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San non riuscì a togliere di occhi di dosso a Yunho mentre aspettava che si svegliasse, anche con tutti gli altri intorno a loro sclerando per altri problemi. Non voleva essere rude, ma in quel momento l'unica cosa che voleva era che fosse ok, sapere che Yunho stava bene.

Visioni dell'incidente continuavano ad apparire davanti ai suoi occhi, causandogli di lacrimare e scuotere la testa.

Erano fortunati ad essere vivi.

"Per favore, Yunho... ti prego svegliati." sussurrò, portando la mano del maggiore alle labbra.

Nonostante tutto, da quando si era svegliato e aveva mangiato un po' dopo che Mingi ed Hongjoong gli avevano portato del cibo, si stava sentendo molto meglio. C'erano ancora alcune fitte e dolori, ma niente che non potesse gestire. Il suo corpo gli diceva che aveva passato di peggio prima.

Sapeva che parte della ragione per sentirsi così meglio era per quello che Yeosang  aveva fatto. Il chip impiantato nella sua testa era infinitamente migliore della fascia. Notava a stento che c'era ed era tutto quel che poteva chiedere data la situazione.

Le ore passarono e afferrò dei frammenti di idee su cui gli altri stavano discutendo per provare a salvare Jongho.

Per quanto odiasse dirlo, se Mercer aveva Jongho... la cosa sembrava piuttosto tetra. San era disposto a scommettere che Mercer avrebbe provato a prendere il controllo anche di Jongho.

"Cosa dovremmo fare?" Mingi chiese da dove era in piedi nell'angolo.
"Io dico che lo attacchiamo direttamente. Sarà la cosa che si aspetta di meno." Hongjoong si leccò le labbra ed inarcò un sopracciglio. "Ho abbastanza armi."
"Non lo so." Seonghwa sospirò. "La maggior parte della base è sottoterra ed è lì che sono il più degli uomini. C'è solo una porta per entrare ed uscire."
Il silenzio cadde fra loro finché una voce roca catturò la loro attenzione. "Cosa... succederebbe...se uccidessimo Mercer?"
Tutti quanti guardarono Yunho e San emise un singhiozzo strozzato quando il maggiore aprì gli occhi lentamente. "Stai bene!" ci volle tutta la forza che San aveva per non cadere sopra Yunho, stringerlo e non lasciarlo mai andare.
Gli altri si radunarono intorno velocemente, con Mingi più vicino e guardando in basso con preoccupazione. "Come ti senti?"
"Di merda. Come dovrei sentirmi?" la voce del guidatore era rauca mentre parlava, ma in qualche modo riuscì a fare un piccolo sorriso guardando i suoi amici. "Ora rispondete alla mia domanda."
Seonghwa fece uscire un sospiro e pizzicò il ponte del suo naso mentre strizzava gli occhi. "Non lo so con certezza, ma penso che la maggioranza del Pack correrà via non appena mio padre sarà andato. La maggior parte di loro sono lì perché non hanno altro posto dove andare o hanno qualche tipo di debito. Ce ne sono alcuni però che sono leali e probabilmente stanno competendo per il mio posto come prossimo a comando. Loro saranno il vero problema."
"Quanto sono grandi i corridoi?"
"Yun.. hai bisogno di riposare." San si inclinò in avanti per passare le sue dita fra i capelli del maggiore. "Non devi preoccuparti di questo."
Uno sguardo gentile entrò negli occhi di Yunho e scosse la sua testa. "Lo farò quando sarà finita."
"Yunho-"Mingi iniziò a dire, ma venne interrotto quando Yunho cominciò a sedersi. Entrambi lui e San immediatamente si piegarono avanti per supportarlo, emettendo piccoli versi di protesta alla sua azione.
"Sono più forte di quel che sembro. In più, se ha Jongho stiamo per esaurire il tempo. Non possiamo permetterci di ritardare, non importa cosa diciate ragazzi." nonostante sembrasse provare dolore, Yunho aveva uno sguardo di determinazione che diceva di non discutere con lui. Anche se impallidì immediatamente quando si sedette e il suo respiro divenne faticoso.
Seonghwa lo studiò per un momento per lasciarlo sistemare, poi adocchiò San e Wooyoung. "É stato disegnato per essere un magazzino sotterraneo, quindi la maggior parte dei corridoi sono più larghi del normale. Solo il livello principale di mio padre è nella media. Anche gli alloggi possono essere convertiti in un magazzino se necessario."
"E tutto questo è sottoterra?" Yeosang chiese dalla sua sedia. Diversi schermi dietro di lui mostrarono varie sezioni della foresta. Aveva già mandato i suoi fidati droni a scannerizzare l'area circostante per qualche trappola ad aspettarli mentre uno volò in alto sopra il comprensorio per provare ad ottenere una scansione dei livelli sottostanti.
"Eccetto per l'entrata principale, ma in realtà è solo un'ascensore. Ci sono anche alcuni garage grandi dove sono tenuti tutti i veicoli del Pack."

Yunho socchiuse gli occhi e fissò un punto sul muro per diversi minuti. San giocherellò con le sue dita sul posto, ancora a disagio per quanto si stava muovendo, ma doveva fidarsi di Yunho, per quanto fosse difficile.

"Ragazzi. Ho un piano." Yunho guardò intorno nella stanza. "Ma ci vorranno molte armi e un tempismo davvero preciso. Yeosang, hai già la mappa?"
"Quasi." l'hacker tornò al suo schermo.
Seonghwa si affrettò accanto a lui e si sporse oltre la sua spalla, con Wooyoung a copiarlo dall'altro lato. "Qui." Wooyoung puntò lo schermo. "Questa è la camera di M-Mercer." la sua mano tremò mentre indicava.

Solo vederlo, fece preoccupare San per la sanità di Wooyoung in tutto quello. Poteva tornare davvero indietro a combattere l'uomo che lo aveva torturato per tutti quegli anni? Sconfiggerlo poteva dargli la pace di cui aveva bisogno? San lo dubitava... ma poteva essere un inizio.

"E il laboratorio è qui." Seonghwa borbottò, puntando ad una sezione differente. "Questi saranno i due posti più importanti e, ad essere onesto, mio padre potrebbe davvero portarlo lì... o quello oppure tenerlo nelle celle accanto."
"Quindi le due grandi aree che dobbiamo colpire sono i primi dieci piani?" Hongjoong chiese, camminando avanti per studiare la scansione a sua volta. Mostrava che stava caricando ancora, ma Yeosang afferrò il suggerimento ed ingrandì.
Seonghwa boccheggiò ed annuì. "È vero! Tutto quel che è sotto il decimo piano è tutto immagazzinamento ed alloggi e se potessimo sigillare o far crollare il settimo piano sarebbe fatta. Mio padre è sul sesto che è il più in basso che dobbiamo andare."
"Possiamo far crollare tutto se raggiungessimo il fondo?" Yunho disse girandosi per guardare gli schermi.
Seonghwa scosse subito la testa. "Mi piace il tuo pensiero, ma è troppo ben costruito. La struttura di supporto fa sì che qualsiasi danno rifletta solo su un piano e finisce lì. Che sarebbe una buona cosa a lungo termine, mio padre ha molte armi e altri beni lì sotto."
"No." Mingi disse rapidamente. "Mi sentirei meglio se tutto fosse distrutto così che nessuno ne abbia accesso in futuro. Vorrei evitare di ripetere cosa ci è già successo."

Il peso delle sue parole coprì la stanza in un silenzio scomodo. Il ladro aveva ragione. Se Mercer aveva scoperto come viaggiare indietro nel tempo, non c'era modo di dire quali altri segreti potessero essere nascosti sottoterra.

Quello rese solo la missione più importante e pericolosa. Una mossa sbagliata e tutto poteva essere rovinato, non ci sarebbe stato modo che avrebbe fatto ricordare qualcun altro quella volta. O magari avrebbe sbloccato qualcosa di ancora peggio.

"Se stesse lavorando su quel macchinario?" San chiese, dando voce alla domanda che tutti stavano pensando.
"Allora abbiamo ancora meno tempo." Yunho guardò il resto della loro squadra. "Iniziamo."
"Yunho sei sicu-"Mingi iniziò a dire.
"No. Non chiedermelo ancora. Non lascerò che qualche stupida ferita ci fermi. Se devo morire, allora morirò. Basta che assolviamo la nostra missione."

Le lacrime salirono subito agli occhi di San alle parole del maggiore. Quella era l'ultima cosa che voleva sentire e gli spezzò il cuore. Scosse un po' la testa e provò a controllare le sue emozioni, ma fu così difficile...

Tutti attorno a loro iniziarono a razzolare per raggruppare blocchetti, penne e altri strumenti per cominciare a fare schizzi del piano di Yunho. Delle liste di attrezzatura necessaria vennero scritte e Mingi ed Hongjoong si affrettarono per fare l'inventario e alcune chiamate.
Seonghwa e Wooyoung seguirono per aiutarli. Più veloce potevano avere idea di cosa avevano e di cosa avevano bisogno, meglio era.

Una volta che furono andati, Yeosang scivolò via dalla sua sedia ed aprì uno sportello, poi tirò fuori una bottiglietta di pillole e riempì un bicchiere di acqua. "Tieni, se vuoi davvero farlo dovremmo iniziare a far entrare queste nel tuo sistema. Solo qualche antidolorifico, ma temo tu ne avrai bisogno."
Yunho mormorò un veloce grazie prima di prendere le pillole e mandare giù dell'acqua. "In quanto fanno effetto?"
"Sono una dose abbastanza forte, quindi piuttosto rapidamente. Per favore non arrabbiarti, ma sei sicuro di questo Yunho? Sei stato in un incidente quasi fatale, il tuo corpo sta ancora guarendo."
"Allora dovrei restare qui a rigirarmi i pollici? Quei bastardi meritano di pagare per quello che ci hanno fatto. Sarei più disposto ad aspettare se non avessero Jongho, ma non lascerò che soffra."
Yeosang aggrottò la fronte preoccupato, ma riuscì a fare un sorriso di gratitudine. "Va bene. Sii solo sicuro di continuare con quelle."
"Lo farò."

San poté sentire il suo labbro inferiore tremolare mentre li ascoltava conversare. Yunho aveva a malapena notato che era lì tutto il tempo, neanche aveva chiesto la sua opinione.
Con l'umore sempre più a terra, San ritirò ogni contatto che aveva con Yunho e guardò giù alle sue gambe mentre provava a ricomporsi.

Yeosang dovette aver notato la tensione perché velocemente borbottò qualcosa sul dover controllare i suoi altri computer prima di uscire dalla stanza.

Non appena la porta fu chiusa, Yunho sospirò e finalmente si voltò verso San. Si allungò per prendere gentilmente il mento del minore e sollevarlo così che potessero guardare l'un l'altra. "Hey."
"Hey? Hey?!" San scacciò la sua mano e si allontanò dal tavolo. Incespicò da quanto deboli erano le sue gambe al momento, ma si riprese rapidamente e si tornò girato verso Yunho. "È tutto quel che hai da dirmi? HEY?!"
Yunho spalancò gli occhi ed aprì la bocca. "San-"
"No! Tutto questo tempo, non mi hai chiesto cosa pensavo neanche una volta o parlato con me! Dai così poco valore alla tua vita? Come ti a-aspetti di concludere qualcosa con u-uno squarcio nella gamba? N-non voglio perderti!" San gli stava urlando alla fine con le lacrime lungo le guance. Così tante emozioni erano cresciute dentro di e non sapeva più come affrontarle.
Il maggiore guardò in basso alla sua gamba. "Scusa. Capisco perché sei arrabbiato con me. Ma... abbiamo perso fin troppo tempo. L'attacco a noi non sarebbe mai dovuto accadere. Come hanno preso addirittura Jongho?"
San lo guardò male, poi girò la testa per guardare il muro. "Era andato fuori per la spesa e sembra che abbia provato a seguire alcune macchine del Pack. Era una trappola."
"E questo è perché non possiamo ritardare..." Yunho si portò in avanti così da prendere una mano di San e per quanto San volle allontanarsi, non lo fece. Solo quel tocco fu abbastanza per far sciogliere San. "Ma resterai al mio fianco, giusto? Non possono farcela senza di noi, Sannie."

San sapeva che aveva ragione. Voleva solo che non dovesse essere in quel modo.

"Vieni qui. Per favore?" Yunho sussurrò.
Non in grado di rifiutare la sua richiesta, San entrò nelle braccia aperte di Yunho e subito strusciò il naso nel suo collo. Sembrava che non fosse stato capace di farlo da sempre e gli fece versare delle lacrime un'altra volta. "Era c-c-così spaventato che ti a-avrei perso. V-vederti sottosopra in q-quel modo..."
"Shh. Va bene. Sto bene. Lo prometto." la voce di Yunho era bassa e calmante. Una grande mano si alzò per accarezzare il retro della testa di San in una maniera confortevole. "La supereremo. E poi tu ed io saremo insieme. Andremo ovunque tu voglia, fare tutto quel che tu voglia."Yunho promise. Si girò per premere le labbra sulla fronte di San.

San rabbrividì alle sue parole. Lo voleva più di qualsiasi cosa. Solo l'idea gli fece accelerare il cuore, ma non volle sperarci troppo... Non con la battaglia ad incombere su di loro.

Doveva essere forte. Per Yunho e per gli altri.

Avrebbe fatto tutto quel che ci voleva per essere sicuro che Mercer fosse sconfitto. Era tempo che il 're' venisse spodestato. Avrebbe pagato per tutto quello che aveva fatto.

San sollevò la testa e lasciò i suoi occhi correre su tutti i tagli e lividi sul viso e il collo di Yunho prima di chiudere la distanza fra loro per sigillare la loro promessa con un bacio. "Staremo insieme. Sempre."
"E il mio piano funzionerà. Ne sono sicuro." Yunho si spostò in modo che le loro fronti fossero unire ed entrambi chiusero i loro occhi. "Non lasciarmi mai."
"Non lo farò. Lo prometto."

Answer ||| Ateez [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora