Hongjoong si congelò. Il suo corpo si spense da dentro di lui, al punto che non era neanche sicuro di sapere più come muoversi.
Lo sguardo vuoto e spaventato allo stesso tempo che Mingi gli stava dando in quel momento lo lacerò e distrusse il piccolo briciolo disperanza al quale si era aggrappato.
Nessun altro nella stanza sembrò sapere come reagire. Si guardarono tutti a vicenda, radicati nel punto dove erano fin da quando Mingi aveva aperto gli occhi.
Hongjoong sentì San scivolare via dal letto di Wooyoung e correre via dalla stanza, ma non riuscì a distaccare gli occhi dall'espressione terrificata sul viso di Mingi.
"Io-" iniziò a dire, ma le sue labbra non poterono formare le parole.
La parte peggiore fu quando lo sguardo quasi vuoto negli occhi di Mingi incontrò quello di Hongjoong.
Sentì lo stomaco rigirarsi in continuazione in quel momento che realizzò che quello era come Mingi si era sentito quando era andato a cercare gli altri.
Che sensazione orribile.
"Per favore, non capisco. Dove sono?" Mingi disse di nuovo. Sembrava che fosse pronto per scappare. Il suo sguardo cadde su i tubi inseriti nel suo braccio e boccheggiò. "Cosa mi è successo?!"
La porta della stanza si aprì e il Dott. Kim arrivò correndo con San, che tornò al fianco di Wooyoung mentre il dottore si fermò al letto di Mingi.
"Mingi, ho bisogno che tu faccia un respiro profondo. Io sono il Dott. Kim e mi sono preso cura di te. Ti farò qualche domanda, ok?" quando Mingi annuì, il dottore gli fece un cenno rassicurante e alzò il suo blocco per scrivere. "Puoi dirmi cosa ricordi?"
Il ladro sbatté le palpebre diverse volte e fissò le sue mani. Il suo viso si svuotò completamente. "Io..."
"Va bene, va bene. Inizieremo con qualcosa di più semplice. Puoi dirmi il tuo nome?"
Ancora una volta, Mingi sbatté gli occhi. Poi sembrò spaventato di nuovo ed iniziò a respirare pesantemente. "Io- Non lo so. Perché non lo so?"
"Va bene, per favore calmati. Ne hai passate tante, ma mi prenderò cura di te, lo prometto." il Dott. Kim parlò lentamente mentre raggiungeva la flebo per girare il piccolo blocco.
Entro pochi secondi, le palpebre di Mingi iniziarono a chiudersi e cadde indietro sul suo cuscino.
"Cosa gli hai fatto?" Hongjoong si fece avanti pieno di panico.
"Sta bene, gli ho solo dato un sedativo per farlo dormire."
"È chiaro che non sta bene!" Hongjoong sentì la sua rabbia salire. "Non ricorda neanche il suo nome! Cosa c'è che non va?"
Il Dott. Kim passò la lingua fra le labbra e arricciò il naso.
"Namjoon, farai me-" Hongjoong ringhiò, ma il dottore lo interruppe.
"È possibile che abbia un'amnesia. Per questo non riesce a ricordare il suo nome." il Dott. Kim incrociò gli occhi con Hongjoong e mantenne il suo tono calmo. "Non è interamente non comune per qualcuno che ha subito un'esplosione alla testa, specialmente per cosa è successo a Mingi."
"A-Amnesia?" Hongjoong spostò di nuovo lo sguardo in giù verso il ladro e si avvicinò per prendergli la mano.
"A giudicare dal risultato delle sue analisi, non dovrebbe esserci alcun danno a lungo termine, quindi sono piuttosto sicuro che recupererà la memoria. Ad ogni modo non c'è modo di prevedere quanto ci vorrà. Potrebbero essere ore, settimane o anche mesi. Ogni caso è diverso."
Ancora una volta Hongjoong sentì difficoltà ad assorbire tutto quel che il dottore stava dicendo. Era come se stesse annegando e provando a riprendere il respiro, continuando a bere acqua.
La notizia della condizione di Mingi si sparse velocemente a tutti gli altri che non erano stati presenti durante la diagnosi. Presto si ritrovarono tutti di nuovo nella stanza medica, raccolti attorno al letto di Wooyoung per discutere su come volevano gestire le cose.
Hongjoong li lasciò parlare per un po'. La sua mente era troppo confusa per avere pensieri coerenti. L'idea che Mingi lo aveva dimenticato faceva più male di quanto avrebbe mai immaginato.
Lo fece quasi voler imprecare a Mingi per aver preso il suo cuore e avergli fatto importare così tanto. Mai era stato così fragile.
Diavolo, era uno degli uomini più pericolosi con tutto il potere che aveva!
O... che un tempo aveva.
Hongjoong non aveva neanche avuto l'occasione per pensare a cosa sarebbe accaduto al suo mercato nero dal momento che il Pack era andato. Era strano che non sarebbe più servito. Probabilmente avrebbe dovuto considerare di chiamare i suoi contatti per vedere cosa ne pensavano.
"Joong?"
"Eh?" la testa di Hongjoong scattò di lato e vide tutti fissarlo.
Yeosang adocchiò gli altri prima di parlare di nuovo. "Volevamo sapere cosa ne pensi."
"Riguardo a cosa?"
L'hacker esitò e si schiarì la gola. "Riguardo a, um, dire a Mingi di tutto. Tipo, come ci siamo incontrati in questa vita e il resto, per vedere se rinfrescala sua memoria. Possiamo prenderla con calma per non sopraffarlo."
"Oh." Hongjoong annuì lentamente. "Si, si sembra una buona idea."
"Non ci arrenderemo con lui." Yunho disse, allungando il suo lungo braccio per posare la mano sulla spalla di Hongjoong.
"Proprio come lui non si è arreso con noi."
Hongjoong guardò la sua squadra e provò a dare loro un sorriso grato. "Grazie ragazzi. Lo apprezzo." tornò a voltarsi verso Mingi, poi andò a sedersi accanto a lui.
Era l'unico posto a cui sapeva di appartenere in quel momento e sarebbe stato lì per Mingi finché non avrebbe recuperato i ricordi oppure finché non l'avrebbe mandato via.
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Wooyoung osservò Hongjoong sistemarsi accanto a Mingi un'altra volta e si ritrovò a desiderare che ci fosse qualcosa che potesse fare per aiutare i suoi amici.
Avevano fatto così tanto per lui e avrebbe fatto di tutto per far sì che loro sentissero la felicità che lui provava nell'anima.
Mentre gli altri iniziarono ad andarsene, notò anche Seonghwa cercare di uscire e il che fece sedere Wooyoung un po' più dritto. "Hwa?" il maggiore si fermò e le sue spalle caddero. "Che c'è che non va?"
"Niente Youngie, io solo..." Seonghwa ingoiò e tenne gli occhi sul pavimento.
Un pizzico di rabbia morse Wooyoung e puntò la lingua dentro la sua guancia sinistra. "Perché sembra tu mi stia evitando?"
Quello dovette aver toccato un tasto dolente perché Seonghwa strinse i pugni un paio di volte, poi rilassò le mani. "Scusami." disse piano.
Wooyoung rispose quasi, volendo sapere per cosa esattamente Seonghwa si stava scusando, ma invece chiese, "Mi aiuteresti a fare un giro?"
"È troppo presto, Woo. La tua gamba-"
"Allora prendi una sedia a rotelle. Voglio solo uscire da questa stanza. Per favore?"
Seonghwa sembrava voler discuterne, poi ci pensò meglio. Gli ci vollero circa dieci minuti per trovarne una, ma quando ci riuscì, parcheggiò la sedia a rotelle accanto al letto di Wooyoung e lo aiutò ad alzarsi.
Wooyoung gli chiese quasi di dimenticarsi della sedia e solo di portarlo lui. Gli mancava stare fra le braccia del suo amore, così tanto... Quindi sfruttò il vantaggio di quel breve momento per posare un grande bacio sulla sua guancia.
Dovette aver sorpreso Seonghwa perché i suoi occhi si allargarono molto e oscillò sul posto un attimo prima di attentamente fare sedere Wooyoung sulla carrozzina.
Camminarono lentamente lungo il corridoio fino all'ascensore principale che li portò ad uno dei garage di Hongjoong.
Wooyoung stava trovando difficoltà a contenere la sua emozione per essere all'aria aperta di nuovo, era passato fin troppo da aver sentito il sole sul viso.
"Grazie per averlo fatto." disse, inclinando la testa all'indietro per guardare Seonghwa.
Notò un tocco di divertimento negli occhi del maggiore e divenne speranzoso che sarebbe stato capace di attraversare i muri pensierosi di Seonghwa.
Quando furono fuori per la prima volta, Wooyoung respirò e stirò le braccia sopra la sua testa. "Ah! Sole! Quanto mi sei mancato!"
Un risatina profonda venne da dietro di lui. "Suppongo dovremmo cercare di portarti a fare un giro più spesso."
"Lo dici come se fossi un cane." Wooyoung lanciò un'occhiataccia al maggiore e incrociò le braccia insieme a un finto broncio.
"Insomma, non è che tu possa camminare da solo."
"Hey! Scommetto che riuscirei se dovessi!" Wooyoung si agitò sul posto.
Seonghwa rimase in silenzio alcuni minuti mentre camminava verso il piccolo parco della comunità. Si fermò ad una panchina sotto ad un albero. Poi sollevò Wooyoung per portarlo sulle sue gambe e avvolse le braccia attorno alla vita del minore per tenerlo. "Visto? Non puoi fare neanche questo da solo."
"Non mi hai mai dato la possibilità." Wooyoung tirò in fuori il suo labbro inferiore mentre portava una mano a stuzzicare i capelli sul retro del collo di Seonghwa.
"Forse mi piace prendermi cura di te." Seonghwa sussurrò prima di avvicinarsi per baciare il labbro inferiore di Wooyoung. Poi si staccò e premette la fronte sulla spalla di Wooyoung. "Mi dispiace di essere stato così-"
"Distante? Depresso? Scontroso?"
"Wooyoung..."
"Scusa." Wooyoung spinse la sua guancia sul lato della testa del maggiore.
Seonghwa sospirò e prese un momento prima di parlare di nuovo. "Solo non... Non so come dovrei sentirmi. So che è un bene che mio padre sia morto, ma c'è parte di me che vuole piangere per lui. Quando penso di arrendermi al pensiero di farlo, lo sento molto... molto sbagliato."
Wooyoung chiuse gli occhi. Non poteva esattamente biasimarlo per sentirsi in quel modo e non era compito suo giudicarlo. Odiava Mercer con ogni fibra del suo cuore, ma era innamorato del figlio dell'uomo e i due avevano avuto un legame diverso.
"Cosa pensi aiuterebbe?" chiese gentilmente.
"No, non voglio che te ne preoccupi. So che non te ne potrebbe importare di me-"
"Questo non è giusto." Woyooung sbottò. Entrambi alzarono la testa per guardare negli occhi dell'altro, ma Seonghwa abbassò subito lo sguardo. "Odio ancora quell'uomo? Si. E lo farò sempre." Wooyoung si fermò per riprendere controllo del suo tono e continuò con la voce molto più gentile. "Ma io ti amo, Seonghwa. E farò ogni cosa tu mi chiederai per aiutarti a rimpiangerlo o ad andare avanti o come lo vuoi chiamare."
Le lacrime arrivarono agli occhi del maggiore e nascose il naso nel collo di Wooyoung ancora di più. "Non ti merito." mugolò. "Non so cosa fare."
Wooyoung si morse il labbro e provò a pensare a cosa poteva essere meglio. Seonghwa aveva bisogno di una sorta di conclusione, quello era certo. Ma come potevano?
"Hwa? Hai qualcosa di tuo parte da cui potresti separarti?"
Il maggiore tirò in su e sollevò di nuovo la testa. "Non proprio. Ho una foto di quando ero più piccolo, ma..."
"Saresti disposto a disfartene?"
Seonghwa annuì lentamente e raggiunse la sua tasca per tirare fuori il piccolo portafoglio di pelle. Prese la fotografia e ci passò il pollice sopra.
Wooyoung fece del suo meglio per non reagire quando vide il diavolo catturato nel piccolo pezzo di carta e spostò rapidamente lo sguardo. "Possiamo fare un piccolo funerale se ti va. Un piccolo fuoco per prenderti un po' di tempo."
"Non devi farlo."
"Lo so, ma lo farò. Per te."
Seonghwa mise via la foto e gentilmente prese il mento di Wooyoung per far incrociare i loro occhi. "Sei fantastico." disse, dandogli un veloce bacio sulle labbra. "Magnifico." un altro bacio. "Unico." un altro bacio. "E ti amo più di ogni altra cosa nel mondo."
Wooyoung si sentì lusingato per l'attenzione e si spostò per rubare un altro bacio più lungo dal maggiore. Si sentì avido e volle di più, ma sapeva che nelle sue condizioni avrebbe dovuto aspettare. Quello non lo fermò da forzare la sua lingua nella bocca di Seonghwa.
Entrambi gemettero all'azione e Seonghwa impugnò la maglietta di Wooyoung sulla sua schiena per provare a portarlo più vicino.
"Hwa..." Wooyoung sussurrò nel bacio.
"Lo so."
"Mi sei mancato."
Seonghwa si allontanò e fece scorrere una mano fra i capelli di Wooyoung. "Anche te, amore mio. Dammi solo un po' di tempo in più e prometto che la supererò. Sono sempre più forte conte al mio fianco."
"Non ti libereresti di me neanche se ci provassi." Wooyoung ridacchiò e scese un po' più giù sulle gambe del maggiore per poter posare la testa sulla spalla di Seonghwa.
Seonghwa fece un verso di contentezza e cominciò a dondolare in qua e là.
Nessuno dei due aveva il desiderio di muoversi da quel posto, quindi rimasero lì, godendosi la luce del sole e l'atmosfera felice di una città finalmente libera dalle grinfie di un malvagio tiranno.
Wooyoung sapeva che fin quando sarebbero rimasti insieme, avevano un futuro brillante davanti a loro.
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Answer ||| Ateez [Traduzione italiana]
Action- Sequel di Hala Hala - Tutto è cambiato. Niente è quello che era. È stato riscritto tutto. Le forze dell'ordine sono state sdradicate e il Wolf Pack domina tutto, guidato dal tiranno Mercer. Lui controlla tutto e temuto da tutti. Sfidarlo signific...