente più bravo." Incrocia la braccia sotto al seno: "Hai un autista?" Chiedo, credo che lei sia più ricca di quello che da a vedere.

"Certo, il 99% della mia vita la passo nel traffico di New York e non vedo l'ora di tornarci." Melodrammatica come al solito.

"Non ho mai conosciuto una persona più permalosa di te."

Nessuno. Sul serio.

Astrid pov's

"Non ho mai conosciuto una persona più megalomane di te." Ribatto.

"Per cosa stanno le lettere RB?" Mi porto istintivamente la mano al collo appena finisce la frase: "Ridammela." Ordino.

"Cosa ti fa credere che ce l'abbia io?" Ovvio che ce l'hai tu bastardo.

"Il semplice fatto che tu me l'abbia chiesto, ridammi la mia collana."

Ma non se li sa fare gli affari suoi?

"Potrei farlo ma non credo che lo farò."

Che odioso disonesto bastardo.

"Non vorrei dover ribaltare questa bellissima auto ma per la mia collana lo farò, tirala fuori." Fa un ghigno: "Beh, sfortunatamente l'ho lasciata in ufficio quindi a meno che tu non voglia fare un'altra chiacchierata con mio padre ti toccherà aspettare domani."

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