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Quando Yunho disse che stava uscendo, San capì subito che voleva andare con lui invece di rimanere con gli altri. Erano tutti sconosciuti per lui, ma per qualche ragione Yunho lo metteva a proprio agio. Magari era per il loro 'passato' insieme, magari era per qualcos'altro, ma in quel momento San aveva bisogno di stare bene.

Poté sentire la testa pulsare, specialmente da quando gli era stato detto del chip impiantato.

Parte di lui non voleva ancora crederci, ma più ci pensava, più aveva senso. San aveva grandi vuoti di memoria che sembravano essere chiusi dietro una spessa porta d'acciaio, fuori dalla sua portata.

Yunho camminò avanti a lui, rigirando casualmente le chiavi fra le sue dita. "Quindi andremo a fare un giro e vedere se c'è qualcosa di sospetto nell'area. Ok?"

In risposta, San allungò il passo per camminare un po' più vicino. Le loro braccia sfregarono e San sussultò all'indietro per un secondo, ma sentì anche una scarica elettrica attraversarlo che non aveva mai provato prima. Neanche quando erano stati sdraiati insieme giusto poco tempo prima.

Alzò lo sguardo e noto che le orecchie di Yunho stavano diventando di un leggero rosa.

Carino.

San sorrise fra sé e sé e afferrò il suo bicipite sinistro mentre continuava a camminare.

"Bene, questa è la mia ragazza." Yunho allungò un braccio avanti e fece scorrere una mano sopra il cofano della elegante macchina sportiva.
Il cambio di colori fece fermare San e oscillò a destra e sinistra per un momento solo per essere sicuro di non avere allucinazioni. "Wow, è davvero una bella auto." San inarcò un sopracciglio e camminò intorno ad essa.
"Grazie. L'ho messo io insieme e mi ci è voluto tempo per assicurarmi che fosse attrezzata con tutto quello di cui ho bisogno. In realtà sono un corridore piuttosto conosciuto, almeno in quella cerchia di persone."
"Lo so." San aggiunse. Rivolse a Yunho un sorriso timido, poi sgranò gli occhi. "Oh, um, un passo indietro. Mercer ha dei file su tutti voi. Per questo lo so. Sa delle corse, delle competenze da hacker di Yeosang, le abilità da lottatore di Jongho e del negozio di Hongjoong. Ora che ci penso, aveva anche un fascicolo su me e Wooyoung, ma erano separati...l'unico su cui non ha informazioni è Mingi."
Yunho cominciò a mordicchiarsi il labbro inferiore e si poggiò alla macchina. "Allora è certo che sappia dove Mingi si trova se ti ha mandato qui. Possiamo parlarne quando torniamo. Dubito che ne saranno sorpresi." tornò dritto sulle gambe ed aprì la portiera del passeggero. "Forza, andiamo."

San si sentì arrossire al gesto e scivolò facilmente nel sedile anteriore.

Ancora una volta si ritrovò sorpreso, ma questa volta era dall'interno. Yunho aveva uno schermo che mostrava una mappa dell'area nei dintorni e c'era la sua macchina in un punto lampeggiante al centro. Sembrava ci fosse un buon stereo e addirittura alcuni pulsanti che erano sparsi sul cruscotto.

"Prova a non premere niente per un secondo." Yunho disse mentre si sedeva al suo fianco. Poi digitò una combinazione sul volante e le luci dietro ai diversi pulsanti del cruscotto si spensero. "Ecco, ora va bene."
"Cos'hai fatto?"
"Ho disarmato la macchina. Non mi piace usarlo molto, ma ho avuto alcuni ragazzi che mi hanno messo in difficoltà dopo avermi accusato di barare." Yunho ammiccò, poi avviò l'auto.

La leggera vibrazione del motore era quasi rilassante, ma San sentì comunque un brivido correre giù sulla sua schiena mentre si allontanavano dal grande magazzino. Raramente ci fu un dosso o una buca sulla strada. Era facile da veder che Yunho aveva passato molto tempo nella sua macchina ed era tutto personalizzato per adattarsi a lui. San notò che l'area dove andavano le sue gambe era più profonda della sua, per accomodare le sue lunghe gambe.

Yunho era naturale. Oscillava nel traffico, a mala pena battendo ciglio. Uno sguardo ad uno degli specchietti era tutto quel che ci voleva prima di scivolare nella corsia accanto.

Guidarono in silenzio per molto tempo, ma San si ritrovò a studiare il guidatore dall'angolo del suo occhio e, ancora una volta, ammirò quanto attraente Yunho fosse. I suoi capelli castani cadevano naturalmente sulla sua fronte e i suoi occhi rotondi avevano una somiglianza aquelli di un cucciolo, nonostante che in quel momento fossero socchiusi in concentrazione.

I suoi pensieri si spostarono sulla consapevolezza che apparentemente erano stati insieme prima e si chiese se ci fosse ancora della chimica.

Una cosa che non gli piaceva però, era che il vecchio San sembrava debole e timido finché non veniva controllato dal chip. San sapeva che lui non era così, ma probabilmente era perché era stato sottoposto a trattamenti per anni.
O magari era perché Mercer lo aveva tenuto davvero con il Pack quella volta e aveva avuto la possibilità distare con Seonghwa.

San guardò fuori dal finestrino quando Seonghwa apparve nella sua mente. Lo sapeva? Seonghwa aveva lasciato volontariamente che il chip venisse impiantato nel suo cervello?

Se gli andava bene come Mercer stava trattando Wooyoung allora.. perché avrebbe dovuto aver problema con San essere controllato?

Sentì una scintilla di astio avvampare il suo cuore e giurò di confrontare Seonghwa su quello ad un certo punto e sapeva che ne avrebbe avuto l'occasione se Mingi era così determinato a riunire tutti loro.

"Stai bene?" Yunho chiese dolcemente.

San si voltò per guardarlo di nuovo e fece per rispondere quando Yunho sollevò una mano per gentilmente asciugare la lacrima che non aveva neanche notato essere scappata dal suo occhio.

L'azione fece battere di più il cuore di San e si pulì il resto del viso, mentre Yunho continuava a guidare e sorvegliare la zona. "Grazie..."
"Non hai bisogno di ringraziarmi. Sono stati un paio di giorni pesanti per tutti noi, ma c'è qualcosa di Mingi che mi fa fidare. Forse è perché sapeva di mia sorella e mi ha mostrato compassione, forse è perché ci conoscevamo davvero una volta. Non lo so. Tutto quel che so è che la mia vita era una merda prima e questo potrebbe renderla migliore, oppure potrò finalmente morire e porre fine alla mia sofferenza."

San alzò gli occhi al cupo pensiero e vide quanto sconvolto Yunho fosse. Non sapeva proprio come rispondere, quindi non lo fece.

"Dio ho bisogno di bere." Yunho borbottò dopo alcuni minuti.. "Ti dispiace se ci fermiamo da qualche parte?"
"Sei.. sei sicuro sia una buona idea?" San non era mai stato un fan dell'alcol. Aveva visto troppi membri del Pack perdersi per quello.
"No." Yunho sospirò e si passò una mano sul viso. Poi lasciò andare una risata priva di umorismo. "Non ho bevuto da quando Mingi è venuto a prendermi e penso sia stato il periodo di tempo più lungo, sono stato così impegnato che non l'ho notato fino ad ora." spostò una mano dal volante e la guardò per pochi secondi. Stava leggermente tremando.

San non seppe cosa fece, ma si allungò e prese la mano di Yunho nella sua. Lo fece sentire molto piccolo quando notò quanto grande la mano di Yunho era rispetto alla sua, ma spostò quel pensiero e intrecciò le loro dita insieme.

Yunho ingoiò visibilmente e mantenne gli occhi sulla strada, ma non provò ad tirarsi indietro.

Stare seduto lì era confortante e San scoprì che gli piaceva davvero. Lui e Seonghwa non avevano mai fatto niente del genere. Era tutto solo sesso fra loro e qualche volta si addormentavano insieme.

Quello formò un altro pensiero nella mente di San e si morse l'angolo della bocca. "Quando pensi si aspettano che torniamo?"
"Non lo so, dovremmo solo dare uno sguardo in giro e riportare. Perché?"
"Ho un'idea su qualcosa che può liberarti la mente un po'." San lasciò il suo pollice spostarsi avanti e indietro sulle dita di Yunho e si spostò di poco sul sedile.

Sapeva che lui stesso aveva un problema. Il sesso con Seonghwa era stato bello. Era qualcosa da cui era diventato ossessionato e, mentre il suo corpo voleva aggiustarlo, voleva anche tornare da Seonghwa per sapere del chip. Se poteva aiutare Yunho allora sarebbe stata una doppia vittoria. 

Answer ||| Ateez [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora