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Erano passate delle ore dalla confessione di Wooyoung e i pensieri di Seonghwa erano ancora confusi.

Era seduto sul bordo del suo letto, la testa fra le mani, mentre Wooyoung dormiva pacificamente dietro di lui.

Dopo che nessuno dei due non ebbero nient'altro da voler o poter dire, si erano accoccolati nel letto insieme. Wooyoung aveva passato un po' di tempo in più a piangere, ma se l'era cavata bene provando a nasconderlo, quindi Seonghwa non volle dire qualcosa per imbarazzarlo.

Una volta che il minore si fu addormentato profondamente, Seonghwa si era seduto e si era messo in quella posizione. Non riusciva a smettere di pensare, non c'era modo che potesse riuscire a dormire.
La confessione di Wooyoung lo aveva davvero scosso. Non aveva idea che il ragazzo si sentisse così e non sapeva cosa pensare. Wooyoung per suo padre era... Seonghwa odiò pensare alla parola 'giocattolo', ma non c'era un modo migliore per descriverlo. Suo padre aveva scelto Wooyoung come la sua prostituta personale ed così era sempre stato.

Il Pack aveva fatto molte cose losche che venivano considerate illegali, così crescendo Seonghwa non aveva mai messo in dubbio le ragioni di suo padre. Sembrava di certo sbagliato... ma era stato cresciuto per fare molte cose cattive.

Dopo quella notte però... vedendo come suo padre aveva trattato Wooyoung, a Seonghwa si era chiuso lo stomaco.

Si voltò per poter guardare il ragazzo addormentato. I capelli di Wooyoung erano spettinati, sulla sua fronte oppure cadenti all'indietro. I suoi occhi erano rossi e gonfi dal pianto e anche il suo labbro inferiore sporgeva un po'. Una sua mano si apriva e chiudeva accanto a lui, come se provasse a trovare qualcosa da stringere.

'Perché ti amo.'

Seonghwa sospirò e scosse la testa prima di stringersi i capelli in un pugno. Voleva davvero chiedere a Wooyoung il perché. Non aveva fatto niente per meritare l'amore del ragazzo... lo faceva volere dire a Wooyoung che anche lui lo amava. Che non era affatto esatto...

Stava diventando un vero casino.

Seonghwa stava per arrendersi e tornare a stendersi quando il bussare alla porta interruppe i suoi pensieri.
Wooyoung si sedette immediatamente e tirò le coperte per coprire la sua bocca come se potessero funzionare da scudo.

I due incrociarono gli occhi per un momento. Wooyoung sembrò tremaredalla paura e si spinse contro la testata del letto.

Dopo aver fatto un respiro profondo, Seonghwa indossò una maglietta e camminò fino alla porta. La teneva chiusa a chiave sempre e fortunatamente neanche suo padre aveva la chiave, così che avesse la sua privacy. Però il martellamento del suo cuore nel petto gli diceva che eravera la paura che dall'altra parte fosse suo padre.

Con le mani tremanti, Seonghwa sbloccò i due catenacci che aveva e girò la serratura prima di aprire la porta.

Le sue paure erano vere.

Seonghwa venne subito spinto via quando suo padre entrò infuriato nella stanza, il suo viso in fiamme e i capelli ritti come se li avesse tirati. "È tutto rovinato. Dobbiamo prepararci per andarcene. Non posso credere che sia successo! Quell'inutile pezzo di merda!"
"Padre, calmati!" Seonghwa disse, alzandosi così che suo padre fosse costretto a guardarlo e a dare le spalle a Wooyoung che si era rannicchiato nell'angolo più lontano della camera. "Cos'è successo?"
"Ho fallito. L'hanno preso." suo padre sbottò.
"Preso... Intendi San?" Seonghwa si sentì impallidire e la sua bocca si aprì. "Cosa hai fatto? COS'È SUCCESSO?"
"Non alzare la voce con me!" la voce di suo padre era bassa, ma molto minacciosa. "Non hai idea di cosa significa."
"Allora forse è l'ora che tu me lo dica."
L'uomo di fronte a lui si fermò e sembrò spaventato per una frazione di secondo. Poi prese un respiro profondo e digrignò i suoi denti. "Non posso perderti di nuovo." sussurrò. "Non posso.. non posso affrontarlo di nuovo, io-" suo padre aveva iniziato a girarsi e, prima che Seonghwa potesse fermarlo, vide Wooyoung nell'angolo.

L'aria nella stanza cambiò subito e Seonghwa osservò suo padre rabbrividire dov'era. Poi schioccò le dita due volte e Wooyoung mugolò.

"Rimani lì." Seonghwa disse, tenendo su una mano e spostandosi per stare nel mezzo fra Wooyoung e suo padre. "Non lascerò che tu sfoghi più la tua rabbia su di lui, è durata abbastanza a lungo." Seonghwa squadrò le sue spalle e strinse i pugni.
Invece della rabbia che si era aspettato di vedere, la paura era ritornata nell'espressione di suo padre un'altra volta. "Non dirmi che ti ha rovinato.." l'uomo sussurrò. Seonghwa quasi non capì e fece per chiedere, quando suo padre cominciò a scuotere la testa. "No, non lascerò che ti porti via da me di nuovo. Sei MIO figlio, non appartieni con lui!"
Prima che se ne accorgesse Seonghwa venne spinto di lato mentre suo padre lo passò di corsa. Cadde a terra e provò a riprendersi con le mani, ma accadde così rapidamente che non ce la fece e atterrò sui suoi gomiti. "Padre! No!" urlò.

Wooyoung stava provando a controllare le sue lacrime mentre cercava una via di uscita. Si allungò per scivolare sotto il letto proprio quando stava per essere messo all'angolo.

"Torna qui viscido animale! È tutta colpa tua! Avrei dovuto ucciderti quando ti avevo ritrovato! Non lascerò che rovini tutto ciò che ho costruito!"

Seonghwa non poteva credere a quel che stava sentendo. Era come se suo padre avesse persola testa e stesse sparando cavolate.

Wooyoung si tirò fuori dal letto ed iniziò a correre verso la porta principale. Mandò uno sguardo supplichevole a Seonghwa, ancora a terra e lo sorpassò quando non diede segno di fermarlo.

Però, quando suo padre arrivò, Seonghwa tese la gamba in fuori per farlo inciampare, poi solo dopo si alzò dal pavimento e corse dietro a Wooyoung.

Non poteva tornare più indietro. Wooyoung doveva scappare. Se fosse stato preso, sarebbe stato messo a morte.

In quel momento, Seonghwa si incolpò per tutto quel che era accaduto.

Se solo non avesse aperto la porta...

Se solo avesse trattato Wooyoung nel modo in cui suo padre si era aspettato...

Non c'era modo che potesse far ammenda per quel che era successo, ma il minimo che poteva fare era aiutare Wooyoung a scappare.

"SEONGHWA!" suo padre ringhiò da dietro di lui.
"Wooyoung, non smettere di correre." Seonghwa lo esortò quando raggiunse il ragazzo. Vide l'espressione shoccata sul viso di Wooyoung, ma non lasciò che lo fermasse.

Infatti, lo spronò a prendere le sue mani e cominciò a tirarlo per il lungo corridoio della loro base segreta.

Era abbastanza tardi nella notte e Seonghwa sapeva come muoversi per non incontrare nessuno. Fece un buon lavoro ad aggirare le porte e prendere corridoi laterali e neanche sentì suo padre dietro di lui. Se doveva indovinare, probabilmente suo padre era andato dritto nella stanza di sorveglianza quando li aveva persi di vista.
Avevano forse dieci minuti prima che l'allarme fosse attivato ed ogni membro del Pack sarebbe stato in massima allerta.

Seonghwa colse il rischio e si intrufolò in una delle armerie per prendere a Wooyoung una tuta. "Metti questa, veloce." disse, lanciandola insieme ad un paio di stivali al ragazzo.

Non seppe il perché, ma Seonghwa si ritrovò a sua volta a scivolare in una di esse. Non era confortevole con i vestiti addosso, erano destinate ad essere indossate come unico capo o come strato inferiore, ma si sarebbe accontentato.

Answer ||| Ateez [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora