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Mingi poteva sentire la sua mente scivolare via dal suo controllo, mentre indossava un paio di guanti di pelle senza dita. Era davvero difficile rimanere concentrato su qualcosa, sentiva come se stesse cadendo tutto a pezzi.

Era così vicino... eppure stava perdendo la presa sulla speranza.
Le sue emozioni rendevano tutto addirittura più difficile.

Il pensiero di vedere di nuovo Hongjoong fece male a tutto il suo corpo. Desiderava tenere Hongjoon fra le braccia e stringerlo in un abbraccio a cui non avrebbe mai posto fine. Però sapeva anche che era probabile che non accadesse perché Hongjoong non sapeva chi era.

Sapere di Wooyoung non aiutava di certo e non gli era sfuggito la pena negli occhi di San quando lui e Yunho erano tornati dal loro giro.
I due erano già incollati l'un l'altra, almeno loro erano riusciti a trovare una connessione.

Mingi sapeva che doveva essere felice per loro e lo voleva essere, più di qualsiasi cosa.

Si sentiva solo...vuoto.

Un lungo sospiro fece cadere un po' le sue spalle e Mingi lasciò le mani cadere lungo i suoi fianchi. Si stavano preparando per dirigersi verso il negozio di Hongjoong per presentare la password. Yeosang e Jongho sarebbero rimasti fuori ad osservare l'area circostante mentre Yunho e San lo avrebbero accompagnato dentro.

C'era solo da aspettare che Yeosang e Jongho finissero di impacchettare tutto ciò che serviva loro e poi sarebbero potuti andare.

"Mingi?" Yunho sussurrò da dietro di lui prima di posare una mano sulla sua spalla. "Stai bene?"
Il ladro fece un rumore di approvazione ed annuì. "Si, bene."
Yunho corrucciò la fronte preoccupato e si spostò per mettersi davanti a Mingi. "Che succede? Non sembri stare bene."
"Non.... è importante."
"Mingi, se lo vogliamo far funzionare, non puoi chiuderci fuori."
"Lo so." Mingi sforzò un sorriso."Illusion è pronta per andare?"
Yunho strinse le labbra insieme in una linea, ma poi uno sguardo di apprezzamento si formò sul suo viso. "Si, è pronta. Ho chiuso i soldi dentro uno scomparto segreto che nessuno riuscirà a trovare, quindi sono al sicuro. San si sta preparando con la nuova fascia. Sembra riuscire ad elaborare le cose per quanto possa."
"Bene. Avremo bisogno della sua conoscenza della base ufficiale del Pack se vogliamo provare a salvare Seonghwa e Woo-" la voce gli rimase bloccata in gola e girò la testa di lato.
"Min... non lo sapevi." Yunho mormorò.

Nonostante sapesse che era una cosa misera da fare, Mingi si voltò e prese le distanze. Era stanco di sentire che lui 'non sapeva' o che 'non era colpa sua', perché tutto quello lo era.

Se avesse corso più veloce.

Se fosse arrivano al pulsante per primo.

Se non avesse toccato affatto il pulsante.

Se non avesse mai rubato da quella dannata casa e catturato dal principio!

Mingi aprì la porta che portava fuori ed immediatamente cadde sulle ginocchia. Si vergognava molto per aver lasciato che la sua mente pensasse a quello. Tutto quel che voleva era che ogni cosa tornasse alla normalità...

Sentiva come se tutto gli stesse scivolando via dalle dita.

Gli altri lo lasciarono da solo finché non fu l'ora di andare e trovarono Mingi nello stesso posto fissando il vuoto davanti a lui.

Yeosang lo approcciò, inginocchiandosi di fronte a lui e prese la sua mano. "Mingi, sei pronto? È ora di andare a prendere Hongjoong."

Mingi entì il suo petto stringersi al nome, ma annuì e lasciò che Yeosang lo aiutasse ad alzarsi. Yunho apparve al suo fianco e prese l'altra mano di Mingi.

Altre lacrime salirono e il ladro si girò per nascondere il suo viso nel collo di Yunho. Si aggrappò al maggiore, bisognoso di quel piccolo conforto che ricevette in un secondo.
Yunho lo tenne vicino ed accarezzò il retro della sua testa in una maniera lenta e confortatrice. Rimase in silenzio e lasciò che Mingi si sfogasse.

Ne aveva bisogno.

Mingi sapeva di essere diventato più debole emozionalmente da quando tutto quello era iniziato, ma in quel momento si sentiva solo patetico. "S-scusate." disse con un piccolo mugolio.
"Oh Mingi." Yeosang si avvicinò a lui e posò una mano sulla sua schiena. "Non devi scusarti. È più difficile per te. Non posso neanche immaginare cosa stai passando ora."
"Neanche io." Yunho mormorò, stringendo la presa sul ladro. "Ma ti aiuteremo come possiamo."
Yeosang annuì diverse volte. "Esatto. E ho preso tutte le letture del test che ti ho fatto per farle vedere agli altri. Non so quanto aiuteranno, ma sono dalla tua parte."
Mingitirò in su col naso e finalmente sollevò la testa per guardarli. Notò sia San che Jongho in piedi di lato, almeno San sembrava preoccupato a sua volta. "Grazie." disse, guardando entrambi Yunho e Yeosang.

Il senso di colpa iniziò a mangiarlo un po'quando vide il gentile sguardo nei loro occhi.

Doveva essere lui quello forte ed invece stava cadendo a pezzi.

Sapeva che doveva essere ancora più forte se voleva convincere Hongjoong della verità.

Dopo qualche altro secondo per calmarsi, Mingi andò con Yunho verso la sua auto insieme a San, che scivolò sui sedili posteriori.

"Bene." Mingi disse nel walkie-talkie che Yunho gli aveva porso. "Ci incontreremo lì e ci sistemeremo. Quando do il segnale, Yeosang spiegherai i tuoi droni e comincerai a scansionare. Il tempo che arriviamo lì dovrebbe essere poco prima della chiusura, quindi speriamo che non ci sia nessun altro nel mezzo."
"Ricevuto." Jongho rispose.
"Buona fortuna."
"Anche a voi."

Yunho e Mingi incrociarono lo sguardo e al suo cenno, Yunho premette sul gas e si avviò sulla strada. Evitò il traffico agilmente, non togliendo gli occhi dalla strada. Era come se lui e la macchina fossero fusi in uno. Ogni movimento del polso per cambiare la marcia e il veloce sterzare del volante sembravano essere la cosa più naturale del mondo.

Ad un certo punto, San si tolse la cintura e scivolò in avanti così da potersi posare sul retro del sedile di Yunho mentre sollevava un braccio per posarlo sulla spalla di Yunho. I suoi occhi si socchiusero, studiando la strada. "Se reagisce?"
"Reagiremo anche noi." Yunho disse. La sua voce era calma e piatta, una caratteristica che Mingi notò che prendeva quando era dietro al volante. "Dobbiamo andare fino in fondo. Se è simile al Hongjoong di cui Mingi ci ha parlato, allora cambierà idea alla fine."

Mingi risucchiò un respiro e chiuse i suoi occhi. Sentire Yunho dirlo, gli diede la confidenza di cui necessitava per farla finita.

Sperava che almeno fosse abbastanza.

Quando raggiunsero il negozio all'angolo, Yunho parcheggiò in un vicolo dove poteva nascondere la sua macchina.

Iniziando a camminare, si prese il labbro inferiore per un secondo, poi fece cadere la sua mano. "San penso che tu debba aspettare qui davanti e tenere la guardia."
"Cosa?" San si fermò e lo guardò con gli occhi spalancati.
"Solo finché non sappiamo con chi abbiamo a che fare. Se siamo in meno ad affrontarlo, sarà meglio. Poi hai detto che il Pack ha avuto contatti con lui. Se sa chi sei, allora potrebbe scatenarlo."

San increspò le labbra e sospirò pesantemente, ma poi annuì.

Yunho aveva ragione. Mingi si grattò la nuca. "In più ci coprirai le spalle finché non inquadriamo la situazione."
"Concordo." la voce di Yeosang arrivò dall'auricolare che ognuno di loro stavano indossando. Era un suo progetto, che si adattava perfettamente nel canale dell'orecchio nascosto da occhi indiscreti e connesso ai loro walkie talkie, così da non essere localizzati. L'unica pecca era che dovevano comunque rimanere in una linea di raggio minima, ma forniva loro un po' di sicurezza. "E io scannerizzerò l'edificio. Ho già iniziato in realtà. Non crederete a cosa ci sia nascosto sotto."
Mingi si fermò. "Sotto?"
"Si. Non ho completato tutte le scansioni ancora, ma quelle preliminari mostrano diversi tunnel e grandi stanze tutte connesse alla stanza del retro. La password di Hongjoong deve averci a che fare."
"Grazie, Sangie." Mingi cominciò a camminare verso il negozio di nuovo.

Non poteva tornare indietro.

San prese posizione dietro al un muro basso vicino al negozio e diede a Yunho uno sguardo d'intesa e un cenno.

Il maggiore ricambiò e poi si spostò dietro a Mingi per seguirlo all'interno. "Ti copro le spalle."

Mingi ingoiò il groppo nella sua gola prima di camminare sul resto della strada e tirare la porta per aprirla, attivando il campanello in alto.

Fu accolto da una scena familiare che già fece mancare un battito al suo cuore.

Hongjoong era seduto dietro al bancone a leggere un libro. Neanche guardò su quando entrarono.

Mingi esitò e quasi si voltò. La vista del suo Hongjoong così preso da un libro... lo rese ancora più perfetto ai suoi occhi.

Oh, quanto gli era mancato il suo Hongjoong.

Yunhosi sporse un po' per far sfregare le loro dita insieme per mostrare il suo supporto e fu abbastanza per Mingi per camminare avanti e schiarirsi la gola. "Scusami?"
Gli occhi freddi di Hongjoong scattarono in su dal suo libro. "Si?"
"Sto cercando la Farfalla Blu."
Mingi osservò Hongjoong chiudere lentamente il libro e posarlo sul bancone. "Da dove vieni?"
"Dalla Stella Viola." Mingi dovette stringere i pugni lungo il suo corpo per evitare che tremassero. Poteva sentire la sua pelle bruciare sotto lo sguardo scrutante di Hongjoong.

Mai prima aveva avuto questo aspetto... neanche quando era stato portato al suo primo esame con Hongjoong e Yunho per vedere se poteva far parte della loro squadra.

Le lacrime minacciarono di formarsi un'altra volta al ricordo e Mingi ingoiò due volte per provare a scacciarle.

"Hai dieci secondi per dirmi chi sei e perché sei qui." Hongjoong disse in una voce cupa e minacciosa.

Mingi e Yunho si guardarono sorpresi. Il codice non aveva funzionato...

"A-Avrò bisogno più di quello." Mingi si sforzò. Fece un passo avanti, poi si congelò quando Hongjoong tirò fuori una pistola. "Per favore, Hongjoong."
Gli occhi del maggiore si sgranarono e l'arma venne abbassata di mezzo centimetro. "Chi sei?"
"Mi chiamo Mingi. Io... io sono venuto per chiedere il tuo aiuto."

 L'aria era così tesa, pesava sulle spalle di Mingi. Se non avesse avuto le ginocchia unite, sapeva che avrebbero sbattuto fra loro.

"Come conosci il codice? Chi conosci?!" la voce di Hongjoong si alzò di volume e cominciò ad avanzare. "CHI SEI?"

Yunho si spostò per difendere Mingi, ma il ladro allungò un braccio per fermarlo senza togliere di occhi da Hongjoong.
Anche in quel momento, con una pistola puntata alla tempia, tutto quel che Mingi voleva fare era dire ad Hongjoong quanto lo amava.

"Sono qualcuno che ha bisogno di aiuto per annientare il Pack. Sono qualcuno che ha bi-bisogno di te." Mingi trasalì quando la sua voce si spezzò, ma riuscì a tenere su la testa.
"E ti aspetti che io ci creda? Sei uno stupido. Esci dal mio negozio prima che cambi idea e ti ammazzi subito." Hongjoong ghignò.

Le sue parole fecero rigirare lo stomaco a Mingi e tutto il suo corpo divenne insensibile. Sentire Hongjoong parlargli in quel modo... era abbastanza per ucciderlo ad ogni modo.

Il campanello suonò un'altra volta e un'ombra sorpassò rapidamente Mingi per placcare Hongjoong.

"San, no!" Yunho scattò in avanti mentre San ed Hongjoong rotolavano sul pavimento buttando tutto per terra.

Tutto quel Mingi poté fare fu guardare mentre Hongjoong provava ad avere la meglio e puntare la pistola a San, ma lui era abile abbastanza da stare via dalla linea. Afferrò i polsi di Hongjoong e li sbatté sul pavimento diverse volte.

"PEZZO DI MERDA!" Hongjoong ringhiò. Sollevò una gamba per rigirare entrambi, così che fosse sopra.

Il movimento improvviso e veloce fece schiantare tutti e due contro uno scaffale, buttandolo a terra. Gli oggetti si sparsero ovunque, ma non fermò la lotta.

Poi Yunho corse per schiantarsi su Hongjoong. Tirò via il maggiore portando le sue lunghe braccia intorno ai fianchi di Hongjoong e usando il peso di entrambi per rotolare via da San.

Dritti contro un'altra mensola.

Cadde a terra, accompagnata da un grido di dolore.

Mingi sentì come se ci fosse un ronzio nel suo orecchio. Iniziò a camminare, ma il rumore divenne più forte.

"M-!"

Guardò Hongjoong liberarsi dalle braccia di Yunho.

"Mi-!"

Yunho si allungò verso Hongjoong, provando a fermarlo, ma la sua gamba era intrappolata sotto la mensola caduta.

"MINGI!" la voce di Yeosang risuonò nel suo orecchio. "Mingi torna in te!"

Il ladro sbatté gli occhi e scosse la testa, prima di affrettarsi a prendere la pistola che era caduta dalle mani di Hongjoong.

La campanella suonò di nuovo e Jongho lo sorpassò, tirando il suo braccio indietro per tirare un pugno ad Hongjoong.

Mingi quasi urlò per fermarlo, ma Hongjoong fu abbastanza scaltro da evitarlo.

"MINGI FA QUALCOSA!" Yeosang gli gridò.

Il ladro fece l'unica cosa che poteva.

Sollevò la pistola e portò il dito sul grilletto. "Smettetela di lottare o sparo." ringhiò. Tutta la stanza cominciò a girare, eccetto per l'unica cosa che catturò la sua attenzione.

Hongjoong con mani alzate in aria, San e Jongho pronti per afferrarlo da entrambi i lati, fissarlo con odio ardente.

Answer ||| Ateez [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora