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Rabbia.

Ira.

Angoscia.

Dolore.

Tutte loro passarono davanti ai suoi occhi mentre guardava Mercer afferrare Wooyoung.

L'uomo aveva rovinato tutto! Non meritava più di vivere.

“LASCIALO ANDARE!”

Mingi rilasciò la presa sulle manette che aveva aperto molto tempo prima e corse. Il suo urlo, l'improvviso movimento e velocità fecero congelare Mercer sul posto, permettendo a Mingi di placcarlo.

Caddero all'indietro e colpirono la scrivania di Mercer, facendo volare ogni cosa al di sopra in tutte le direzioni. “Bastardo!!”

Mercer esalò violentemente, indicando che gli era stato tolto il respiro. Mingi sfruttò quello per salirgli sopra e bloccarlo. Poi portò indietro il suo braccio destro e mise tutta la sua forza nel pugno che tirò dopo.
La sensazione del suo pugno connettersi con la guancia di Mercer mandò un brivido che Mingi aveva desiderato da quando aveva ricordato per la prima volta cosa aveva fatto Mercer.

Dietro di lui, gli altri furono rapidi a reagire a loro volta.

Entrambi Seonghwa ed Hongjoong rotolarono via sul pavimento mentre piegavano le gambe al petto per farle passare in mezzo alle braccia, portando le mani davanti a loro.

Seonghwa fu il primo a tornare in piedi. Si schierò contro un membro del Pack, passando sotto al braccio dell'uomo. Mantenendo le mani vicine al petto, visto che erano ancora ammanettate, scattò facilmente in qua e là per schivare pugno dopo pugno.
Quando l'uomo rimase quasi senza fiato, causando ai suoi colpi di rallentare, Seonghwa sferrò le sue mani in avanti. Si schiantarono sul viso dell'uomo, rompendogli il naso e spedendolo incespicante all'indietro, che permise a Seonghwa di abbassarsi e calciare via le gambe dell'uomo al di sotto del suo corpo.

Passarono solo alcuni secondi prima che corse in avanti e portò il suo tacco giù sulla gola dell'uomo, aprendola con la lama nascosta dentro la suola della sua scarpa.

Il sangue schizzò dappertutto, impregnando i tappeti scuri sotto di lui.

Pensando velocemente, Seognhwa girò in un cerchio per avvantaggiarsi dello slancio e calciò il corpo in direzione una donna che avanzava verso Hongjoong, facendola cadere a terra e permettendo a l'altro di piegarsi e romperle il collo.

Si scambiarono un rapido cenno della testa prima di dirigersi verso il prossimo bersaglio.

San gridò mentre provava a colpire con il suo gomito Jongho nel fianco. I due si agganciarono l'uno all'altro, forzandosi a girare in un piccolo cerchio mentre ognuno provava ad avere la meglio.

“Smetti di lottare!” Jongho ringhiò, flettendo in avanti per provare a piegare San. “Sai che la tua vita era migliore qui.”
“No. Era tutta una menzogna!” San sollevò un braccio per afferrare Jongho, poi tirò il suo peso avanti. Il minore era così tanto concentrato a tenere San che non lo era sul suo equilibrio. Con l'improvviso espediente, San fu in grado di lanciare Jongho oltre la sua spalla e disteso sulla schiena.

Jongho espirò profondamente e portò una sua mano sul petto. Il suo viso era corrucciato dal dolore. San sapeva che aveva tolto il respiro al lottatore. Cadde in avanti così da stare a cavalcioni sulla vita di Jongho. Fece gridare Jongho dalla sorpresa e poi boccheggiò per aria.

Answer ||| Ateez [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora