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"Ok, separa i piedi." Seonghwa disse a bassa voce da dove era in piedi dietro Wooyoung. "Bene, piega le ginocchia e gira leggermente dilato."

Wooyoung seguì le sue indicazioni perfettamente, tutto mentre fissava l'obbiettivo in fondo alla stanza.

Hongjoong aveva dato loro il permesso di usarlo dopo aver borbottato qualcosa sul fatto che li avrebbe tenuti impegnati e Seonghwa avrebbe preso quel che poteva per il momento.

Entrambi erano vestiti delle loro tute aderenti, senza altro al di sotto in modo che entrassero molto meglio e stavano usando tutti i coltelli che Seonghwa era riuscito a recuperare.

Osservò Wooyoung rigirare il coltello nella sua mano, agilmente fra le dita. Era quasi strano... non aveva mai visto uno aspetto così cupo del minore. Lo sguardo freddo nei suoi occhi e il modo in cui si era concentrato sul bersaglio mandò un brivido lungo la colonna di Seonghwa.

"Va bene, ora tira indietro la mano e accompagnalo." Seonghwa fece un passo indietro per togliersi di mezzo ed osservò Wooyoung eseguire tutte le sue istruzioni perfettamente. Il coltello volò via dalla sua mano e si conficcò preciso nel mezzo del bersaglio, seguito da altri tre. Seonghwa inarcò le sopracciglia in sorpresa. "Wow, sei molto naturale."
Wooyoung ammiccò e rigirò un quinto coltello in mezzo ad ognuna delle sue dita. "Lo sono, non è vero?" guardò oltre la sua spalla. "Voglio dire, non è poi così difficile se ti fidi di te stesso e del tuo corpo e, che sia una sfortuna o no, conosco molto del mio corpo." le spalle di Wooyoung tremarono aduna risata molto sarcastica prima che si girasse e lanciasse l'ultimo coltello all'obbiettivo, che si incastrò dritto in mezzo agli altri.

Un nodo si formò nella gola di Seonghwa che provò ad ingoiare due volte mentre pensava al significato nascosto dietro a tutte le parole di Wooyoung. Era tutta colpa di suo padre. Un insieme di emozioni colpirono il suo cuore quando pensò al fatto che probabilmente Wooyoung aveva immaginato suo padre mentre tirava i coltelli. Tutto si stava riempiendo di senso di colpa...

Era brutto che fosse d'accordo e capisse il perché Wooyoung voleva suo padre morto? Ne faceva di lui un cattivo figlio?

C'era una parte di Seonghwa che non voleva che qualcosa di male accadesse perché amava suo padre. Avevano passato molto insieme e per molto tempo non c'era stato nessun altro che Seonghwa aveva ammirato dipiù. Aspirava di essere un uomo potente, come suo padre.

Seonghwa guardò da un'altra parte ed incrociò le braccia mentre di poggiava al muro. La sua mente vagò fra tutti i pensieri contrastanti che lo martellavano come se cercassero di aprire una porta.

Cosa avrebbe dovuto fare?

"Hey..." Wooyoung disse dolcemente. Si avvicinò e posò una mano sulle braccia incrociate di Seonghwa. "Stai bene?"
"Si." Seonghwa gli sorrise a labbra strette. "Si, continua ad allenarti."
"Per favore, non nascondermi le cose." la voce di Wooyoung si abbassò ad un sussurro. Si fece un po' più vicino e guardò Seonghwa con gli occhi grandi. "Hai fatto così tanto per me in così poco tempo. Il minimo che posso fare è aiutarti a liberare la tua mente."
Seonghwa si ritrovò a perdersi in quei occhi color miele davanti a lui. Quasi cedendo, volle lasciare tutte le sue lacrime uscire da dentro di lui, ma poi scosse la testa e fece cadere le mani, che fece fare lo stesso a Wooyoung. "Grazie, ma sto bene, lo prometto."

Wooyoung abbassò il suo sguardo ed annuì. Fece un passo indietro, poi si voltò di nuovo verso il bersaglio. Senza un'altra parola, ritirò tutti i suoi coltelli ed tornò ad esercitarsi.

Seonghwa si morse il labbro e si assicurò di non guardare. Non voleva alimentare i sentimenti che il minore provava per lui quando non era sicuro di cosa ne pensava.

Il rumore sordo dei coltelli che colpivano il legno fu l'unico suono che riempì il silenzio per diversi minuti dopo. Finché un colpo più rumoroso attirò la loro attenzione.

Entrambi guardarono verso il soffitto e Seonghwa prese un momento per ripassare la mappa del negozio e della piccola area sotterranea che conosceva. Quando realizzò che il negozio era quasi al di sopra, si raddrizzò e mantenne gli occhi sul soffitto.

Il suo primo pensiero fu che il Pack li aveva trovati e il secondo fu che lui e Wooyoung sarebbero stati più al sicuro lì sotto, ma poi pensò ad Hongjoong a combattere il Pack da solo e per qualche ragione si ritrovò a correre verso le scale. Hongjoong li stava proteggendo, quindi il minimo che poteva fare era provare a ricambiare il favore.

"Hwa!" Wooyoung gridò e i suoi passi lo seguirono.

Seonghwa tirò la leva per aprire la porta che portava al di sopra mentre prendeva due pistole. Avrebbe voluto farci pratica per distrarsi, ma era grato di averle prese.

Il rumore di forti collisioni e il suono di oggetti cadere a terra fecero affrettare Seonghwa su per le scale. Puntò le sue pistole alla porta e cominciò ad uscire.

"Siete tutti morti!" Hongjoong urlò.
"Non lo toccare!" un'altra voce esclamò.

Sembrava un totale caos.

Seonghwa lanciò un'occhiata a Wooyoung che aspettava sotto di lui sulle scale con diversi coltelli in mano. Si scambiarono un cenno, poi Seonghwa corse nella stanza principale.

"Fermi!" gridò.

La prima persona che vide fu una alta testa rossa in piedi di lato con uno sguardo sconcertato sul suo viso e che stava fissando l'ammasso di corpi sul pavimento.

Ce n'erano quattro, però sembrava che Hongjoong fosse bloccato nel mezzo. Seonghwa fece per correre in suo soccorso, ma uno di loro sembrò familiare.

Troppo familiare.

Le parole gli rimasero bloccate in gola e abbassò entrambe le armi.

Per fortuna Wooyoung si fermò accanto a lui e fece cadere le sue braccia lungo i fianchi e disse, "San?"
Il suono delle loro parole fecero fermare tutti, soprattutto perché sembrava che San fosse il principale istigatore. Una volta che sentì il suo nome, la sua testa scattò in alto e si tirò via da Hongjoong mentre gli altri due sconosciuti lo tenevano bloccato al pavimento. "H-Hwa?"

San sembrava... diverso. Un aspetto quasi...migliore? Seonghwa non riusciva a capirlo, ma poteva dire che qualcosa era accaduto.

"Che sta succedendo San?" uno dei ragazzi che fermava Hongjoong chiese. I suoi occhi preoccupati continuavano a scattare fra lui e Seonghwa.
"Si, lo vorrei sapere anche io. Ora lasciatemi andare fottuti idioti!" Hongjoong gridò mentre strattonava le braccia per liberarsi. Subito si voltò verso Seonghwa e squadrò le spalle prima di marciare verso di lui. "Questa è stata una tua idea giusto?! Mi hai convinto a farti entrare, poi hai fatto attaccare il tuo cane! Sapevo che non avrei dovuto fidarmi!"
Prima che si facesse più vicino, Wooyoung saltò davanti a Seonghwa e tirò su i suoi coltelli, "Non pensarci neanche."
Hongjoong sorrise al ragazzo e rise. "Sembra che tu sia stato sostituito, San. Il Principe se n'è andato e ha preso un nuovo cane da guardia. Patetico." sputò. "Ora USCITE DAL MIONEGOZIO!"

Seonghwa aprì la bocca per difendersi, ma venne interrotto da un singhiozzo.

Tutti quanti si girarono nella direzione da dove proveniva, solo per vedere la testa rossa sulle ginocchia e il viso nascosto nelle sue mani.

La porta dietro di lui si spalancò e un altro sconosciuto corse per avvolgere le sue braccia intorno alle spalle della testa rossa, che fece andare al suo fianco l'altro ragazzo che stava trattenendo Hongjoong.

Era molto. Seonghwa posò giù una delle pistole e si pizzicò il ponte del naso quando sentì un mal di testa stressante arrivare. "Non capisco, cosa ci fai qui San? Co- Hai la minima idea di quanto era preoccupato per te?"
"Mi dispiace." San corrugò la fronte e fece un piccolo passo avanti. "Ma potrei chiederti la stessa cosa. Cosa ci fai qui? Più importante, perché sei qui?" i suoi occhi caddero su Wooyoung e la sua bocca si aprì di poco in sorpresa. "Mercer non sa che sei qui..."
"No." anche Seognhwa guardò Wooyoung e il suo petto si gonfiò un po' mentre portava Wooyoung dietro di sé.
"San?" la voce di prima disse. Aveva un viso dolce, quasi simile ad un cucciolo, morbidi capelli castani e i suoi occhi erano fissati su San come se fosse la cosa più importante nella stanza.

Seonghwa osservò sempre più confuso mentre San andava al suo fianco e si voltò per rivolgergli lo sguardo più duro che aveva mai visto provenire dal minore.

Intanto Hongjoong stava ancora ribollendo di rabbia. "Non sto più giocando." afferrò la pistola di Seonghwa e la puntò in giro per la stanza. "Vi voglio tutti fuori, ora."
"Aspetta." una voce profonda disse. Seonghwa realizzò che apparteneva al ragazzo che era corso dentro alla fine. "Per favore, dacci una possibilità di spiegare. Questo non sarebbe dovuto succedere, ma eravamo tutti destinati ad incontrarci."

La testa rossa sotto di lui annuì e fissò in modo assente una pistola sul pavimento davanti a lui, che doveva essere caduta prima o durante la lotta.

"Cazzate. So che questo è un piano studiato e tirato su dal Pack e mi sono stufato." si girò e puntò la pistola a Seonghwa che si immobilizzò e lo guardò con gli occhi spalancati.
"Hongjoong, giur-"
"STA' ZITTO!" Hongjoong gridò. La sua faccia era rossa e c'era il fuoco nei suoi occhi.

In una frazione di secondo, un colpo risuonò, assordando Seonghwa mentre cadeva all'indietro. Hongjoong collassò allo stesso momento. In piedi dietro di lui c'era San che teneva una bottiglia rotta fra le mani.

"Hwa!" Wooyoung fu subito a terra su di lui, esaminando per fori di proiettile. I suoi occhi scattavano di paura, colpendo Seonghwa al cuore.
Afferrò le mani di Wooyoung e scosse la testa. "Sto bene, prometto." alzò lo sguardo verso il buco nel soffitto e fece un sospiro di sollievo.

Wooyoung si sedette indietro e chiuse gli occhi mentre stringeva le mani di Seonghwa ancora più forte.

"Bel colpo San."

Una risatina accesa, una che Seonghwa conosceva ma che a mala pena aveva sentito, venne dal minore e la sua testa scattò per fissare dove San stava guardando le nocche contuse del ragazzo più alto.

"Ok, penso che dobbiamo prenderci tutti un po' di tempo per ricomporci e poi metterci d'accordo." quello con la voce profonda disse. Sembrava essere quello più controllato, quindi Seonghwa lo guardò una volta che Wooyoung lo aiutò ad alzarsi.
"Hongjoong potrebbe renderlo difficile." sospirò e si grattò la nuca. "Woo, vuoi andare a vedere se c'è qualcosa sul retro?" quando guardò in basso la minore e vide un'espressione interrogativa nei suoi occhi, Seonghwa scosse solo la testa. Non voleva che gli altri sapessero già dell'area sotterranea.

Mentre Wooyoung entrava nella stanza, un altro movimento attirò il suo occhi,
La testa rossa si stava trascinando lentamente sul pavimento. Si fermò accanto ad Hongjoong e sollevò una mano che tremava violentemente.

"Mingi, scusami tanto." San disse, posandosi una mano sul petto.

Non ricevette risposta. Invece, Seonghwa osservò le mani di Mingi sorvolare Hongjoong come se fosse troppo spaventato per toccarlo.

Era tutto troppo strano... eppure Seonghwa non riusciva a non guardare.

Tutto il corpo di Mingi cominciò a tremare. Finalmente lasciò abbassare una mano per accarezzare la guancia di Hongjoong nel modo più gentile di sempre. Poi prese la sua guancia nella mano e fece muovere il pollice avanti e indietro lentamente. "Hey Joong." sussurrò. "Il mio Joong... sono qui ora."

Wooyoung apparve un secondo dopo e rimase affianco a Seonghwa, un rotolo di corda nelle sue mani.

Rimasero tutti in silenzio per un lungo momento ad osservare, ma quando Hongjoong cominciò ad agitarsi, gli altri presero rapidamente la corda e legarono i suoi polsi e le sue caviglie. Sembrò uccidere Mingi lasciarli fare, ma non si oppose.

Hongjoong venne messo nell'angolo dove il muro incontrava il bancone, così che potesse stare seduto con la testa posata al bancone. San strappò un pezzo della sua maglietta per legarlo intorno alla sua testa come bavaglio.

Seonghwa guardò ogni movimento di San e fu ferito quando non gli rivolse neanche uno sguardo, ma lo avrebbe affrontato più tardi.

Tutti gli altri si raggrupparono intorno a Mingi, il ragazzo dai capelli castani posò una mano confortatrice sulla sua spalla e tutti loro aspettarono che facesse qualcosa.

Wooyoung si spostò un po' più vicino a Seonghwa e si morse il labbro.

L'aria era così tesa che Seonghwa sentiva come se stesse pesando su i suoi polmoni ad ogni respiro. Si schiarì la gola e inclinò la testa all'indietro per impostare un aspetto un po' più dominante. "Quindi, chi siete? Perché siete qui? E cosa avete fatto a San?"

Answer ||| Ateez [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora