Yunho si svegliò del tempo dopo e si prese un momento per guardare attorno nella stanza. Quando fu certo che San fosse addormentato, scivolò via dal letto e ritornò dagli altri. Si scambiò un'occhiata veloce con Mingi e guardò altrove per nascondere l'imbarazzo che provava.
Lo avrebbe negato, ma poteva capire perché potesse essere stato con San in quell'altra vita. San era incredibilmente attraente con i suoi lineamenti definiti e le espressioni dolci.
Niente di quello avrebbe avuto importanza però se le cose non avessero funzionato nel modo in cui voleva Mingi. Se San era dalla parte del Pack, allora quello li rendeva nemici.
Yunho avrebbe fatto qualsiasi cosa potesse per distruggere il Pack dopo tutto il dolore ela sofferenza che avevano portato su di lui e sua sorella.
"Come sta?" Mingi chiese.
"Dorme." Yunho si morse il labbro inferiore e si avvicinò al computer. "Cos'è quello?"
"Il negozio di Hongjoong."
Yunho guardò Mingi con gli occhi sgranati. Poteva sentire lo sforzo nella voce di Mingi ogni volta che menzionava Hongjoong e quella volta non era diverso. Lo fece pregare che potesse credere alla loro pazza favola perché non era sicuro che avrebbe sopportato vedere cosa sarebbe successo a Mingi se fosse stato rifiutato.
"Penso che il segnale sia qualche specie di codice." Yeosang mormorò mentre le sue dita volavano sulla sua tastiera. Sembrava che un paio di schermi stessero facendo una sorta di analisi mentre lui cercava sulla rete internet locale qualche informazione per poter trovare Hongjoong.
Yunho non aveva idea di come riusciva a far tutto quello in una sola volta, ma lo trovò impressionante.
"Sto avendo delle interferenze però..."
"Quali?" Jongho si sporse in avanti per guardare gli schermi.
"È quasi come se ci fosse qualcosa che blocca le mie scansioni o..." Yeosang imprecò e chiuse immediatamente tutto." Controlliamo fuori, ora." si spinse via dalla scrivania e corse alla porta principale del loro loft.
Yunho e Mingi osservarono Jongho seguirlo e li sentirono correre giù per le scale. Uscirono sul pianerottolo e si sporsero per vedere Yeosang guardare ad una grande area recintata che sembrava essere la loro fonte principale di energia.
"Cosa c'è che non va?" Mingi gli chiese.
Yesoang non rispose.
"Una cosa dopo l'altra." Mingi si poggiò alla ringhiera e sospirò. "Giuro, quando questo sarà finito, troverò una casa da qualche parte nel mezzo del deserto dove non dovrò avere a che fare con le persone."
Yunho sbuffò una risatina e scosse la testa. "Potrei unirmi." la coppia si scambiò uno sguardo grato.
"Quei bastardi!" Yeosang disse da dove era ancora nell'area recintata.
Jongho corse da lui da dove stava esaminando il sistema del suo ring mentre Mingi e Yunho si sporgevano oltre il lato della ringhiera di nuovo.
"Cosa c'è?" il lottatore si spostò di lato quando Yeosang uscì tenendo qualcosa fra le mani. Yunho poté vedere un paio di pinzette e qualcosa fra di essere, ma era più preoccupato per lo sguardo furibondo sul viso di Yeosang.
"Questo è come sapeva dove eravamo!" Yeosang guardò in alto agli altri due mentre saliva le scale. "In qualche modo qualcuno ha impiantato una cimice e sono disposto a scommettere che è stata quella notte quando abbiamo avuto il cortocircuito."
"Cazzo. Sapevo che non era un cavolo di incidente." Jongho strinse i suoi pugni. "Lo puoi rintracciare?"
"Oh decisamente. Non sanno con chi hanno a che fare, ma non avrò molto. Sono sicuro che sappiano che l'ho trovato quindi proveranno a cancellarlo o aspetteranno di vedere cosa ci farò. Forse potremmo sfruttarlo a nostro vantaggio e trovare dove hanno Seonghwa." Yeosang guardò Mingi ed annuì. "Però sono certo che hanno gli occhi su di noi. Yunho, potresti fare un giro e vedere se c'è qualcosa di sospetto?"
"Posso farlo." allungò le braccia sopra la testa e sorrise, poi sfregò le sue mani insieme. "C'è qualcosa in particolare per cui vuoi che guardi?"
"Se qualcuno ti segue." Mingi si prese il retro del collo in entrambe le mani e si poggiò di nuovo alla ringhiera. "Non fare lo spavaldo, ma guarda solo se qualcuno rimane nello stesso posto per troppo tempo, sia a piedi che su veicolo. Se sono su di noi, allora potremmo aver bisogno di spostarci."
"Non lasce-" Jongho cominciò a parlare, ma Yeosang lo tagliò con uno sguardo pungente. "Ma Sangie!" disse, seguendo l'hacker con un leggero mugolio. "Ho lavorato tanto per questo."
"Potrai sempre aprirne un altro in un posto diverso."
"Mi piace qui." Jongho iniziò a tirare la manica della maglietta di Yeosang, mentre il maggiore lo ignorò sfacciatamente.
Mingi sbuffò e si coprì la bocca quando Yunho lo guardò. "Magari potremmo inventare un modo per fortificare questo posto o qualcosa del genere?" suggerì dopo essersi ricomposto.
"No, c'è troppo spazio aperto di sotto." Yeosang si sedette davanti al suo computer e tirò fuori un podio, collegato ad esso così che potesse farci cadere l'anello sottile sopra. Prima che potesse cadere fino in fondo, venne circondato da un laser che lo mantenne sospeso in aria. Su uno dei suoi schermi ne apparve una scansione ed iniziò a digitare rapidamente.
Jongho rimase dietro di lui per un lungo momento prima di sfrecciare via davanti a loro e tornare al piano di sotto.
"Non badate a lui." Yeosang stava ancora osservando i suoi schermi, ma la sua voce era molto più morbida quando parlò. "Ha lavorato sodo per tirare su e far iniziare questo posto ed è davvero l'unico luogo che abbia mai chiamato casa. Dipendentemente da cosa troverò, spero che potremmo andarcene senza attirare l'attenzione qui, così non accadrà niente."
"Faremo il possibile per proteggerlo." Yunho promise. Tirò fuori le chiavi della sua auto e cominciò ad avviarsi quando San fece capolino fuori dalla camera.
Sembrò un po'intontito e confuso, poi indietreggiò quando tutti si voltarono verso di lui. "Ciao..."
"Come ti senti?" Yunho si fece avanti.
"Stanco. Cosa state facendo?" San sollevò una mano e la sfregò contro la fascia che proteggeva l'influenza del chip.
"Proviamo a capire qual è il prossimo passo." Mingi disse. Mise le mani nelle sue tasche e si mosse sul posto. "Ricordi qualcosa ora?"
"No..."
"Va bene. La tua mente era sempre un po' annebbiata dopo qualsiasi tipo di incidente." Mingigli diede uno sguardo comprensivo. "Come ti senti dopo aver parlato con Yunho? So che è molto da prendere."
"Non lo so... ma immagino abbia senso? Mercer è una persona piuttosto incasinata, insomma, dopo aver visto come tratta Wooyoung." San finì la sua frase come se stesse parlando a sé stesso, ma l'atmosfera nella stanza cambiò subito.
"Co..." Mingi si strozzò sulle sue parole e tirò fuori le mani dalle tasche per estenderle davanti a sé come se volesse raggiungere qualcosa. "Cosa hai detto?"
"Su Mercer? È una persona orribile onestamente. Lo tollero solamente perché è il padre di Seonghwa." uno sguardo cupo gli attraversò gli occhi e Yunho sentì un brivido correre ungo la sua schiena. Poteva vedere perché San era così letale.
"N-No... Il n-nome."
Yunho si avvicinò e posò una mano sulla spalla di Mingi per provare a confortarlo.
"Cosa, Wooyoung?" San sembrò ancora più confuso mentre guardava intorno nella stanza. Persino Yeosang aveva smesso di lavorare per guardare Mingi. I suoi occhi erano lucidi di lacrime.
"S-Sta bene?" Mingi portò una mano alla sua bocca- "L-lo hai v-visto?"
"Insomma, non direi che sta esattamente bene..." San rigirò le sue dita insieme e guardò verso il pavimento.
A quello, Mingi cadde sulle sue ginocchia ed iniziò a singhiozzare. Nascose il suo viso in entrambe le mani e cominciò a scuotere la testa in qua e là.
"Min..." Yunho si abbassò accanto a lui ed anche Yeosang si avvicinò.
Il ladro non riuscì neanche a formare alcuna parola. Yunho si sporse in avanti per poggiare la fronte sulla spalla di Mingi.
Fra tutti, lui aveva mostrato sempre più preoccupazione per Wooyoung e scoprire che era proprio dove Mingi non voleva che fosse... Yunho non poteva biasimarlo per abbattersi in quel modo.
"Lui è... come noi?" San chiese pacatamente dall'angolo dove era.
Yunho alzò la testa ed annuì. "Si. Era parte della squadra. Mingi sperava che sarebbe rimasto fuori dalle grinfie del Pack. É preoccupato che Mercer possa fargli qualcosa."
San impallidì e premette le labbra insieme e Yunho sapeva cosa significava. Mercer aveva già fatto qualcosa. Tutte le paure di Mingi stavano venendo a galla.
"Perché lo odia così tanto?" San inclinò la testa un po' e iniziò a grattarla.
Yeosang lo notò e cominciò a borbottare sotto voce sul trovare una sistemazione migliore. Si allontanò da Mingi solo quando ricevette un cenno di approvazione dal ladro.
Mingi tirò in su un paio di volte e utilizzò le sue maniche per asciugarsi le lacrime prima di raddrizzare la schiena. Rimase sulle ginocchia e si sedette sui talloni, poi incrociò lo sguardo di San. "Perché ai suoi occhi Wooyoung ha rovinato i suoi piani. Voleva che Seonghwa tornasse indietro nel tempo con lui così che lui ricordasse tutto, non io. In quel modo avrebbero potuto dominare insieme ed essere inarrestabili, ma Seonghwa ci ha incontrati ed è cambiato tutto." Mingi chiuse i suoi occhi e un piccolo sorriso tirò le sue labbra a qualche ricordo che gli passò per la mente. "Sarebbe stato tutto perfetto se non fosse stato per quella maledetta macchina e mancava poco per prenderlo... ma diede la colpa a Wooyoung per avergli portato via suo figlio. Quindi... provò ad uccidere Wooyoung e Seonghwa sacrificò sé stesso."
San boccheggiò e portò una mano alla sua bocca mentre scuoteva la testa rapidamente.
"No..."
"Pervia di quello, i piani di Mercer furono rovinati, Wooyoung..." Mingi si strozzò su un singhiozzo ed alzò i pugni per premerli ai lati della sua testa. "Mi ha pregato di sistemare le cose.. e Hongjoong... l-lui ha detto c-che andava bene. Quindi corsi anche io verso il p-p-pulsante. Così ora e-entrambi ricordiamo cos'è successo, quindi significa che Mercer deve rivivere il ricordo divedere suo figlio morire ancora ed ancora..."
"Questo spiega molto..." San sussurrò e si fece cadere sul pavimento. "Lo sentivamo urlare sempre 'è tutta colpa tua', ma non abbiamo mai saputo di cosa stese parlando."
Mingi lentamente abbassò le sue mani e il suo viso di contrae in un'occhiataccia. "Tu... lo sapevi?"
"Mingi, no." Yeosang lo avverti, spostandosi permettersi in mezzo a lui e San. "Sai che le cose sono diverse ora. Sembra che San sia, fosse completamente integrato nel Pack."
"Però lo sapevi e non hai fatto nulla per provare ad aiutarlo?" la voce di Mingi divenne più cupa. Yunho lo afferrò per la spalla e fu preparato a placcarlo a terra se necessario.
"Io..." San sembrò terrificato, premuto contro il muro e guardò Yunho per un secondo. "Non sapevo come. Era sempre al fianco di Mercer. Non c'era modo di arrivare a lui. Se tutto questo è vero e Mercer ricorda tutto quel che è accaduto, penso che abbia trovato Wooyoung quando era ancora un ragazzino perché Wooyoung è presente in tutti i miei ricordi del Pack e di Mercer e non gli si può andare contro se non vuoi essere punito o ammazzato."
Mingi esitò per un momento, poi si rilassò nel tocco di Yunho. "Spiegherebbe perché non sono riuscito a trovarlo... avrei dovuto immaginare che Mercer avrebbe preso precauzioni per essere sicuro di avere quel che voleva. Deve aver scaricato anni di tortura su di lui..." la sua testascattò all'insù per guardare fra Yeosang e Yunho. "Dobbiamo farlo uscire da lì."
"Ok, possiamo lavorarci." Yeosang strinse le sue labbra insieme. "Fammi finire questo, dobbiamo dare a San una fascia migliore e poi possiamo iniziare a pianificare."
"Questo, se rimarrai con noi?" Yunho chiese, guardando direttamente San.
Il ragazzo più piccolo guardò tutti loro e si morse l'interno della guancia. Poi fece un piccolo cenno con la testa. "Se mi promettete protezione, perché non la vedo proprio felice se sono quel che diteche io sia."
A Yunho non sfuggì il pensiero negativo che passò nei suoi occhi e si fece un promemoria mentale di chiedergli di quello più tardi, ma aspettò che Mingi dicesse qualcosa prima di aprire bocca lui stesso.
"Certo che possiamo. Faremo tutto per bene, lo prometto." Mingi lasciò andare un lungo sospiro e si sistemò in modo da essere seduto a gambe incrociate sul pavimento e potesse posare la testa fra le mani. "Scusa, non intendevo essere così emotivo. Abbiamo del lavoro da fare. Datemi solo qualche minuto e starò bene."
"Ok, farò quel giro allora." Yunho si offrì. Si alzò e cominciò ad avviarsi verso la porta quando sentì del movimento dietro di sé. Quando si voltò, San era ad un passo da lui a guardarlo con gli occhi grandi. "Stai bene?"
San si avvicinò di poco ed annuì. "Posso... posso venire con te?"
Yunho guardò verso Mingi prima, ma doveva non aver sentito la domanda, quindi si rivolse a Yeosang. L'hacker esitò per un istante, ma poi lo sguardo nei suoi occhi gli disse solo di stare attento.
Sapeva di doverlo essere. San non aveva provato di essere degno di fiducia ancora, però con tutte le informazioni che aveva ceduto e con come Mingi aveva appena reagito, non poteva biasimare San per essere nervoso.
"Certo. Non ci vorrà molto."
"State attenti. Oh," Yeosang aprì aprì uno dei cassetti della sua scrivania e gli passò un walkie-talkie. "Non posso essere hackerati, ma li ho programmati per funzionare a lunga distanza. Basta premere il pulsante di lato per parlarmi se avete bisogno di qualcosa. Saranno la cosa migliore per noi per ora."
"Ricevuto. Torneremo presto." Yunho cominciò a scendere le scale velocemente e sorrise fra sé e sé quando sentì San dietro di sé. Era come avere una seconda ombra.
Jongho era steso sulla schiena nel mezzo del ring con gli occhi chiusi, quindi Yunho continuò e fece strada fin dove era nascosta la sua auto.
Fino ad allora, Yunho non sentiva di aver fatto molto per aiutare Mingi, così sperava di poter ricavare qualcosa da sorvegliare l'area.
Qualsiasi informazione doveva essere una buona notizia... doveva esserci qualcosa che li aiutasse ad andare avanti.
Perché in quel momento, la missione di Mingi sembrava impossibile.
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Answer ||| Ateez [Traduzione italiana]
Akcja- Sequel di Hala Hala - Tutto è cambiato. Niente è quello che era. È stato riscritto tutto. Le forze dell'ordine sono state sdradicate e il Wolf Pack domina tutto, guidato dal tiranno Mercer. Lui controlla tutto e temuto da tutti. Sfidarlo signific...