28

93 8 0
                                    

Wooyoung non riusciva a smettere di mordersi il labbro inferiore mentre seguiva Seonghwa verso il loro angolo. Gli sembrava che la sua mente stesse girando con tutto quello che aveva appena appreso, ma la cosa peggiore era sentire che Mercer lo aveva perseguitato per una vera ragione.

Apparentemente quel motivo era Mercer credere che Wooyoung avesse portato suo figlio lontano da lui...

Portò lo sguardo su Seonghwa dove stava fissando il muro e sentì il cuore fermarsi.
In quell'altra vita.... lui e Seonghwa erano stati insieme. Significava che potevano stare insieme? Oppure Seonghwa era troppo lontano?

Da quel che aveva capito dal maggiore, Seonghwa non voleva credere alla storia di Mingi, per cui Wooyoung non poteva biasimarlo esattamente... sentire quel che suo padre aveva fatto, a tutti loro e a Seonghwa stesso, doveva essere un boccone amaro da mandare giù.

Però Wooyoung sapeva che era vero.

Poteva sentire ancora la voce di Mercer risuonare nella sua testa, dicendogli che era tutta colpa sua e che avrebbe pagato per quel che aveva fatto.
Per la maggior parte del tempo, Wooyoung aveva pianto per addormentarsi, pregando ogni potere superiore lì fuori di dirgli cosa aveva fatto di sbagliato.

Mercer lo aveva preso quando era abbastanza giovane che a mala pena ricordava i suoi genitori al momento e anche così non era sicuro che i suoi ricordi fossero reali o se era un pio desiderio.

Aveva visto tutto.

L'ascesa di Mercer al potere. La crescita di Seonghwa. Il reclutamento di San e i cambiamenti che aveva attraversato.

Wooyoung mandò un'occhiata al maggiore, vedendolo parlare arrabbiato con Yunho. Una piccola sensazione di compassione crebbe in lui quando vide la fascia nei suoi capelli neri. Se avesse saputo cosa aveva fatto Mercer... forse avrebbe potuto provare ad avvertire San.

No... non sarebbe mai potuto succedere. Non avrebbe avuto la possibilità di scappare. Era un bel pensiero però.

San era stato un prigioniero proprio come lui.

Wooyoung cominciò a camminare, quando Seonghwa gli prese il polso. "Dove stai andando?"
"A parlare con San." Wooyoung girò la testa per guardare il maggiore e vide il suo viso contrarsi. "È un problema? Pensavo che volessi parlargli anche te." il minore si fermò per un momento, poi chiese, "Se lo sapevi, perché non hai fatto qualcosa?" era una domanda aperta che poteva adattarsi sia a lui stesso che a San e non gli interessava quale risposta avrebbe ricevuto.
"Odiami quanto vuoi," la voce di Seonghwa era appena un sussurro quando parlò di nuovo. "Ma non ho agito perché avrebbe significato andare contro a mio padre. Non è... non ho mai pensato che fosse un uomo cattivo..." chinò la testa in vergogna. "Mi dispiace." la sua voce si ruppe alle sue ultime parole e Wooyoung fece un passo più vicino a lui.

Poteva sentire il dolore che Seonghwa emanava e, prima che potesse capire cosa stava facendo, Wooyoung avvolse le sue braccia attorno al petto di Seonghwa per tirarlo in un abbraccio.

Dei singhiozzi deboli provennero dal maggiore. Le sue gambe iniziarono a tremare e portò Wooyoung fino al pavimento con sé mentre nascondeva il viso nella spalla di Wooyoung.

Tutto quello che il minore poté fare fu lasciarlo accadere e provò a confortare Seonghwa passando le mani fra i suoi capelli.

"Come ha potuto farlo? Come ha potuto fare tutto quello nel passato? Io no-non avevo idea... voglio dire...sapevo, di te..." Seonghwa si strozzò sui suoi singhiozzi e strinse in un pugno la tuta di Wooyoung sulla schiena, finendo con il prendere la sua pelle più che altro.
Wooyoung ignorò il dolore e lo lasciò fare. Aveva superato di peggio. "Perché aveva qualcuno in mezzo alla via." sussurrò a sua volta. "E so che ti ama, solo non ha amore per le altre persone."
"È u-un mostro... questo cosa mi rende?" Seonghwa sollevò la testa e fissò Wooyoung con occhi rossi, gonfi e pieni di lacrime.
La vista ruppe il cuore a Wooyoung. Portò le sue mani a prendere le guance di Seonghwa ed usò i pollici per asciugare le lacrime. "Questo dipende da cosa farai da ora in poi. Sarai leale a tuo padre e gliela farai passare liscia per le cose tremende che ha fatto? O farai quel che è giusto e lo fermerai da far del male a qualcun altro?"

Ogni vecchia ferita, livido, cicatrice e scottatura sembrò rivivere sul corpo di Wooyoung e rabbrividì al pensiero. Tutto quel tempo... se non avesse chiesto a Mingi di premere il pulsante... se l'avessero distrutto e basta... sarebbe stato libero.

Però avrebbe rinunciato a Seonghwa in cambio e Wooyoung sapeva che avrebbe preso la stessa decisione se avesse significato che Seonghwa avrebbe vissuto. D'altra parte si rese conto di quanto fosse stupido quel pensiero, visto che Seonghwa non ricambiava i suoi sentimenti.

Fu sorpreso quando gli occhi di Seonghwa scattarono un po' e la sua presa su di sé si allentò e, inoltre, il suo comportamento cambiò. "Woo..."
"Allora qual è il piano?" San chiese da dietro di loro. Ci fu un mutamento nella sua voce che fece trasalire Seonghwa prima di guardare oltre la spalla di Wooyoung.

I due si alzarono e si girarono verso i cinque uomini davanti a loro.

Seonghwa prese un respiro profondo ed osservò Wooyoung per diversi secondi prima di espirare. "Facciamola finita."
Un sorriso crepò il viso di Mingi e corse per tirare Seonghwa in un abbraccio stretto. "Grazie." si voltò verso Wooyoung e si immobilizzò per un secondo. "Youngie...mi dispiace di non essere riuscito a trovarti. Ti assicuro... ci ho provato."
Il labbro inferiore di Wooyoung fremette ed lui annuì. "Va bene, Mingi." fece il primo passo ed abbracciò il gigante difronte a sé. "Deve essere stato più pesante per te, ma sistemeremo tutto."
Mingi lo strinse forte, sollevandolo dal pavimento per un momento, prima di rilasciarlo e rivolgersi agli altri. "So che abbiamo molto su cui lavorare e sistemare. Joong è un grosso ostacolo... ma se resterete con me, vinceremo. Ho fede in ognuno di voi." si guardò intorno nella stanza.
"Andiamo." Seonghwa offrì, indicando la stanza sul retro. "C'è molto spazio di sotto. Perché non ci riposiamo tutti un po' e ci incontriamo domani, o quando Hongjoong si sveglia, ed iniziamo?"
"Si, cosa faremo con Hongjoong?" Yunho chiese, sbirciando dietro il bancone. "È ancora senza sensi."
"Lo prendo io." Mingi mormorò.

Nessuno lo fermò mentre si avvicinò per sollevare Hongjoong dal terreno. Seonghwa mostrò loro dov'erano le scale per il sottosuolo e si assicurò di chiudere le porte del negozio, nonostante fosse distrutto, insieme alla porta segreta prima diportare tutti alle loro stanze.

Ce n'erano abbastanza per ognuno da aver la propria camera se avessero voluto, ma San e Yunho sparirono dentro una mentre Yeosang entrò in un'altra. Jongho esitò per un istante prima di seguirlo lentamente all'interno con la testa abbassata.

Answer ||| Ateez [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora