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Accadde tutto così veloce...

Un secondo San stava guardando lo specchietto retrovisore per vedere quanto fossero vicine le auto dietro di loro e quello dopo tutto il suo mondo stava girando.

Il camion li aveva colpiti in un angolo un po' storto, quindi, anche se si era schiantato sulla porta di San, li fece girare in cerchio per diversi metri.

Sentì subito dolore alla gamba e alla spalla destra, ma lo dimenticò presto quando colpirono il marciapiede e poi la macchina cominciò a ribaltarsi più volte.
Una mano si premette sul suo petto ad un certo punto, tenendolo premuto al sedile e poi il suo viso fu inghiottito dall'airbag.

Gli ci volle tutto il suo controllo per non lasciar cadere il proprio corpo come una bambola, ma San sapeva che erano in brutte condizioni.

L'auto smise di rotolare solo quando si scontrò contro un palo. Colpì con abbastanza forza il lato del guidatore che la carrozzeria ci si piegò un po' attorno.

Era tutto sfocato quando San provò ad aprire gli occhi. Qualcosa cadde scendendo sulla sua guancia e registrò amala pena di essere sotto sopra.

"Yun..." la sua gola grattò provando a parlare. Sbatté le palpebre diverse volte e lentamente girò la testa per guardare Yunho.

Il guidatore era senza sensi e appena tenuto al sedile. Sembrava che ci fossero delle schegge affondate nelle sue spalle e nel petto...

"Yun..."provò ancora.

Poteva ancora sentire il ronzio nelle orecchie. Si stava accumulando pressione altrove.

Qualcosa cominciò a scuotere la macchina e si voltò per vedere un paio di gambe fuori dal finestrino. Qualcuno era piegato e cercava di aprire la sua portiera.

San strinse gli occhi e si leccò le labbra. Sapevano di sangue...

Un lamento provenne da accanto a lui e guardò indietro verso Yunho. Il guidatore sembrava stordito quanto lui. "Yun..."

San.

La pressione iniziò ad esercitare ancora di più e San mugolò. I suoi occhi cominciarono a cercare la fascia. Doveva essere caduta per la botta.

San. Ci sei mancato.

"N-No." si sforzò.

Yunho si lamentò di nuovo e San volle poggiarsi a lui per farsi forza.

Però la portiera fu spalancata e delle mani lo stavano trascinando fuori dal rottame. "Yun... N-No...F-F-Fermi..."

Non resistere loro, San. Stanno cercando di aiutarti. Ti porteranno a casa.

San volle nient'altro che combattere le mani che lo stavano tenendo. Lo trascinarono via dall'auto e lo sdraiarono sulla schiena per esaminarlo. Uno si lamentò con un altro di stare più attento con lo scontro la prossima volta, un altro li spronò a sbrigarsi.

Urlò quando qualcuno gli toccò la spalla.

Starai bene, San. Ti proteggeremo noi. Fa' un respiro profondo.

Lo fece. Le voci erano il conforto di cui non si era reso conto aver bisogno in quel momento. Erano dolci e accoglienti, come se lo aspettassero a braccia aperte.

Però non era giusto.. non li voleva più. San girò la testa e si allungò verso la macchina. Yunho era ancora lì dentro. Doveva salvarlo.

No San. Ti farà solo del male. Lascialo morire. Ti ha rapito da noi!

Non lo fece. San volle gridare per aiuto, qualsiasi cosa che lo assicurasse che Yunho era vivo. Delle lacrime si formarono nei suoi occhi mentre cercava ancora di raggiungerlo.

San, non farli vincere. Noi, ci siamo presi cura di te. Noi siamo coloro che ti proteggeranno sempre. Noi ti amiamo.

"Yunho... mi... ama..." San mormorò.

Dolore.

Tortura.

Urla agghiaccianti.

San sentiva come se la sua testa fosse aperta in due. Venne preso dalle convulsioni sul pavimento mentre le voci lo punivano.

Sono tutte bugie!! Non ti amerà mai, ti vorrà solo usare!! Perché pensi che non sia ancora venuto ad aiutarti? Sei NIENTE per lui. NIENTE!!

San non poté neanche trovare la forza per gridare. La sua bocca era aperta, ma niente ne venne fuori. Riusciva solo a pensare 'mi dispiace'.

Quando finalmente lo stridore si fermò, divenne un completo tremore nel mezzo della strada chiusa.

Fidati di noi, San. Vieni a cassa da noi. Vieni a casa.

L'ultima cosa che ricordò fu di aprire gli occhi per vedere qualcuno strappare la sua fascia, prima che svenisse.

.

.

.

.

"MINGI!!" Yeosang urlò mentre sfrecciava verso la stanza di stoccaggio.
Il ladro si alzò subito e corse verso di lui. "Che c'è?"
"Yunho. Incidente. Non c'è tempo. Andate." ansimò.

Mingi non se lo fece ripetere due volte. Corse via dalla stanza e si diresse verso dritto verso il garage. Jongho lo stava già aspettando in macchina.

Nessuno dei due parlò e Jongho schiacciò fino infondo l'acceleratore ancora prima che Mingi avesse la possibilità dimettere la cintura.

Diverse armi erano state gettate sui sedili posteriori, così Mingi dimenticò quasi di mettersi insicurezza e si sporse nel mezzo per afferrare diverse pistole.
Aprì ognuna per verificare i proiettili. Il suono metallico sembrò concentrare la sua mentre terrificata.

Un drone apparve davanti in basso al parabrezza, pronto per guidarli alla loro destinazione.

"Cos'è successo?" Mingi chiese, tenendo gli occhi sul drone.
"Tieni." Jongho gli porse un piccolo oggetto rotondo e poi indicò il suo stesso orecchio quando Mingi lo prese. Ne aveva uno identico già inserito. "Prototipo."

Mingi annuì e incastrò il dispositivo nel suo orecchio.

La voce di Yeosang gli entrò subito in testa. "Mi senti?"
"Si."
"Semi perdi, cambia con il talkie."
"Cos'è successo?" Mingi chiese di nuovo, questa volta con un ringhio.
"Stavano andando all'ultima videocamera quando hanno preso dei pedinatori. Yunho ha provato a seminarli, ma in qualche modo li hanno fatti cadere intrappola. Qualcuno lo ha tamponato. Penso stiano cercando San."
"Cazzo." Mingi colpì la sua stessa gamba e guardò fuori dalla finestra.
Jongho accelerò evitando il traffico. "Quanto manca?" chiese.
"Due isolati. Preparatevi. Sono armati." Yeosang avvertì.
"Anche noi." Mingi caricò la sua pistola.

Jongho svoltò violentemente due isolati dopo e il rottame fu facile da vedere. La preziosa macchina di Yunho era sottosopra e parzialmente attorno ad un lampione. Diversi uomini erano radunati nel mezzo della strada e alcuni altri stavano fermando il traffico e ordinando alle persone di fare manovra.

"Passa." Mingi disse, poi abbassò il suo finestrino e si sollevò così da stare seduto sulla portiera con il finestrino del tutto abbassato e poté sbilanciarsi fuori dall'auto.
"Mingi sei pazzo?!" Jongho gridò.

Il ladro lo ignorò. Ancorò un piede sotto al cruscotto per tenersi, si sporse fuori un po' di più così da poter usare entrambe le armi ed aprì il fuoco una volta che furono vicini abbastanza agli uomini sulla strada.

Premere il grilletto fu molto facile e farlo multiple volte fu ancora più facile.

Gli uomini caddero non appena i proiettili impalarono i loro corpi. Molti di loro si agitarono sul posto e poi si accasciarono, altri si gettarono a terra e tirarono fuori le loro armi.

"Ancora una volta, liberiamocene!" Mingi esclamò.

Sentì Jongho ringhiare in frustrazione, ma fece come gli venne detto. Le gomme striderono sul cemento.
Ci fu però qualcosa che udì sopra i pneumatici che fece cadere il suo cuore. Mingi abbassò le sue pistole e le gettò sul sedile così da potersi spingere un po' più in alto. Steso in mezzo ai corpi caduti c'era San... stava gridando e aveva spasmi nel mezzo della strada.

"Jongho, FERMO!" ordinò.

La macchina scattò in avanti e Mingi usò quel moto per lanciarsi fuori dal finestrino. Quando atterrò sul pavimento, rotolò e poi allargò i piedi per fermarsi mentre tirava fuori altre due pistole dalle tasche del suo cappotto per prendere mira a qualunque cosa movente.

Altri spari vennero da dietro di lui e Mingi si permise di guardare dietro la sua spalla per vedere Jongho seguirlo vicino. Sapendo di avere copertura, si accasciò per scivolare lungo il pavimento fino a fermarsi accanto a San.
"Hey, hey, hey, sono qui." disse, inclinandosi per posare le mani al lato del viso di San. "San, ho bisogno che mi guardi."

Si piegò in avanti e passò le dita fra i capelli di San. Non c'era la fascia... Era molto peggio di quello che sperava sarebbe stato.

"Levati di dosso!" San gridò, poi scosse il corpo per provare togliere l'equilibrio a Mingi. Il suo sguardo si rabbuiò per un momento, poi si lamentò per il dolore.

Un altro veloce movimento degli occhi rivelò a Mingi che si era ferito seriamente nell'incidente. Se lui era in quelle condizioni...

Yunho. Dov'era Yunho?

Mingi guardò indietro verso l'auto e fece uscire un urlo strozzato quando vide il maggiore intrappolato all'interno. "Yeosang, abbiamo bisogno di aiuto. Per favore."
"Aiuto è per la strada. Resisti."

Mingi alzò lo sguardo dove un drone lo stava sorvolando. Era grato che Yeosang si stesse mantenendo su di loro. Era il loro angelo custode.

Sotto di lui, San iniziò a dimenarsi di nuovo. Attentamente Mingi lo scavalcò con una gamba, così da essere a cavalcioni sulla sua vita e tenerlo fermo al terreno. "San, San, concentrati su di me. Puoi combatterlo. Pensa alla tua vita. Pensa a Yunho."
San si fermò e il suo viso si contrasse in dolore."Yun..."
"Giusto. Yunho. Combatti per Yunho."
"Mingi, dobbiamo spostarci, siete troppo vulnerabili!" Jongho si avvicinò di fretta ed inserì un altro caricatore nella sua pistola, prima di mirare ad una macchina dietro la quale si stavano nascondendo diversi uomini.
"È troppo ferito. Non voglio muoverlo di più." Mingi si spostò in su, in modo da premere gentilmente sulle mani di San, così da poter liberare le sue e unirsi a Jongho per difendersi.

Un motore tuonò alla loro sinistra e uno dei camion di Hongjoong arrivò in vista. E cavolo se aveva uno sguardo mortale nei suoi occhi. Portò un braccio fuori dal finestrino e cominciò a scaricare colpi più veloce che poté.

Imbracato, attaccato alle guide sul retro del camion e in piedi con un fucile fra le mani c'era Seonghwa. Colpì un bersaglio dopo l'altro con precisione millimetrica.

Quando il camion si fermò, Wooyoung saltò fuori dalla portiera del passeggero e corse verso Mingi. "Come posso aiutare?" chiese.
Mingi dovette ammetterlo, in quel momento sembrava il vecchio Wooyoung. Il suo viso era concentrato e letale. Era in qualunque cosa fosse quella tuta che Seonghwa gli aveva dato ed era agghindato in tutti i tipi di coltelli. "Yunho è intrappolato nella macchina. Ho bisogno che tu veda se lo puoi tirare fuori. Presto."

Wooyoung sfrecciò via in un secondo.

"Mingi!" Hongjoong gridò dal suo camion. "Mingi dobbiamo andare! Ne stanno arrivando altri!"
"San sta troppo male. Muoverlo potrebbe peggiorarlo e non so in che stato sia Yunho!" il ladro urlò in risposta.
"Dobbiamo rischiare. Seonghwa, continua a coprirci."

Seonghwa non batté ciglio mentre mirava il prossimo obbiettivo.

Hongjoong scivolò via dal posto del passeggero e corse ad inginocchiarsi accanto a Mingi.

San stava ancora provando a liberarsi le la mani e si lamentava del dolore.

"La fascia è andata." Mingi grugnì.
"Ce ne occuperemo. Jongho, prendi la corda sul letto." Hongjoong ordinò.

Il minore annuì e corse via, ritornando rapidamente con la corda. I tre lavorarono per legarla attorno alle ossa agitate di San, stringendolo così che le sue braccia fossero attaccate al suo corpo per tenerle più dritte possibili.

Poi Jongho ed Hongjoong lo sollevarono attentamente per sdraiarlo su i sedili posteriori.

Mingi fece per andare in aiuto quando la voce di Wooyoung in preda al panico lo chiamò da dietro. "Mingi! Non posso tirarlo fuori e non penso stia respirando!"

Answer ||| Ateez [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora