Parte 10: Toast e Giornalisti.

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Busso alla porta con il numero civico 23 segnato al centro.

"Arriviamo!" Urla Hepburne Junior da dentro.

"Muovetevi." Comando controllando il telefono.

Nulla a parte Jules che sclera per Tom.

"Vi muovete che ho fame." Sbotto nell' esatto momento in cui Reed apre la porta.

"Cazzo il telefono." Dice tornando dentro a cercarlo.

"Ehi signorino le parole." Lo rimprovera Nathaniel.

Lo guardo inclinando la testa da una parte.

"Per favore, tu a diciassette anni non parlavi in modo poco-educato?" Chiedo chiamando questo comportamento come faceva, anzi fa tuttora, mia madre.

"Veramente era molto peggio di me, mi ricordo che quando avevo circa, quanto, 8 anni? Tornò a casa ubriaco e strafatto alle 3.00 del mattino e..."

Cerca di finire la storia ma il fratello maggiore gli tappa la bocca con una mano.

"Reed, ti ricordi cosa ci siamo detti a Vancouver?" Minaccia lanciandogli un'occhiataccia.

"Ma no! Cominciava a farsi interessante! Ora andiamo a mangiare che ho fame." Annuncio.

"Giura? Non ce ne siamo accorti." Mi prende in giro.

"Scusa Mr. Divertimento se dopo questo pranzo non mangerò per le prossime 12 ore." Mi guarda mentre mi allontano verso l'ascensore.

"Perché non puoi mangiare?" Chiede quando mi giro nuovamente verso di lui.

Olivia gli tira una manata sulla nuca: "Tu non hai a che fare con le modelle molto spesso vero?" Chiede mentre entra nell' ascensore con me.

"A dire il vero continuamente." Risponde con un sorriso malizioso.

Faccio un sorriso dolce come una caramella.

"Andarci a letto non equivale a conosce loro o il loro lavoro mon amour." Affermo pigiando il pulsante dell'ultimo piano.

Annuisce mentre le porte dell'ascensore si chiudono.

"AAAAAAAAAAAA" Mi urla nelle orecchie Olivia.

"Porca troia ma stai male!" Urlo a mia volta saltando letteralmente in aria.

"Sei fuori di testa? Mi hai rotto un timpano!" Esclamo guardandola con gli occhi spalancati.

"Non mi venire a dire che non ti sei accorta di come ti guardava!" Afferma saltellando sul posto.

"Senti Olivia, sei sicura di non voler fare quel corso di scrittura scenografica che ti avevo consigliato quando andavamo alle superiori? Posso smuovere qualche contatto eh." Chiedo sarcastica.

Io adoro Olivia ma a volte si fa dei filmini nel suo cervelletto che potrebbero essere degni di un Oscar (Anche se i miei film mentali con Matthew Gray Gubler meriterebbero il Golden Globe a dire il vero.)

"Preferisco disegnare vestiti grazie, comunque io continuerò a pensare che entro la prossima settimana finirete a letto insieme." Afferma convintissima mentre le porte dell'ascensore si aprono.

"Se succederà, e non succederà, sarai la prima a saperlo lo giuro." Confermo sardonica.

***

Stiamo mangiando da circa quaranta minuti e i due fratellini Hepbourne hanno tutti gli occhi addosso da quando siamo entrati.

Non che io sia gelosa o altro eh! Per carità di madre Chanel!

Ma vedere la cameriera che si attacca al Mr. Darcy newyorkese ogni volta che viene a chiedere se il cibo é buono (circa 9 volte negli ultimi 20 minuti) fa veramente abbassare il mio concetto di "Solidarietà Femminile".

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