Parte 42: Appunti.

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"Amica mia, quando dicevi di aver bisogno di un weekend a Honolulu pensavo che la cosa fosse seria ma dalla tua situazione nemmeno Las Vegas sembra abbastanza." E' la prima cosa che Jules dice quando entra nel mio appartamento.

Alzo un po' la testa dal divano.

"Hai ancora le chiavi del mio appartamento?" Chiedo stoppando la serie tv che stavo guardando fino a qualche secondo fa.

Si siede sul divano accanto a me: "Certo tesoro, chi credi che tenga in vita le tue piante?"

Non ha tutti i torti.

"Che succede? Io sono appena tornata dalla registrazione di un film da cui lavoro da un anno e sono comunque presa meglio di te As." Mi fa notare.

Sbuffo alzandomi a sedere, odio quando si comporta da mamma apprensiva.

"Sarà il fatto che il terrorista russo che credevo morto e che ha ucciso mio fratello vuole uccidermi." Rispondo sarcastica.

Lei sposta lo sguardo fra me e il televisore da 75 pollici che ho in soggiorno.

"Ti ricordi quando Shawn ha rotto la tua tazza di Serpeverde?" Chiede richiamando a me un ricordo che avevo completamente rimosso.

"Era la mia preferita, non gli ho parlato per mesi." Ridacchio ripensandoci.

Rimaniamo in silenzio per qualche secondo.

"Domani è l'anniversario della sua morte.." Mi guardo le unghie mentre parlo. 

"Sono passati 13 anni." Finisco la frase. 

"A te com'è andata a.." Cambio discorso drasticamente mentre cerco di ricordarmi la città in cui mi aveva detto di essere.

"..a Madrid As, a Madrid. Bene comunque, alla fine hanno tagliato la scena dell'aereo per fortuna." Sospira, odia com'è venuta quella scena anche se io penso che sia una delle migliori.

"Finiscila J era una scena stupenda. Hai deciso cosa mettere alla première domani?"

Cazzo.

E' domani?

Questo è un problema.

"A dirla tutta avevamo deciso che mi sarei messa il vestito di Marchesa che mi hai regalato. Ma dove hai la testa?" Si gira completamente nella mia direzione.

"Ah si scusa hai ragione." Mi scuso scuotendo la testa. Devo smetterla di comportarmi in modo strano.

"Cos- senti ora dimmi cosa c'è che non va." Ordina incrociano le braccia al petto.

"Sto benissimo." Affermo serissima.

Scuote la testa energicamente.

"Non è vero, mi hai chiesto scusa quando avevo ragione, cosa che non hai MAI fatto in 12 anni di amicizia e ti sei dimenticata di un vestito di Marchesa. Questo non è assolutamente normale, sputa il rospo." Ordina puntandomi un dito contro.

Roteo gli occhi sbuffando.

"Mi ha baciata." Sussurro tornando a guardare le mie unghie laccate di bianco.

"EH?" Chiede lei.

"Mi ha baciata, in un corridoio della Maison degli Hepbourne in periferia. Con sua madre al piano di sotto." Confesso.

Ed ecco di nuovo il kilig.

"Beh state insieme non mi sembra qualcosa di così strano." Afferma lei.

"Stiamo insieme per finta! E' diverso." Esclamo.

Ovviamente le avevo detto di tutta la complicata situazione.

Tutta Colpa Di AviciiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora