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Seonghwa corse più veloce che riuscì, spingendo la gente via di mezzo e urlando di spostarsi. I suoi occhi erano fissi sulla figura in fuga davanti a lui.

Non appena San aveva iniziato a dar di matto nella casa, Seonghwa sapeva che c'era qualcosa che non andava. Era stato terrorizzato quando San era svenuto e collassato.
Era statala cosa più spaventosa che avesse mai visto. Specialmente quando San era stato incosciente per qualche minuto prima che i suoi occhi si spalancassero e scivolasse via dalla sua presa. I suoi occhi neri avevano analizzato la stanza, poi si era alzato dal pavimento ed era corso via dall'abitazione.

Fortunatamente i riflessi di Seonghwa era veloci poiché fu in grado di inseguire il minore subito, ma San era così agile che non ebbe problemi a scivolare frale persone che incrociavano mentre si avvicinavano alla parte più affollata della città.

Seonghwa sentiva i polmoni iniziare a bruciare...

Alcune persone lo riconobbero e si spostarono immediatamente, nonostante avesse attirato gli occhi curiosi di chiunque non aveva spinto via.

San svoltò un angolo e Seonghwa prese rapidamente un vicolo per cercare di riprenderlo.

Qualunque cosa fosse successa, sapeva che non prometteva bene per San e sapeva anche che suo padre era entrato nel suo chip.

Quando girò l'angolo, vide San sfrecciargli accanto e si sforzò di andare avanti . Le sue gambe erano pesanti e deboli, ma doveva continuare a provare.

"San!" gridò, nonostante non avrebbe risolto.

Aveva perso il suo amico nel controllo di suo padre. Non c'era modo di tornare indietro. Non finché suo padre non lo avrebbe disattivato...

Persino San si stava allontanando da lui.

Un altro paio di svolte furono quello che fecero perdere il minore dalla vista di Seonghwa. Rallentò fino a fermarsi e si piegò in avanti, poggiando le mani sulle ginocchia e respirando pesantemente. Poi tirò fuori il suo telefono e chiamò suo padre.

"Cosa c'è, figlio?"
"Dimmelo te!" Seonghwa sbottò quando riuscì a respirare abbastanza da parlare. "Che diavolo è appena successo?!"
La linea fu silenziosa per un lungo tempo. Poi quando suo padre parlò di nuovo, Seonghwa poté sentire il cambiamento. Poteva sentire la paura. "Avevo bisogno che San si occupasse di qualcosa per me."
"Padre, sarà meglio che inizi a dirmi cosa sta accadendo. Non sarò più lasciato all'oscuro." il tono di voce di Seonghwa era cupo e minaccioso.
"Non è qualcosa che ti deve preoccupare ora."
"Con diavolo!" Seonghwa urlò al telefono. "Sto venendo a casa ora emi dirai cosa stai pianificando e non voglio sentire più scuse!" riattaccò e guardò lungo il vicolo un'altra volta prima di mandare un messaggio per qualcuno che lo venisse a prendere.

L'uomo che arrivò doveva aver capito quanto Seonghwa fosse arrabbiato perché fortunatamente non fece alcuna domanda. Rimasero in silenzio per tutto il viaggio e Seognhwa provò a scaricare la sua rabbia sbattendo la portiera dietro di sé.

Chiunque nel Pack che vide Seonghwa passare accanto a loro fermarono quel che stavano facendo e lo guardarono con gli occhi spalancati oppure si tolsero dimezzo e trovarono qualcos'altro da fare.

"Padre!" Seonghwa gridò. La sua voce echeggiò nel lungo corridoio che lo portò all'ufficio dell'uomo. Spalancò le porte così forte che si schiantarono contro il muro e si richiusero dopo che fu entrato.

La scena che si presentò fece fermare Seonghwa e non riuscì a credere ai suoi occhi.

Suo padre teneva Wooyoung piegato sulla scrivania, sedere esposto, mani legate sulla sua schiena e un bavaglio nella sua bocca. Le guance del ragazzo erano tracciate dalle lacrime, la sua schiena e il sedere erano rossi con macchie neri e blu.

Uno sguardo maniacale era negli occhi di suo padre. La sua mano tremava dove la teneva sollevata sopra la sua testa come se si stesse preparando per continuare la sua percussione.

"Sai che devi bussare."
"Padre! Che stai facendo?!" Seonghwa cominciò a camminare, ma si fermò e trasalì quando l'uomo portò giù la sua mano.
Wooyoung emise un lungo lamento e provò a spostarsi, ma venne trattenuto facilmente. "STAI FERMO PICCOLA NULLITÀ!"
Seonghwa guardò suo padre muoversi per colpire Wooyoung di nuovo e improvvisamente si ritrovò a correre. Estese il suo braccio per fermare suo padre afferrandogli il polso. "Padre! Fermati!"
L'uomo ringhiò in risposta e strattonò il suo braccio, ma fortunatamente si allontanò. "Avevo finito con lui ad ogni modo. Facci quel che ti pare." senza aggiungere altro, uscì di fretta dalla stanza.

