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Un paio di settimane passarono quasi in confusione per il gruppo di otto. Le cose erano inquiete fra loro, ma andarono oltre per provare a venir fuori con un solido piano di attacco.

O... qualcosa simile ad un piano di attacco.

Nel mezzo a tutto, Yunho si sentiva un po' perso. Non sapeva davvero come combattere, non era un genio tecnologico come Yeosang, tutto quel che poteva fare era guidare... quindi divenne un po' un intermediario e offriva il suo aiuto a chiunque ne avesse bisogno.

Molto di esso finì essere con Yeosang e San. L'hacker si era comportato come un ragazzino eccitato quando Hongjoong gli aveva mostrato tutta l'attrezzatura che aveva messo da parte da vendere e lavorò velocemente per installare un'altra stazione di comando per iniziare ad osservare l'area. Inoltre c'erano diversi droni, telecamera a infrarossi e sensori di movimento a cui poteva accedere.

Yunho ne piazzò alcuni intorno al perimetro del negozio di Hongjoong dopo che lui e Jongho ripulirono tutto. Doveva rimanere aperto durante il giorno, quindi quando Hongjoong non era giù ad aiutarlo, era di sopra a presidiare il bancone per tenere su la pretesa che niente fosse cambiato.

Yeosang aveva installato allarmi che si attivavano se innescato il meccanismo e aveva sempre almeno due droni a volare sulla città per tenere un occhio su tutto.

Quando non listava guardando, armeggiava con la fascia di San.
Qualsiasi cosa avesse fatto, aveva funzionato poiché San stava iniziando a ricordare alcune cose e non sentiva le voci nella sua testa da diversi giorni.

Yunho odiava sentirne parlare... non poteva immaginare come fosse ricevere ordini da qualcuno in quel modo ed era grato che Yeosang era riuscito a sistemarlo.

In quel momento San era seduto su una sedia con gli occhi chiusi. Non aveva la fascia addosso da circa mezz'ora, quindi stava provando a tenere la testa libera.

"Ho quasi finito." Yeosang disse mentre impiantava il microchip con un saldatore. Stava provando ad aggiungere uno strato protettivo attorno ad essa in caso cascasse dalla testa di Sano che lui stesso cadesse. "Stai bene?"
"Mmmmm... confuso." San mormorò, aggrottando la fronte.
Yunho si allungò e prese la sua mano. "Ancora un po', Sannie. Stai andando molto bene."

Il minore aprì i suoi occhi e incrociò quelli di Yunho. Uno sguardo calmo attraversò il suo viso e si rilassò subito. Fin da quando erano stati insieme, Yunho era l'unica cosa che poteva aiutare San a rimanere calmo durante quelle visite con Yeosang.

Per la prima di queste la fascia era stata rimossa solo per un minuto prima che San aveva iniziato a borbottare e scuotere la testa.
Fu una vista orribile a cui assistere e Yeosang aveva smesso di fare quel che doveva per riposizionare la fascia sulla testa di San.
Poi ci vollero un paio di minuti per parlare di quel che era successo e San disse che era stato come se qualcuno avesse provato a forzarsi dentro la sua testa.

"Ti scannerizzano costantemente." Seonghwa disse da dove era apparso nell'angolo. Si fece avanti, il viso celava preoccupazione, ma si fermò quando San si alzò e gli diede un'occhiataccia.
"Oh tu pensi?" San ringhiò. "Mi chiedo perché."

Seonghwa gli rivolse uno sguardo di sconfitta ed annuì solamente prima di andarsene.

Non parlarono davvero da allora.

Yunho poteva capire perché. Seonghwa sapeva di quello... gli strinse lo stomaco. Se non fosse stato per la missione, gliene avrebbe dette quattro a Seonghwa. E un pugno.

Però dovevano provare a mantenere la pace.

Tutti riuscirono a farlo a modo proprio. Le diverse coppie se ne stavano insieme per la maggior parte del tempo. Mingi e Hongjoong, quando avevano tempo, si mettevano in un angolo per controllare le scorte e le mappe della città. Seonghwa e Wooyoung si allenavano costantemente, il minore sembrava diventare letale con i coltelli, quindi sarebbe stato di grande aiuto durante qualsiasi tipo di combattimento.

Gli unici che erano differenti erano Yeosang e Jongho. Era ovvio che stavano litigando, ma nessuno di loro li conosceva abbastanza bene da provare a dare qualche consiglio o intervenire. Jongho faceva sempre qualsiasi cosa potesse per farsi avanti ed aiutare gli altri. Hongjoong lo aveva 'assunto' come lavoratore 'part-time' per il negozio, così che lui stesso potesse passare più tempo con il resto di sotto.

"Ecco." Yeosang annuì un paio di volte ed esaminò il piccolo quadrato di argento.
"C'è un modo per... attaccarlo permanentemente?" San chiese mentre sistemava la fascia. "Scivola a volte e davvero, mi stringe la testa e può essere un po' distraente."
Yeosang si poggiò indietro sulla sua sedia e guardò il soffitto. "Insomma, suppongo che ci sia per l'avanzamento della tecnologia, ma significherebbe un'operazione chirurgica e dovrei trovare un modo per poterlo staccare così da poter continuare a lavorarci."
"Poi ci ho pensato, se dovessimo combattere potrebbe cadere o qualcuno potrebbe strapparla e a quel punto sarei fottuto."
"Aspetta." Yunho scosse la testa e sollevò l'altra sua mano. "Chirurgia?"
"Ci avevo pensato anch'io." Yeosang disse a San, poi guardò Yunho. "Si, chirurgia. Ho cercato alcuni progetti. Penso di poter togliere un pezzo di pelle dal punto sopra al chip nel cervello e attaccare una base. Sarebbe necessario cucirla, cauterizzarla o... solo qualcosa per tenerla lì permanentemente. Poi potrei prendere quel chip, o farne uno nuovo, che possa infilare, probabilmente magnetico e finire. In quel modo sarebbe nascosto e più confortevole per San."
"Cosa?! Sei pazzo?" Yunho guardò San con gli occhi spalancati.
"Si." il minore sorrise e poi rise. "A me suona meglio che questa stupida cosa e non ho bisogno di una scansione per sapere che l'altro chip non verrà mai fuori... ho già subito un'operazione che non ricordo, allora perché non un'altra?"
"Ma-"
"Non gli farò un'operazione al cuore." Yeosang rise. "Starà bene. In più, è una sua decisione."
"Non c'è bisogno di decidere. Penso che dovremmo farla." San disse, non togliendo gli occhi da Yunho. "Non vorrei mai farti del male e ho paura che lo farò se continuo ad usare questa cosa."
Yunho sentì il suo cuore mancare un battito e si piegò in avanti per unire le loro fronti. "Voglio che tu stia al sicuro, sempre."
"E questo aiuterà."
Yeosang si schiarì la gola e si girò per tornare alla sua scrivania. "Va bene piccioncini. Perché non andate a fare un giro intorno al perimetro a controllare le mie telecamere e il magazzino."
"Il magazzino?" Yunho chiese, inclinando la testa un po'.
L'hacker chinò la testa e le sue spalle caddero di poco. "Non ho più accesso alla sorveglianza lì, quindi mi piacerebbe sapere se va ancora tutto bene, se dobbiamo liberarlo o qualcosa del genere. Per favore?"
Quando non si girò per guardare, Yunho seppe che i pensieri di Yeosang erano diretti a Jongho. "Certo. Hai bisogno di altro mentre siamo fuori?" tutto quel che ricevette fu un cenno negativo con la testa.
Lui e San lasciarono la stanza tenendosi per mano e andarono dagli altri a controllare se c'era qualcosa che volessero. L'ultimo fu Mingi, che stava lavorando da solo a separare i proiettili. "No, ma portate un talkie con voi e fateci sapere se vedete qualcosa di sospetto. Siate prudenti." fece un piccolo sorriso.
"Non preoccuparti, lo saremo." Yunho gli batté la spalla, poi si diresse verso le scale.

Aveva tenuto la sua macchina parcheggiata un paio di isolati di distanza per non attirare l'attenzione nella loro area. Hongjoong era stato abbastanza gentile da affittare un garage da usare per i veicoli, così che il lavoro che Yunho aveva fatto per la verniciatura non fosse allo scoperto. Era stato menzionato che avrebbe dovuto pensare a cambiarla, ma aveva impiegato molto tempo per la sua auto e quella era l'ultima cosa che voleva fare, se poteva evitarla.

San scivolò allegramente nel posto del passeggero ed allacciò la cintura, poi prese la mano di Yunho ed intrecciò le loro dita subito.

Yunho sentì un rossore arrivare alle sue guance e le sue labbra si piegarono in un sorriso sbilenco mentre Illusion prendeva vita. Rapidamente fece marcia indietro e premette sul pedale del gas per avviarsi lungo la strada, scivolando fra le altre macchine senza alcuna preoccupazione.

Conoscevano la posizione delle telecamere, quindi tutto quel che dovevano fare era passare vicino ed assicurarsi che non ci fosse un blocco alla visuale oppure guardare e controllare che non fossero manomesse.

Sulla strada verso l'ultima, Yunho adocchiò gli specchietti e divenne teso.

"Che c'è?" San chiese.
"Facciamo una deviazione." la voce di Yunho era fredda e tagliente. C'erano due macchine nere, una a fianco all'altra, e aveva svoltato dopo di lui due volte.
Si allontanò volutamente dall'ultima videocamera mentre San accendeva il walkie talkie."Yeosang? Rispondi. Yeosang!"
"Sono qui." l'hacker rispose. "Ho dei droni sulla vostra posizione. Vi stanno seguendo da circa dieci minuti."
"Informazioni su di loro?"
"No, ma sono auto del Pack, ci scommetto. State attenti."

Yunho digrignò i denti e cambiò marcia prima di schiantare l'acceleratore a terra. L'azione fece rientrare entrambi su i loro sedili, ma fu in grado di velocizzarsi.

Ogni semplice e morbido movimento del volante faceva scivolare l'auto sul cemento.

Yunho aveva completo controllo mentre rientrava nella sua mentalità da corridore. Alcuni scatti del polso e pulsanti sul cruscotto fecero scurire i finestrini per proteggerli da ogni tipo di occhiata. Una luce soffusa si accese attorno alla base della macchina, fornendo abbastanza luminosità all'interno per vedere tutto e non si sarebbe notato se avesse dovuto accostare in un posto appartato. Era il camuffamento perfetto.

"Tieniti." disse.
"Non preoccuparti." anche San aveva uno sguardo duro negli occhi. Sapeva cosa doveva essere fatto.

Un'altra occhiata allo specchietto gli disse che le auto non avevano problemi a tenergli testa. Il suo cuore iniziò a palpitare quando altre due macchine si unirono dietro di lui. Yunho aveva fede nelle sue abilità e sapeva di poterli seminare. Aveva solo bisogno del momento giusto.

E sembrava che lo avrebbe avuto. L'incrociò davanti a lui aveva alcuni camion pronti per entrare. Se avesse potuto infilarsi fra loro, le macchine dietro lui sarebbero state obbligate a fermarsi e avrebbe potuto trovare un posto per nascondersi.

Un'altra volta, cambiò la marcia ed accelerò.

San lasciò andare un piccolo lamento accanto a lui e si schiacciò sul sedile per tenersi.

"State attenti." la voce di Yeosang arrivò dal walkie talkie. "Se passi, prendi a sinistra, c'è una strada di mercato abbandonata infondo."

Erano quasi lì.

I rimorchi avevano lasciato un vuoto quasi perfetto fra loro. Doveva solo passarci.

Solo un po' di più.

Yunho fece per sterzare fra loro quando un camion nero apparve dal lato, guidando fuori da un vicolo e si schiantò sul lato del passeggero della sua macchina.

Answer ||| Ateez [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora