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Era successo tutto così in fretta che Wooyoung non seppe come processare il fatto che stava letteralmente correndo via dal suo inferno interra.

L'unica cosa su cui riuscì a concentrarsi fu il dolore che provava. Tutta la corsa su per le scale non aveva aiutato il suo corpo contuso e martoriato e sedere in macchina lo stava rendendo peggiore.

Però si morse l'interno della guancia e si impose la sopportazione. Doveva farlo.

Per Seonghwa.

Mandò un'occhiata al maggiore per studiare lo sguardo freddo sul suo viso. Era illeggibile. D'altra parte era sensato... aveva appena rischiato tutto per aiutarlo a scappare.

Ed in quel momento stavano guidando lungo una strada secondaria senza un piano o un posto dove andare. Se uno dei due fosse stato preso... Seonghwa poteva essere risparmiato, ma Wooyoung sapeva che Mercer lo avrebbe ucciso.

Non sarebbe stato piacevole ad ogni modo.

Mercer aveva parlato spesso delle orribili cose che voleva fargli... cose che fecero pregare Wooyoung che riuscisse spararsi o pugnalarsi molto prima che potessero davvero accadere.

I suoi pensieri deviarono su qualcosa che Mercer aveva detto quella sera... perché era spaventato di perdere Seonghwa? Erano sempre stati insieme.
Più importante era il motivo per cui era spaventato che Wooyoung portasse Seonghwa via da lui ancora.

Niente di quello aveva senso.

Wooyoung si sistemò sul sedile un po' e tirò fuori un coltello dalla sua tuta per studiarlo. Non gli era mai stato permesso di avvicinarsi ad un'arma prima. Avvolse un dito alla volta intorno al manico e si ritrovò ad amare il suo peso nella sua mano.

Era una bella sensazione.

"Attento con quello." Seonghwa disse, catturando l'attenzione di Wooyoung. Velocemente posò il coltello contro la sua coscia.
"Lo so."
"Stai bene?" la presa di Seonghwa sul volante si strinse e i suoi occhi non lasciarono mai la strada, ma ci fu un briciolo di preoccupazione nella sua voce.
"Non sono sicuro... perché lo hai fatto?"

Il silenzio si fece teso e forte mentre aspettava una risposta, ma lo avrebbe fatto per il tempo necessario perché aveva bisogno di sapere il motivo per cui Seonghwa aveva appena rinunciato a tutto per lui.
Parte della sua mente abusata era preoccupata che fosse una specie di trappola o gioco malato che Mercer aveva creato solo per tormentarlo di più. Non lo avrebbe stupito.

Però lo sguardo sul viso di Seonghwa gli disse che era reale e che aveva tradito il suo stesso sangue e l'uomo più potente di tutti.

"Dove stiamo andando?" chiese quando non ricevette alcuna risposta, ma ancora una volta Seonghwa rimase in silenzio.

Il minore lasciò andare un piccolo sospiro, poi si spostò sul posto.

"Vieni." Seonghwa allungò un braccio e guidò Wooyoung in modo che si sdraiasse sulla console centrale con la testa sulle sue gambe, rivolto verso il suo stomaco.

Il sollievo che portò fu quasi istantaneo e Wooyoung non riuscì a non rilassarsi all'effetto. La console non era la cosa più confortevole su dove sdraiarsi, ma avrebbe avuto la meglio sul costante bruciore dalla punizione di prima.

Seonghwa lo sorprese lasciando il braccio sopra di lui, in quel che sembrò un tentativo di dimostrazione di conforto. Lo fece arrossire un po', ma non volle fantasticare troppo.

Guidarono in silenzio per diversi minuti prima che Seonghwa sospirasse a lungo. "Non so dove stiamo andando. Mio padre ha occhi ovunque. Dovremmo abbandonare questa macchina il prima possibile."
"Ok." Wooyoung disse tranquillamente. Nonostante la tremenda situazione, non poté non sorridere un pochino. Chiuse gli occhi e si mosse leggermente più vicino a Seonghwa, poi sollevò una mano per afferrare la sua maglia.

Sembrò che un peso fosse sollevato dalle sue spalle il più lontano che andavano. Quasi desiderò che non fosse nel mezzo della notte per poter osservare intorno. Più che altro per capire se i suoi ricordi del mondo esterno erano esatti...era passato molto da quando gli era stato concesso di uscire.

Prima che se ne accorgesse, Wooyoung stava provando a non far notare le lacrime che correvano fuori dai suoi occhi. Aveva pensato di aver finito le lacrime poco prima, ma apparentemente no. Così tante emozioni insieme stavano riempiendo la sua mente e non sarebbe riuscito a controllarle.

Seonghwa fu in grado di accorgersene, poiché strinse la presa su Wooyoung. Rimase in silenzio, ma quel piccolo gesto significò molto per Wooyoung.

"C'è un posto che potremmo provare." il tono di Seonghwa fu freddo, ma esitante mentre parlava. "Sarebbe l'ultimo posto dove mio padre si aspetterebbe che andassi, ma onestamente questo potrebbe anche uccidermi. Solo che... non so dove altro potremmo andare."
"Ti coprirò le spalle." Wooyoung piegò la testa per guardare il maggiore. "Ogni posto deve essere migliore che tornare lì."
Seonghwa rise leggermente e lasciò muovere le sue dita avanti e indietro sulla schiena di Wooyoung. "Per quanto carino suoni, sai come usare almeno una delle cose che ti ho messo addosso?"
"Beh... no." Wooyoung disse con il broncio. "Manon può essere così difficile. Li accoltelli con la fine a punta e punti la pistola via da te quando premi il grilletto."
"Il fatto che tu me lo abbia appena descritto non mi fa sentire affatto meglio."
Wooyoung poté sentire divertimento nella sua voce e fu contento di aver alleggerito la situazione. "Era quello il punto. Però si, so come usarli. Magari non bene, ma se avessi la possibilità di esercitarmi allora andrà meglio. Fino ad allora, terrò duro perché non tornerò là dentro."
"Non lo farai." le dita di Seonghwa si fermarono per momento, poi ripresero il loro gentile tocco.
"Quindi dove stiamo andando?"
"Lo vedrai a breve. Siamo quasi arrivati." alle sue parole Wooyoung fece permettersi a sedere, ma Seonghwa fece pressione con il suo braccio. "Stai."

Woooyung sentì il suo cuore fare un po' le capriole al comando e si fece più piccolo. Si morse il labbro e chiuse gli occhi un'altra volta. C'era qualcosa nel modo in cui Seonghwa lo stava tenendo che gli diceva che sarebbe stato bene, ma non fermò il formarsi di un nodo nel suo stomaco.

Circa quindici minuti dopo, Seonghwa si sentì più teso e accostò. "Lascerò l'auto qui. Andiamo." disse in un sussurro.

Wooyoung annuì e ingoiò un lamento quando si sedette e roteò per uscire dalla macchina.
Fu sorpreso di veder Seonghwa già lì accovacciato davanti a lui. All'inizio Wooyoung volle chiedere cosa stava facendo, ma un forte rossore gli prese il viso quando realizzò che Seonghwa si stava offrendo di portarlo. Si morse il labbro e si spostò lentamente dal sedile per poter avvolgere le gambe attorno la vita di Seonghwa, in modo che il maggiore potesse tenerlo. Poi attentamente portò le braccia intorno al collo di Seonghwa e si tenne forte mentre l'altro si alzava.

"Comodo?"
"Si, grazie." Wooyoung disse prima di voltarsi per nascondere il viso nell'incavo del collo di Seonghwa.

I due si mossero ad una velocità prudente, Seonghwa osservava dietro gli angoli prima di procedere oltre mentre Wooyoung teneva un occhio dietro di loro.

Ovunque fossero, la buona fortuna era con loro poiché non c'era anima per strada.

Seonghwa prese più velocità, rallentando solo quando si avvicinarono ad un edificio seminascosto nelle ombre. "Non posso credere che lo sto facendo... Puoi camminare ora?" spostò la testa di lato per guardare Wooyoung.

Il minore annuì e scivolò a terra. Trasalì un po' all'improvviso dolore che sentì, ma lo ignorò e si fece coraggio.

"Va bene, stammi vicino." Seonghwa tirò un sospiro aspro, poi si girò per camminare attraverso la porta principale del negozio poco illuminato.

Dopo aver fatto tre passi, si fermò e cominciò a sollevare le mani lentamente quando sentì una pistola essere caricata.

"Fuori dal mio cazzo di negozio."
"Per favore, non sono qui per le ragioni che tu credi." Seonghwa rimase fermo. Wooyoung fu così spaventato che neanche lui si mosse, si mise a fissare la schiena di Seonghwa, sperando che lo avrebbe nascosto dalla vista.
"Ti aspetti davvero che ci creda? Esci. ESCI!"
"Per favore." Seonghwa disse di nuovo. "So di non meritarlo, ma giuro che non sono qui per farti del male."
L'altra persona sbuffò. "Si, a giudicare dalla quantità di armi che hai addosso lo dubito fortemente."
Seonghwa guardò di lato e le sue spalle caddero di poco. "So che non sembra, ma per favore..."
Il suono di un'altra pistola caricare venne dall'altro lato del negozio e Wooyoung si ritrovò a reagire prima di pensare, camminando davanti a Seonghwa. "Fermo!"
L'uomo davanti a lui lo guardò con gli occhi spalancati e abbassò la pistola che stava tenendo. I suoi capelli rosa sbiadito erano spettinati, ma il cipiglio che adattò mandò una scossa di paura dentro di sé. "Cos'è Seonghwa? Dov'è il tuo cagnolino?"
"Sta' attento." Seonghwa ringhiò. "Woo, dietro di me." provò a tirarlo indietro dalla sua spalla, ma Wooyoung rifiutò di spostarsi.
L'uomo sollevò di nuovo la pistola e la puntò dritta alla testa di Wooyoung. "Non lo dirò un'altra volta. Uscite dal mio negozio o vi pianto una pallottola nel cranio."
"Hongjoong." Seonghwa finalmente riuscì a passare avanti a Wooyoung e alzò le mani ancora. "Ti supplico. Controllale telecamere, non c'è nessun altro con me. Ti darò tutte le mie armi se vuoi, ma per favore, ho bisogno del tuo aiuto."
"Perché dovrei fidarmi?" Hongjoong spostò leggermente la sua mano per mirare Seonghwa alla testa. "Sei una feccia, perché diavolo dovrei credere a quel che dici?"
"Perché ho bisogno del tuo aiuto per nascondermi da mio padre."
Wooyoung poté vedere che quella era l'ultima cosa che Hongjoong si aspettava che Seonghwa dicesse. Sembrò sorpreso e confuso. "S-Si giusto. Non sto giocando Seonghwa. Fuori."
"Sono serio. Sei l'unico posto a cui ho pensato. Mi troverebbe altrove." Seonghwa emise un verso di scontentezza, poi si abbassò lentamente sulle ginocchia. "Ti prego Hongjoong. Solo finché non capisco il prossimo passo da fare."
"Diamine, non avrei mai pensato che avrei visto il giorno in cui il Principe Seonghwa sarebbe stato in ginocchio davanti a me." Hongjoong ammiccò e abbassò la sua arma. "Deve essere umiliante per te. Cosa si prova, ad essere uno stronzo alla mia mercé?"
"Che diavolo hai di sbagliato?" Wooyoung disse, forte abbastanza da sembrare un abbaio. "Non hai idea di cosa io abbia passato stanotte! Sei davvero tanto senza cuore da trattare qualcun altro così?"
"Woo, no." Seonghwa si allungò per prendere il suo braccio, ma Wooyoung lo strattonò via.
Hongjoong assottigliò gli occhi e portò la lingua fuori dall'angolo della sua bocca mentre studiava Wooyoung. "Dove ti ha trovato?" inarcò un sopracciglio e incrociò le braccia.
"Questo non importa. Ci aiuterai o no?"
"No. Non lo aiuterò. Non lo aiuterò mai." Hongjoong si voltò e andò dietro il suo bancone. "Andatevene ora oppure vi sparerò."
Wooyoung abbassò lo sguardo su Seonghwa e vide il conflitto nei suoi occhi. "Ti prego." il maggiore disse. "Ti porterò qualsiasi cosa tu voglia. Qualunque. Nascondici. Aiutaci, per favore." Seonghwa si piegò in avanti per premere la fronte sul pavimento.
Ruppe il cuore di Wooyoiung vederlo in quel modo e si inginocchiò subito accanto a lui, posando una mano sulla sua schiena. "Seonghwa, possiamo andare... se andremo avanti magari potremmo eluderlo."
"Te ne sei andato davvero?" Hongjoong chiese, dando loro uno sguardo diffidente.
"Si." Wooyoung lo guardò e notò gli occhi di Hongjoong spostarsi giù e su di nuovo.
Hongjoong increspò le labbra e poi emise una serie di profanità che fece spostare gli occhi di Wooyoung da lui, ma poi li sorprese dicendo, "Me ne pentirò. Venite qui, ora."

Seonghwa alzò la sua testa dal pavimento ed aspettò un momento, ma con un movimento rapido del capo di Hongjoong, si alzò in piedi ed afferrò la mano di Wooyoung prima di tirare entrambi nella stanza sul retro.

Answer ||| Ateez [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora