Jongho non tolse gli occhi da Seonghwa e Wooyoung per tutto il tempo che Mingi raccontò di nuovo della sua storia.
Hongjoong era stato messo dietro al bancone, in modo che non dovessero preoccuparsene, ma Jongho poteva dire che Seonghwa era letale.Solo il modo in cui si poneva diceva mille parole. I suoi occhi erano socchiusi in un'occhiataccia, le spalle squadrate e la fronte corrugata in preoccupazione o in un pensiero profondo.
Wooyoung, d'altra parte, non sembrava poter stare fermo. Spostava costantemente il suo peso da un piede all'altro ed era come se non potesse decidere se guardare Seonghwa oppure Mingi che parlava.
C'era una cosa che Jongho sapeva essere vera della storia di Mingi. Era ovvio che Wooyoung era completamente pazzo per Seonghwa. Jongho sarebbe stato incline a chiamarlo patetico se non avesse visto la dolce scintilla negli occhi di Yeosang alla vista.
Subito lo fece portare il maggiore a sé per baciarlo sulla tempia.
Mingi riuscì in qualche modo a passare tutto il racconto senza diventare troppo emotivo, ma alla fine i suoi occhi indugiarono su Wooyoung e sembrò che potesse scoppiare di nuovo.
"E voi tutti credete a questa storia?!" Seonghwa finalmente chiese, guardando fra tutti intorno a Mingi.
"Si." Yeosang disse immediatamente. "Mingi si è provato a tutti noi in un modo o nell'altro." rivolse a Jongho una dura occhiata quando il minore si spostò un po' sul posto. "E posso mostrarti tutti i dati che lo provano. Ha fatto il test del poligrafo e lo ha passato senza problemi."
"Quindi sei ancora un hacker ora?"
"Si."
Seonghwa si grattò il retro del collo. "Io..."
"Lo so..." Mingi chiuse gli occhi e chinò la testa. "So che è molto da processare e sentire tutte le cose che Mercer ha fatto. Sono sicuro che devi essergli vicino in questa vita e non voglio metterlo in dubbio, ma..."
"Lo hai già fatto." Seonghwa sbottò. I suoi occhi si scurirono e le sue mani ebbero uno spasmo ai suoi fianchi. "Ti aspetti davvero che io creda che mio padre farebbe qualcosa del genere.." nonostante avesse iniziato a scaldarsi, Seonghwa si fermo improvvisamente e i suoi occhi si annebbiarono.
Qualcosa aveva attraversato la sua mente, qualcosa di brutto...
Jongho osservò la sua bocca aprirsi lentamente, voltando la testa per guardare Wooyoung, che, Jongho realizzò, non aver controllato per alcuni minuti.
Gli occhi del ragazzo stavano nuotando nelle lacrime e si stava torcendo i polsi sullo stomaco.
Seonghwa si girò del tutto verso di lui e si piegò in basso di poco. "Woo?" sollevò le mani per provare a consolare Wooyoung, ma il minore si fece indietro.
"Ha t-tutto s-senso." disse, provando a trattenere i singhiozzi mentre scuoteva la testa. "Tutto." un piccolo singhiozzo scappò e Wooyoung guardò altrove. "L-Lui mi ha sempre in-incolpato, che e-era tutta colpa mia."
"Cosa?" Mingi fece un passo avanti.
"È vero." San aggiunse silenziosamente. Tutti si voltarono a guardarlo dove era in piedi mano nella mano con Yunho. La coppia si scambiò uno sguardo prima che San si facesse avanti, facendo sussultare ed indietreggiare Wooyoung. San si morse il labbro e si fermò prima di continuare. "Ora che inizio ad avere la mente più chiara, ricordo tutte le cose a cui ho assistito... Mercer... e le cose che ha fatto, sono imperdonabili." all'ultima parola lanciò un'occhiataccia a Seonghwa, che sembrava completamente preso alla sprovvista. "E diceva sempre che Wooyoung aveva la colpa."
Wooyoung si mosse sul posto e continuò a non guardare gli altri. "Allora perché non hai fatto qualcosa?" la sua voce era a mala pena un sussurro. "Se sapevi che era brutto, perché non hai provato a fermarlo?"
"Perché ero accecato da quello che faceva anche a me." San increspò le labbra e continuò a guardare Seonghwa. "La vera domanda è, perché tu non hai fatto qualcosa per aiutare uno dei due?" ogni parola era piena di veleno.
Jongho si drizzò un po' di più e portò Yeosang dietro di sé. Non gli piaceva dove stava andando la situazione e non avrebbe lasciato che accadesse qualcosa. Era preparato a tirare indietro Mingi se necessario.
Tutti gli occhi caddero su Seonghwa, che aveva la lingua nella sua guancia destra e stava fissando il pavimento.
Quello fece arrabbiare San ancora di più. Cominciò a tremare sui suoi piedi e le sue labbra si curvarono in un ghigno. "Lo sapevi, vero? TU LO SAPEVI!"
Yunho si fece avanti e provò a spostarlo dietro di lui, ma San strattonò via il suo braccio continuando a guardare Seonghwa.
"Tu sapevi che tuo padre mi aveva trasformato in una sorta di assurdo esperimento. Un gioco diverso che lui usasse. Il suo assassino perfetto. Era tutto parte anche del tuo piano?" San cominciò a gesticolare mentre parlava. "Ci ha mandati tutti indietro nel tempo così da poter avere la sua vita perfetta. Di cos'altro avrebbe avuto bisogno quando stava ottenendo quel che voleva. Il suo assassino." schiantò una mano sul suo stesso petto. "Il suo schiavo." indicò Wooyoung con la mano. "E il suo erede." ringhiò, puntando Seonghwa.
Il silenzio di tomba che cadde fra loro fu peggio di ogni altro silenzio precedente. Nessuno osava muoversi ed essere il prossimo attaccato dalla rabbia di San.
"Non sono il suo schiavo." Wooyoung disse finalmente. Continuò a non guardare nessuno, ma le spalle erano dritte e rigirò lentamente un coltello fra le sue dita. "Non più. Non tornerò più da lui."
"Non lasceremo che succeda ad ogni modo." Mingi disse velocemente. "Se rimani con noi, ti proteggeremo. Lo prometto."
Finalmente Wooyoung alzò gli occhi e si concentrò unicamente sul ladro. "È davvero accaduto tutto quello? Anche io che ti chiedevo di premere il pulsante?"
"Si, lo giuro, tutto quel che vi ho detto è successo davvero. Se... se solo avessi saputo che questa sarebbe stata la tua vita..."
"Mingi, non andare lì." Yeosang disse gentilmente. "Se tu non l'avessi fatto, Seonghwa sarebbe morto e, onestamente, anche il resto di noi lo sarebbe probabilmente. Non sapremo mai cosa sarebbe successo."
Jongho strinse la mascella e inclinò la testa da lato a lato. Stava diventando tutto troppo per lui. Se non fosse stato per il test a cui Yeosang aveva sottoposto Mingi, non c'era verso che sarebbe stato lì in quel momento. E guardare il maggiore cadere lentamente a pezzi non aiutava di certo.
"Possiamo prenderci tutti un momento per calmarci?" Yeosang si mosse avanti per stare in mezzo a tutti. "È molto per tutti noi e so che ognuno ha bisogno di tempo per processarlo a modo suo. Prendiamo un angolo del negozio e pensiamoci su, poi potremo prendere una decisione da lì." si voltò in modo da guardare uno ad uno. "Suona bene?"
Ricevette cenni di approvazione da tutti, eccetto per Jongho, che subito prese la sua mano e lo trascinò sul davanti del negozio, cosi che potessero essere la barriera per bloccare chiunque altro.
"Che c'è?" Yeosang chiese, sollevando una mano per posarla sulla sua guancia.
Jongho si inclinò al tocco e posò la sua mano sopra quella di Yeosang. "È molto. Io... non so se posso farlo Sangie." poté sentire lo sforzo nella sua stessa voce mentre parlava e lo odiò.
Specialmente quando Yeosang ritirò la sua mano. "Di cosa stai parlando?"
"Le cose erano molto più semplici prima di tutto questo... continuano a peggiorare e ancora non abbiamo idea su come faremo a portare giù questo Mercer. Tutti stanno lottando ed è una pazzia!"
Il viso di Yeosang si indurì e incrociò le braccia. "Allora perché sei qui?"
Jongho scosse la testa di poco. "Che vuoi dire?"
"Hai combattuto ad ogni passo! Non ti fidi di me? Non ti fidi del mio giudizio?"
"Certo che si, Sangie. Lo sai." Jongho provò a prendere la mano del suo amore, ma Yeosang si fece indietro. "Sangie..."
"Ho fatto tutto quel che hai voluto. Ho sradicato la mia vita, mi sono trasferito nel tuo magazzino, installato un sistema di sicurezza per te, monitorato il tuo ring, fatto sicuro che tutto andasse bene per te e ora che voglio mostrare il mio supporto da un'altra parte, sembra che tu non riesca ad accettarlo, vero?"
Le sue parole tagliarono Jongho come burro morbido. Era completamente senza parole e confuso. "Questo..."
"Questo è esattamente quel che è, Jongho. Pensi che questa idea sia pazza, che inoltre significa che tuo di stare qui! Ho torto?" Yeosang incrociò le braccia ed inarcò un sopracciglio.
"No- Io- Yeosang, perché sta-" Jongho farfugliò.
"Come pensavo." Yeosang sospirò e scosse il capo. "Se non puoi supportare questa missione ed aiutarci a rendere le cose migliori... allora va' via."
Jongho sentì come se il terreno si fosse spalancato sotto di lui mentre guardava Yeosang raggiungere Mingi, in piedi da solo, sembrando fuori luogo. Provò a processare cos'era appena accaduto, ma l'unica cosa a cui poté pensare era la delusione negli occhi di Yeosang.
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"Stai bene?" Yeosang chiese gentilmente. Si fermò davanti a Mingi e si allungò per prendere la sua mano.
"Credo." il ladro chiuse i suoi occhi e si poggiò indietro alla finestra. "Non so cosa mi aspettavo, ma non era... questo." fece una risatina sarcastica prima di passare le dita fra i suoi capelli.
"Lo so, ma lo supereremo. Penso che Wooyoung possa crederci, specialmente dopo quel che ha detto San. Seonghwa però..."
Mingi annuì. "Lo so. Mi aspettavo che fosse il più difficile. Per quanto possa essere un arrogante bastardo, penso che Mercer lo ami. È un tipo di amore diverso, ma è sempre amore. Farebbe qualunque cosa per Seonghwa."
"Si, è come lo fai sembrare." Yeosang morse il suo labbro inferiore. "Tu... pensi che potremmo usarlo? Se Seonghwa decidesse di lavorare con noi, forse potremmo usarlo come esca?"
"Non lo so. È quel che abbiamo fatto intenzionalmente l'ultima volta, quindi non so se Mercer se lo aspetta di nuovo o no. E a questo punto potrebbe già sapere di aver perso San. La fascia è fantastica." Mingi mostrò un sorriso storto prima di lanciare un'occhiata a dove San e Yunho erano nel loro angolo.
Yeosang seguì il suo sguardo e sorrise alla vista.
Yunho era in piedi contro il muro con San che gli sussurrava stizzosamente. Era facile veder che San era ancora arrabbiato dalla loro conversazione, ma Yunho aveva solo un sorriso divertito sul suo viso. Dopo un momento, prese gentilmente il retro della testa di San e lo portò vicino.San si rilassò subito ed avvolse le sue braccia attorno al petto di Yunho mentre sfregava il naso sul suo collo.
Era dolce, ma faceva male allo stesso tempo. Yeosang chiuse i suoi occhi e girò la testa.
Non sapeva davvero come sentirsi. Fin da quando Mingi si era presentato, le cose si erano tese fra lui e Jongho e lo odiava. Amava Jongho più di ogni altra cosa nel mondo e avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui.
Era diverso però... per una volta Yeosang aveva qualcos'altro per cui voleva combattere.
Voleva essere più che una persona dietro le quinte o il supporto di Jongho.
Il Pack doveva essere portato giù. Aveva passato troppo tempo a dominare la razza umana.
E Mingi... Mingi aveva bisogno di essere guarito, di nuovo. Per non conoscerlo bene, Yeosang si ritrovò legato al ladro. Voleva proteggerlo e prendersi cura di lui.
Se qualcuno meritava la felicità alla fine di quello, era Mingi e Yeosang avrebbe fatto qualunque cosa sarebbe servita per assicurarsi che accadesse.
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Answer ||| Ateez [Traduzione italiana]
Action- Sequel di Hala Hala - Tutto è cambiato. Niente è quello che era. È stato riscritto tutto. Le forze dell'ordine sono state sdradicate e il Wolf Pack domina tutto, guidato dal tiranno Mercer. Lui controlla tutto e temuto da tutti. Sfidarlo signific...