25 DICEMBRE 2027 - NATALE
Sento dei baci scivolare lungo il mio collo, arrivando fino alla mia clavicola sinistra per poi scivolare sul mio sterno. Fingo di dormire finché i capelli di Nate cominciano a solleticarmi il viso e non posso fare a meno di ridere: "Buongiorno." Mi saluta senza smettere di baciarmi, scendendo fino all'ombelico: "Buongiorno." Lo saluto assonnata.
"I bambini sono già svegli?" Domando, solitamente la mattina di Natale se ci svegliano alle sei del mattino siamo fortunati.
Lui mi ignora: "Nate." Lo richiamo prima che vada oltre, lascia dolci baci sulle smagliature che mi sono rimaste dalla gravidanza, due gemelli hanno lasciato dei bei segni: "Dormono ancora." Afferma poi, risale per darmi un bacio sulle labbra, bello come sempre. Si vedono degli accenni di barba sulle guance che gli ripeto mille volte di radersi.
"Ne sei certo?" Gli domando per essere sicura, guardo la porta della nostra stanza e non vedo nessuno: "Sono andato a vedere prima." Riprende a baciarmi il ventre, annuisco senza rispondere.
"Fra poco arriveranno gli invitati, devo andare a dire a Soleil di-" La frase mi muore sulle labbra appena la sua lingua incontra la mia intimità, afferro il piumino mentre prego Maria e tutti i Santi della moda che i miei figli non decidano di svegliarsi in questo esatto momento.
La sensazione ormai familiare ma mai scontata comincia a pervadere il mio corpo, partendo dal basso ventre facendomi venire la pelle d'ora persino alle braccia. Impreco a bassa voce quando il piacere diventa tale da farmi arcuare la schiena, infilo una mano fra i suoi soffici capelli castani mentre con l'altra mi tengo alla testiera del letto, le mie gambe minacciano di chiudersi ma lui le tiene saldamente aperte, disegnando dei piccoli cerchi nel mio interno coscia.
Mi mordo il labbro inferiore per impedire che Audrey e Harvey ci sentano ma quando le mie gambe cominciano a tremare sotto il tocco magico di Nate mi lascio sfuggire un gemito che porta come firma il suo nome.
"Non adesso tesoro, c'è un pranzo da preparare." Afferma lui alzandosi in piedi, lasciandomi incompleta come si diverte spesso a fare.
Prendo la prima cosa che trovo, il cuscino affianco a me, e glielo lancio addosso con scarsi risultati visto che lo schiva infilandosi una maglietta.
"Scappa Hepbourne prima che mi alzi." Lo minaccio togliendomi il piumino di dosso, Gianni Versace il freddo che fa a New York a Natale!
Mi infilo la vestaglia sopra il pigiama e riprendo le mie mutandine dal pavimento: "Sennò cosa fai Johanson, hai intenzione di avvelenare il mio pranzo?" Mi schernisce.
"Ringrazia di essere il padre dei miei figli o ti avrei fatto fuori molto tempo fa Hepbourne." Lo minaccio.
La testa bruna di Harvey fa capolino dalla porta: "Chi deve fare fuori chi?"
Cazzo, chiudo la vestaglia il più velocemente possibile: "Nessuno tesoro! Tua sorella è sveglia?" Domando alla copia in miniatura di mio marito.
Marito...
Sei anni di matrimonio e mi fa ancora un effetto strano dirlo.
"È arrivato Babbo Natale!" La vocina acuta di Audrey si fa strada nei corridoi del nostro appartamento, ricordo ancora la fatica per trovarne uno perfetto al centimetro quadro e i soldi spesi.
Nate si abbassa e li prende entrambi in braccio: "Che ne dite di andare a vedere chi dei due ha avuto più regali?"
Le due paia di occhi verde foresta si socchiudono ghignando: "Ma che dici papà! Siamo gemelli!" Esclama Audrey.
STAI LEGGENDO
Tutta Colpa Di Avicii
Romance[COMPLETA] [IN REVISIONE] Cosa fareste se vostra madre vi chiamasse all'ultimo minuto per interrompere il duro lavoro che avete iniziato a Dubai e vi obbligasse ad andare a gestire una delle sue innumerevoli sedi della casa di moda e gioielleria "Je...