Seonghwa non poteva credere a cosa era appena successo. Suo padre non si era mai comportato così prima, almeno non davanti a lui.

Cos'era accaduto che lo stava stressando così tanto?

Ogni fibra del suo corpo gli stava dicendo di seguire suo padre finché non avrebbe avuto delle risposte, ma un lamento di dolore dietro di lui lo fece voltare e cominciò a slegare le mani di Wooyoung, togliendo poi il bavaglio dalla sua bocca. "Stai bene?"

Il ragazzo mantenne gli occhi sul pavimento e annuì leggermente mentre tirava in su col naso. Lentamente tirò su i suoi pantaloncini, mugolando un po'quando sfregarono sulla sua pelle martoriata.

"Wooyoung, guardami." il maggiore ordinò.

Degli occhi color caramello pieni di dolore si alzarono nello stesso momento in cui Wooyoung cominciò a tremare .

"Perché ti ha fatto questo?"
"Io...non lo so..." Wooyoung si strinse nelle spalle e tornò a guardare il pavimento.
Seonghwa sospirò e portò un dito sotto il mento di Wooyoung per obbligarlo a sollevare la testa. "Ha detto cosa lo ha fatto arrabbiare? O perché ha preso di nuovo San? Ho bisogno che tu mi dica cosa è successo."
Wooyoung ingoiò e provò ad allontanarsi, ma Seonghwa usò il suo pollice per prendergli il mento e tenerlo fermo. Riuscì vedere la paura nei suoi occhi, ma in quel momento non poteva preoccuparsene. Tuttavia, Wooyoung ingoiò di nuovo e parlò. "N-non lo so. S-stava guardando dei filmati sul suo computer e l'ho sentito d-dire aumenta. Poi è impazzito... hai-iniziato ad urlare e sbattere la scrivania e... e..."
"Ha detto perché lo ha fatto arrabbiare?"
Wooyoung scosse la sua testa e finalmente si ritirò. "Dovrei andare..."
"Andare dove?" Seonghwa lo afferrò per l'avambraccio quando provò ad andare via. "Non avrai intenzione di andare da lui, vero?"Seonghwa strinse le sue labbra e lo trascinò via dalla stanza quando il minore voltò il capo. "No, non stasera. Non dopo quel che ho visto."
"Ma..." Wooyoung provò a protestare, ma Seonghwa lo strattonò in avanti.
Camminarono lungo il corridoio fino alla camera di Seonghwa e lui la chiuse immediatamente. "Va' a pulirti." disse gentilmente, indicando il suo bagno. "Non ti farà più del male."
"Allora continuerai a tenermi chiuso qui ora?" Wooyoung chiese.
A Seonghwa non sfuggì la nota aspra nella sua voce e si voltò lentamente. "Preferiresti tornare da lui finché tutto il tuo corpo non sarà nero e blu? Scusa se provo a farti un favore!"
"Perché ora? Sai cosa sta succedendo da anni! Perché questo cambiamento improvviso?" Wooyoung strinse le sue mani in due pugni e serrò la mascella. "Il 'Principe Onnipotente' è rinsavito?"
"Come scusa?" Seonghwa sussurrò. Corrugò le sopracciglia e fece un passo in avanti.
L'atto intimidatorio fece indietreggiare Wooyoung da lui immediatamente finché non fu contro la porta. "M-Mi hai sentito." disse, provando a mantenere l'atteggiamento.
Seonghwa schiantò la sua mano sulla porta a pochi centimetri dal viso di Wooyoung e ringhiò. "Come osi parlarmi in quel modo. Ti sto facendo un favore. Se preferisci tornare da lui, ti posso buttare fuori a calci subito. Oppure sei così tanto una piccola sgualdrina che vuole farmi arrabbiare così che possa punirti io stesso?"

Un colore rosa acceso arrivò alle guance di Wooyoung ed abbassò lo sguardo. Le sue spalle si rilassarono in un gesto di immediata sottomissione.

"Porta il culo nel bagno e lavati prima che cambi idea." Seonghwa brontolò prima di allontanarsi dal muro ed entrare nel suo guardaroba per cambiarsi.

Non poteva credere di aver lasciato che Wooyoung gli si rivolgesse in quel modo. Forse, in lui, aveva più di suo padre di quanto credesse... ma doveva essere lo stress per San.

San...

Seonghwa fece cadere le sue mani lungo i suoi da dove stava sbottonando la sua camicia. Era così preoccupato per il suo amico. Anche se sapeva che San era capace di gestirsi, quella sera lo aveva percepito in maniera diversa... e se suo padre era stato arrabbiato quanto Wooyoung aveva detto...

Espirò violentemente dal naso e finì di cambiarsi, scegliendo di indossare solo un paio di pantaloni della tuta prima di ritornare alla sua camera.

Qualche lamento e singhiozzi provennero dal bagno e Seonghwa si fermò. Camminò fino alla porta e fece sbirciò dalla fessura nella porta per vedere Wooyoung seduto sul pavimento della sua doccia. Le sue ginocchia erano tirate su al suo petto e il suo viso era nascosto fra di esse mentre l'acqua calda scendeva su di lui in un flusso costante.

Seonghwa sentì il suo cuore stringersi e si pentì subito di essersi arrabbiato così tanto con il ragazzo. Sapeva che doveva scusarsi, ma, per il momento, avrebbe lasciato che Wooyoung avesse il suo tempo da solo.

Si voltò a guardare intorno nella sua stanza e decise di sedersi sulla sua sedia nell'angolo per aspettare che il ragazzo uscisse.

Perché aveva deciso di proteggere Wooyoung?

Normalmente non gli sarebbe importato di cosa faceva suo padre e Wooyoung aveva ragione... Era sempre stato a conoscenza dell'abuso da molto tempo e non aveva mosso un muscolo.

I suoi occhi vagarono ancora fino al bagno. Qualcosa dentro di lui gli stava dicendo di andare a controllarlo, ma scosse la testa e rimase lì dov'era.
L'ultima cosa che voleva fare era peggiorare le cose. Sapeva cosa sarebbe successo se suo padre si fosse calmato abbastanza da rivolere il suo giocattolino.

La vera domanda era se Seonghwa avrebbe lasciato che Wooyoung tornasse da lui o no. Sapeva che non poteva controllare suo padre, ma non approvava veramente il modo in cui trattava Wooyoung.

Magari avrebbe potuto provare a far ragionare suo padre...

Un piccolo rumore interruppe i suoi pensieri e Seonghwa alzò gli occhi per vedere Wooyoung fare capolino da dietro lo stipite della porta. "Hai finito?" chiese gentilmente.
Wooyoung annuì e si spostò indietro di poco. L'azione fece sentire Seonghwa molto in colpa. Si alzò lentamente ed entrò nel suo armadio per prendere una maglia larga e un altro paio di pantaloni della tuta, poi raggiunse Wooyoung. "Tieni, puoi mettere questi se ti vanno."

Il minore li afferrò ed uscì dopo un paio di minuti sembrando, se Seonghwa doveva essere sincero, assolutamente adorabile.

A Seonghwa era sempre piaciuto che i suoi vestiti fossero larghi, quindi, il fatto che Wooyoung fosse molto più piccolo di lui, faceva sembrare che stesse nuotando nella stoffa.

"Scusami." disse gentilmente. "Non intendevo arrabbiarmi in quel modo. Sono solo-"
"Preoccupato per San?" Wooyoung disse, la sua voce a malapena un sussurro.
Seonghwa lo osservò giocherellare nervosamente con l'orlo della sua maglietta e strusciare il piede contro il pavimento, che non era neanche visibile da quanto erano lunghi i pantaloni. Il movimento gli disse che Wooyoung voleva dire qualcosa in più, ma non volle costringere il ragazzo a parlare. "Si."
"Posso... Posso chiederti qualcosa?" guardò Seonghwa attraverso le sue ciglia e, quando ricevette un gesto di approvazione, tornò a guardare per terra. "Lo ami?"
La domanda fece aprire di poco la bocca a Seonghwa, shockato e si ritrovò a scuotere la testa leggermente. "Io- Cosa? Dove... Io-" non aveva idea di come rispondere, più che altro perché non ci aveva mai pensato.
"Lo ami?"
"Perché lo vuoi sapere?" Seonghwa chiese, provando ad evitare la sua domanda. Non ricevette risposta a quella che gli fece però, solo uno sguardo supplichevole dal ragazzo davanti a lui. "Non lo so. Non ne abbiamo mai parlato..." si grattò il retro del collo e grugnì.
"Non è qualcosa di cui parli..."

Il maggiore si fermò e notò che Woooyung era molto più agitato. Stava rigirando il bordo della sua maglia tra le mani e sembrava fosse sul punto di piangere.

Era davvero così importante la risposta per lui?

"Mi importa di lui, davvero tanto..." Seonghwa iniziò. Chiuse i suoi occhi e si prese un momento per pensare, anche se conosceva già la risposta. "Ma no."
Wooyoung sollevò il capo e il suo labbro inferiore tremò solo un po'. "Non lo ami?"
"No. Per-" Seonghwa fece per chiedere a Wooyoung perché volesse saperlo quando il minore corse verso e si lanciò su di lui.

Fu così veloce che Seonghwa ebbe appena la possibilità di mantenersi in equilibrio.

Specialmente quando sentì le labbra di Wooyoung premersi sulle sue.

Sbatté le palpebre diverse volte, incapace di comprendere cosa stesse accadendo davvero e fu ancora senza parole quando Woooyung si allontanò e posò una mano sul suo petto nudo.

Poi disse qualcosa che fece fermare tutto.

"Perché... io ti amo."

Answer ||| Ateez [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora