Il sole aveva creato un bel colore di arancione scuro per la città quando Mingi finì di raccontare la sua storia. Entrambi i finestrini dell'auto erano stati abbassati e avevano reclinato di poco i loro sedili.
Più che altro fu per aiutare Mingi. C'erano stati alcuni momenti in cui dovette fermarsi per ricomporsi prima che potesse continuare. Fortunatamente Yunho fu paziente.
Raccontò tutto. La selezione, come Yunho ed Hongjoong avevano deciso chi sarebbe stato nella squadra e Mingi si assicurò di sottolineare quanto i due erano vicini. Yunho increspò le labbra durante quello e fissò il volante.
Mingi non lo forzò a parlare, sapeva che era molto da apprendere. Era stata abbastanza dura affrontarlo da solo e Mingi aveva avuto anni per imparare a processarlo. Aveva chiesto a Yunho di prendere una decisione non appena aveva concluso.
Parlò dell'addestramento e come furono tutti obbligati ad essere chiusi nelle loro celle finché il loro hacker, Yeosang, ottenne il suo spazio in proprio. Poi di come Mingi aveva convinto Hongjoong a dar a tutti il loro spazio così che potessero legare.
Fu seguito dalla loro prima missione, su come Wooyoung aveva disobbedito agli ordini e come avevano scoperto del suo passato. Poi parlò di quanto tutti loro non erano stati necessariamente cattive persone, avevano fatto solo scelte sbagliate.
Mingi andò nello specifico per San e di come Yunho si era affezionato per via di sua sorella. Fu lì che Yunho impallidì e si aggrappò ad ogni parola che Mingi disse. La sua bocca si aprì un po' quando disse che anche San sentiva le voci e che lui aveva voluto aiutarlo.
"Era come Yuri?" Yunho sussurrò, la sua voce tremò un po'.
"Più o meno." Mingi fece un lungo sospiro. "Pensavamo tutti lo fosse, ma... ad un certo punto lo abbiamo fatto analizzare perché continuava ad attaccarci. Più che altro te, perché eri quello più vicino a lui. Era come se ci fosse stato un interruttore che veniva acceso in lui e diventava un assassino freddo come una pietra. Quindi, quando gli esami tornarono, scoprimmo che aveva una sorta di chip impiantato nel suo cervello e in quel modo veniva controllato."
"Cosa?!"
"Si." Mingi annuì lentamente. "E questo collegava tutto. Era stato il padre di Seonghwa. Voleva che San fosse una perfetta macchina per uccidere e, in quella vita, San... San aveva ucciso Yuri mentre era sotto il controllo di Mercer. Non ricordava di averlo fatto finché Yeosang non costruì un dispositivo per bloccare il segnale che arrivava al suo chip."
Yunho impallidì e si coprì la bocca. "Oh Dio... Cosa... Cosa ho fatto io?"
"Hai distrutto ogni piatto nella cucina prima di andartene alla tomba di tua sorella. Hongjoong ti trovò e ti convinse a tornare, ma stava piovendo e finisti con l'ammalarti. Penso che San si stesse per andarsene finché non ti vide e non lasciò il tuo fianco. Vi amavate davvero."
"San..." Yunho sussurrò. I suoi occhi sembrarono annebbiarsi mentre ripeteva il nome alcune volte in più, poi cominciò a scuotere la testa. "Mi dispiace, ma non so di chi tu stia parlando."
"Lo so che non lo sai." la voce di Mingi rese ovvio quanto fosse deluso, ma sapeva che non poteva biasimare Yunho. "Ma è tutto vero. Il padre di Seonghwa finì per arrivare al nostro complesso perché aveva riacquistato controllo su San ed ebbe il nostro indirizzo. Pensava che Seonghwa fosse tenuto prigioniero, quindi lui andò e lo seguì volontariamente per tenere su la bugia e presero anche Wooyoung. Dovemmo evacuare poiché il capo di Hongjoong ci avrebbe fatti arrestare tutti di nuovo per aver fallito e, una volta che fummo al sicuro, li salvammo. L'ultima volta che siamo stati tutti insieme fu quando provammo a fermarlo, ma eravamo arrivati troppo tardi..."
"E questo è il motivo per cui hai attivato questo... macchinario?" Yunho inarcò un sopracciglio, mostrando quanto era scettico.
Mingi annui."Seonghwa prese un proiettile per proteggere Wooyoung da suo padre, quindi suo padre andò fuori di testa e corse verso la macchina. Io-" la voce di Mingi si incrinò. "Ero il più vicino a questo macchinario. Quindi l'ho raggiunto e l'ho toccato nello stesso momento in cui Mercer premette il pulsante. Penso sia la sola ragione per cui ricordo. Il che significa che ricorda anche lui e questo mi terrorizza. Se questo è il mondo che ha creato.... allora ha ottenuto tutto quel che voleva."
Il silenzio che cadde fra loro divenne sempre più lungo. Mingi era troppo spaventato da dire qualche altra cosa. Tutto quel che poteva fare era aspettare e pregare che Yunho gli credesse. Non c'era davvero altro che poteva dire. Sapeva che era una storia pazza e sapeva che avrebbe fatto fatica a crederci lui stesso.
"Quindi, se troviamo gli altri..." Yunho disse mentre faceva scorrere la sua mano avanti e indietro sul volante. "Che succede? Portiamo giù l'uomo più potente che ci sia? E, da come suona, ha già tre della squadra con lui in questa vita giusto?"
Mingi scattò in su con la testa e guardò il guidatore in shock. "Stai... Stai dicendo che mi credi?"
"Non lo so. È tutta una pazzia, ma... sembra essere troppo assurdo perché qualcuno se la sia inventata e il fatto che sai di Yuri... Nessuno sa di Yuri."
"Cosa le è successo?" Mingi mantenne la sua voce gentile e cauta. Sapeva che stava camminando sul filo del rasoio, ma più riusciva a conoscere questo nuovo Yunho, più semplici sarebbero state le cose, probabilmente.
Gli occhi di Yunho si incupirono. "Nessuno voleva aiutarla. Dicevano tutti che era pazza e uno spreco di spazio. Yuri ed io non abbiamo mai avuto dei soldi dopo che i nostri genitori morirono, quindi è per questo che ho iniziato a correre sulle strade. Era almeno un modo per mettere del cibo a tavola."
"Non potevi prenderle dei medicinali?"
"Qui i farmaci sono per i super ricchi e non ne esiste uno per la sua condizione. Chiunque conuna malattia della mente è senza valore e se sono ammessi in ospedale, allora qualcosa succederebbe per causare la loro misteriosa morte."
"Scherzi, vero?" Mingi si sentì tremare dalla rabbia.
"Questo è il mondo che il capo della mafia ha creato. Non sei della città, giusto?"
Il ladro scosse la testa. "No, sono nato in una piccola cittadina e, da quando ho iniziato a ricordare, ho passato tutto il mio tempo a provare a trovare voi ragazzi. Non ho prestato troppa attenzione a tutto quel che è cambiato. So che la polizia non esiste e cose del genere, ma che controllassero la vendita dei medicinali..."
"Si, beh, è un mondo fottuto. Visto che Yuri non poteva avere alcuna medicina, è peggiorata. Arrivò al punto dove non era capace di uscire di casa senza attirare l'attenzione." la voce di Yunho iniziò a tremolare. "Divenne troppo per lei e, quando aveva i suoi momenti brutti, dovevo chiuderla nella sua camera per evitare che scappasse, così da non far del male a sé stessa o ad altri... se qualcuno l'avesse trovata fuori da sola..." chiuse gli occhi e voltò il capo.
Mingi sentì il suo petto stringersi. Anche se non conosceva questo Yunho, continuava a considerare il maggiore il suo amico più vicino e personale e non gli piaceva vederlo soffrire in quel modo.
"Era troppo per lei. Un giorno uscii per una corsa. Lei ebbe uno dei suoi momenti quella mattina ed ero scettico ad andarmene, ma voleva quella torta al cioccolato dalla pasticceria in città. Allora le avevo promesso che mi sarei fermato lì se avessi vinto. Quando..." Yunho si fermò, quasi strozzandosi sulle sue stesse parole. "Quando sono rientrato... era sospesa sul soffitto della sua camera, con le sue lenzuola stracciate attorno al collo."
Mingi non poteva credere a quel che stava sentendo. Spinse le dita nelle sue gambe così forte che iniziarono a far male.
"Sapevo che non sa-sarei d-dovuto andarmene quel g-giorno, ma avevamo bisogno di soldi. Y-Yuri non poteva lavorare quindi io ero l'unica fonte di entrate." Yunho portò una sua mano alla bocca per provare a camuffare i suoi singhiozzi, ma non aveva senso. Stava già tremando abbastanza per far tremare anche la sua auto, quasi come se sentisse il suo dolore.
Nonostante non fosse sicuro di come Yunho avrebbe reagito, Mingi non riuscì a fermarsi da propendersi in avanti e portare Yunho a sé, stringendolo forte. Al maggiore non sembrò dispiacere, voltò addirittura la testa per premere un po' il naso nel petto di Mingi. La posizione era strana con il portaoggetti in mezzo a loro, ma almeno era qualcosa.
"Mi dispiace tanto." Mingi sussurrò fra i capelli di Yunho.
"Va bene... Le-Lei è in un posto migliore ora, v-vero?"
"Si, lo è." Mingi tenne la voce bassa ed iniziò ad accarezzare la schiena di Yunho. "Non soffre più e sono sicuro che ti sta guardando dall'alto. Credevi che fosse stata lei a portarti da San, visto che avevano gli stessi sintomi."
Yunho si sedette all'improvviso e lo guardò. I suoi occhi erano rossi e gonfi, il suo viso era travolto dalle lacrime, ma aveva uno sguardo duro. "Davvero?"
Mingi annuì e si sistemò a sedere. "Si e in un certo senso, lo aveva fatto prima. Se lui non l'avesse uccisa... tu non saresti diventato un poliziotto. Questa era la ragione principale per cui ti eri unito alla forza."
Il maggiore unì le labbra in una linea stretta e chiuse i suoi occhi. Rimase seduto lì senza muoversi per un'incredibile lasso di tempo. Mingi avrebbe detto che era una macchina che era stata appena spenta, ma poi le sue palpebre si aprirono in un movimento veloce e fluido. "Quindi come lo facciamo?"
"Mi aiuterai?"
"Se c'è una cosa in cui ho sempre creduto, è che il destino gioca una grande parte nella vita. Se Yuri non si fosse ammalata e se i miei genitori non fosse morti, non avrei scoperto il mio amore per le corse. So che sembra un po' meschino, ma chissà dove sarei ora e, se tu dici che Yuri ha portato me e San insieme in questa vecchia vita, beh, suona proprio come qualcosa che direi." Yunho tirò in su una volta e si strofinò il naso. "E voglio che quel figlio di puttana paghi per quello che ha fatto."
Mingi cominciò a sfregare i denti fra di loro prima di mostrare un ghigno perfido. "Oh ci puoi scommettere che la pagherà. Soffrirà per ogni piccola cosa che ha fatto."
Yunho annuì e fece un pugno che Mingi coprì subito con la sua mano. "Da dove iniziamo?"
"Conosco la posizione di Hongjoong... Speravo che magari tu fossi in grado di aiutarmi a portarlo dalla nostra parte, Yeosang e Jongho mi hanno eluso fin ora, ma ho un'idea di dove Jongho possa essere."
"Il ring da combattimento di Windego?"
L'angolo della bocca di Mingi si sollevò in un sorriso sbilenco. "Hai fatto centro. Hai sempre imparato rapidamente."
"Con chi vuoi provare prima?"
Mingi si grattò il mento mentre entrambi si sistemavano su i loro sedili. "Andiamo a sorvegliare il centro di lotta e vediamo cosa succede lì. Non so cosa gli sia successo qui, ma Jongho era un ragazzino piuttosto ragionevole."
"Va bene." Yunho avviò la sua macchina con un ruggito potente. "Andiamo a compare del cibo e poi ci avvieremo lì. Non penso che apra fino a due ore dopo il tramonto ad ogni modo. Metti la cintura, fiorellino." Yunho scaldò il motore.
"Non chiamarmi in que- Cazzo!" Mingi gridò quando fu schiantato all'indietro nel suo sedile quando Yunho premette il pedale del gas fino in fondo. Gli pneumatici striderono sotto di loro e la macchina girò in cerchio.
Yunho iniziò a ridere mentre scivolava fra il traffico nella strada principale. Andarono in qua e là, senza prestare attenzione ad alcun limite di velocità.
Le nocche di Mingi era bianche sulla maniglia della portiera, facendo del suo meglio per rimanere calmo. Era troppo spaventato per chiudere gli occhi e finirono per bruciare, ma l'unica volta che guardò la persona accanto a sé, si sentì rilassare.
Poteva non essere lo stesso Yunho che conosceva prima, ma c'erano tracce di lui lì. Sperava di riuscire a convincere anche gli altri ad unirsi. Se almeno avesse raggiunto Yeosang, allora, forse, potevano iniziare ad inventarsi un piano per portare gli altri tre via dalla presa di Mercer.
Doveva solo trovare Yeosang.
Si sarebbero concentrati su Jongho ed Hongjoong per il momento.
Mingi guardò fuori dal finestrino, Hongjoong gli mancava sempre di più. "Sto arrivando. Per favore, ti prego che tu sia ancora lì." sussurrò mentre portava una mano sul suo cuore. Doveva avere fede, altrimenti non aveva senso continuare...
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Answer ||| Ateez [Traduzione italiana]
Action- Sequel di Hala Hala - Tutto è cambiato. Niente è quello che era. È stato riscritto tutto. Le forze dell'ordine sono state sdradicate e il Wolf Pack domina tutto, guidato dal tiranno Mercer. Lui controlla tutto e temuto da tutti. Sfidarlo signific...