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Quando il dottore finalmente arrivò, Yeosang e Seonghwa rimasero con lui mentre faceva l'ispezione.

"Niente male considerate le vostre abilità e gli attrezzi forniti." il Dott. Kim disse. "Specialmente con quel che hai fatto a San qui. Sono impressionato."
Yeosang annuì grato. "Imparo in fretta, ma se ha qualcosa da suggerire..."
Il Dott. Kim si piegò in avanti e scostò di nuovo i capelli di San indietro così da poter vedere il lavoro manuale di Yeosang. "No, sembra sia abbastanza profondo e il componente che hai installato si adatta quasi attaccato alla pelle quindi non sarà d'intralcio."
"Non volevo che fosse, ma sarebbe stato troppo pericoloso se non lo avessimo fatto."
"Hai detto che c'è un chip impiantato nel suo cervello che lo controlla?"
Entrambi Yeosang e Seonghwa annuirono. "Lo ha fatto mio padre." Seonghwa disse. "Ha il maggior controllo su di lui e con il Pack e... funziona quasi come un interruttore. Quando è acceso, mio padre può controllare quel che fa."
Il Dott. Kim fece un verso di comprensione e tirò fuori il chip. "E questo è il tuo modo per bloccarlo?"
"Si." Yeosang disse. "Può fare alcune diagnostiche se vuole. Secondo Seonghwa, fin quando dorme starà bene e resterà addormentato per quanto vogliamo.
"Penso lo farò. Giusto per assicurarmi che tu non abbia mancato qualcosa." fece l'occhiolino a Yeosang e andò fino al computer.
Yeosang sospirò osservando Seonghwa piegarsi sopra San e passare gentilmente le dita fra i capelli del minore. "Stai bene?"
Gli occhi di Seonghwa caddero giù e le sue spalle crollarono. "Non lo so. So-Sono così arrabbiato con me stesso. Come ho potuto lasciare che questo andasse avanti per così tanto?"
"Non sapevi cosa fare. Tuo padre è un uomo intimidatorio. Neanche io lo sfiderei se fossi nei tuoi panni." Yeosang disse pacatamente. "San ti perdonerà con il tempo. Se Wooyoung può, allora San lo farà."
Il maggiore annuì alcune volte senza togliere gli occhi da San. "A volte sento come se fossimo stati tutto quello che avevamo l'un l'altra. Quando San non era sotto il controllo di mio padre, noi...non che importi ora, ma sembrava sempre che stessimo cercando qualcosa." fece uscire una risata respirata mentre spostava la sua mano ad accarezzare la guancia di San. "Mi importava e mi importa ancora di lui."
Yeosang posò una mano sulla spalla di Seonghwa e la strinse. "Lo sa. Tutto questo è stato molto per tutti noi. Dobbiamo solo prendere le cose lentamente e decidere cosa faremo dopo e se era come se voi stesse cercando qualcosa, direi che l'avete trovato."
Seonghwa guardò su con un sorriso storto. "Si, suppongo. Non avrei mai immaginato fosse Wooyoung comunque. Era davanti a me tutto il tempo... Passerò il resto della mia vita a provare a farmi perdonare..."
"Non puoi farti questo. Non lo sapevi." Yeosang accentuò. Non era sicuro di cos'altro poter dire per convincere il maggiore delle sue parole.
Seonghwa solamente annuì un'altra volta. "Fammi sapere se ci sono novità." mormorò prima di lasciare la stanza.

Yeosang lo guardò andare, poi tornò verso la mini stazione di lavoro che aveva preparato in modo da poter continuare a sorvegliare i suoi amici feriti.
Pigiò invio alcune volte per scorrere fra le telecamere in giro per la città. Fino ad allora, non c'era stato segno di nessuna attività del Pack dall'imboscata a Yunho e San. Lo preoccupava... ma allo  stesso tempo aveva senso. Il Pack aveva avuti grandi perdite per mano della squadra e Seonghwa a comando del combattimento doveva averli danneggiati mentalmente.

La vera domanda era cosa avrebbero dovuto fare ora? Con due membri gravemente feriti, non c'era verso che potessero continuare a lottare contro il Pack.

Yeosang iniziò a leccarsi le labbra dai nervi, poi realizzò che aveva lasciato i suoi lollipop nel suo ufficio. Sapeva che la sua dipendenza da loro era un male, ma era stato cosa lo aveva fermato dal leccarsi e mordersi le labbra finché non sanguinavano.

"Torno fra qualche minuto." disse al Dott. Kim, che scosse semplicemente una mano in risposta continuando a fissare lo schermo.

Dopo aver lasciato la stanza medica, Yeosang si fece strada verso la stanza di videosorveglianza che Hongjoong gli aveva lasciato gestire. Immaginò che potesse cogliere l'opportunità per prendere un altro monitor da installare. Lo avrebbe fatto sentire molto meglio se solo avesse potuto organizzarsi con gli altri per tenerli d'occhio.

"Sangie?" una voce dolce disse da dietro di lui, facendo stringer un po' il cuore di Yeosang.

Si voltò per vedere Jongho guardare verso il pavimento giocherellando con le sue stesse dita davanti al suo stomaco. Il minore sembrava incredibilmente irritato... e Yeosang sapeva perché.

Non avevano ancora davvero parlato dalla lite e le diverse ore passate li avevano fatti ricadere nella loro vecchia routine di Jongho che aiutava Yeosang con qualsiasi cosa avesse bisogno.

"Sei stato fantastico oggi." Yeosang offrì. Non poteva già portarsi a sorridere, ancora arrabbiato con il minore, ma sapeva che l'avrebbe superata alla fine.
Jongho guardò su a lui con gli occhi grandi. Brillarono da un accenno di lacrime che sembrava stesse cercando di trattenere. "Grazie." tirò un po' in su col naso. "Anche tu, come sempre."
Yeosang chiuse i occhi e scosse la testa. "Guarda, Jo-"
"Scusami. Mi dispiace per tutto. Per favore perdonami. Odio da morire questo." Jongho fece qualche passo in avanti e stese le sue braccia come se volesse raggiungere Yeosang, poi le ritirò al petto per continuare a giocare con le sue dita. "So di essere stato infantile. Solo... non sapevo cosa fare."
"Devi fidarti di me."
"Lo faccio!"
"Allora perché continui a dubitare di me? Perché continui a dubitare di questo?" Yeosang indicò tutto attorno a lui.
"Perché voglio essere sicuro che tu sia sempre al sicuro." Jongho disse, quasi urlando la risposta a Yeosang. "Perché avevamo una cosa buona che andava per noi ed ora è rovinata. Probabilmente sanno tutto di noi, non potremo mai tornare alla nostra vecchia vita."
"Beh forse non voglio." Yeosnag sbottò. "Ti sei mai fermato a pensare a quel che io voglio o perché sto facendo tutto questo?"

Jongho aprì la bocca un po', ma rimase in silenzio.

"Amavo la nostra vecchia vita insieme, lo sai, ma devi ammetterlo era... vuota rispetto a quello che stiamo facendo ora. Facevamo la stessa cosa ogni giorno, solo con diversi obbiettivi. Certo, attaccavamo affiliati del Pack, ma ora possiamo fare un vero cambiamento! So che pensi che tutto questo sia ridicolo, ma io credo alla storia di Mingi e ci credo ancora di più dopo aver guardato quanto bene tutti voi avete lavorato insieme lì fuori. Non so cosa il futuro ci riserverà, ma sono grato di avere questo tempo insieme ora. Non siamo mai stati con le persone in questo modo prima e mi piace." Yeosang fece del suo meglio per mantenere la sua voce calma e stabile, ma poteva sentire che stava quasi implorando alla fine.

Finalmente le parole intrappolate nel suo cuore erano venute fuori. Si sentiva importante lì, necessario e come se fosse dove era destinato ad essere. Sapeva che Jongho era destinato ad essere al suo fianco, ma non poteva forzare il minore a far qualcosa.

Quando Jongho guardo verso il basso di nuovo, Yeosang fece un respiro profondo e continuò. "Non so cosa pensano gli altri e questo potrebbe non importare per loro alla fine, ma sento che... potremmo davvero essere una specie di famiglia quando tutto questo sarà finito. Non mi aspetto niente, certamente, ma... siamo stati io e te per così tanto, Jongie, è bello essere necessari anche agli altri," si fermò per un momento e, quando Jongho continuò a non parlare, Yeosang cominciò a girarsi di nuovo. "Non posso prendere una decisione per te, ma io resto. La scelta è tua."
"Quindi..." la voce di Jongho si incrinò e il suo viso si contasse in dolore. "Mi sta davvero mettendo da parte...per loro?"
A Yeosang non piacque molto sentire quelle parole. Ruppe il suo cuore che quello fosse quel che Jongho pensasse di sé stesso. "No. Non ti sto mettendo da parte. Ti amo, con tutto quel che ho, sto solo dicendo che non ti forzerò a rimanere se non è qui che vuoi stare. Loro hanno bisogno di me."
"Io ho bisogno dite!" Jongho urlò, facendo cadere i suoi pugni stretti ai suoi fianchi. "Ho sempre avuto bisogno di te! Non posso credere che tu possa addirittura pensare che vorrei lasciarti di spontanea volontà! Significo così poco per te? Mi rimpiazzerai con questi sconosciuti tutto perché li conoscevamo? Oh, aspetta! Forse tu lo farai! Perché hai fatto in fretta a mettermi da parte anche quella volta! Ora capisco, non sono niente per te!"
"Jo-"

Il minore non gli diede tempo per finire di parlare prima di girare i tacchi e correre lungo il corridoio. Yeosang rimase senza parole e cadde sulle sue ginocchia con il cuore spezzato.
Jongho significava il mondo per lui. Non intendeva far sentire il minore in quel modo... e gli fece realizzare che magari stava facendo l'egoista.

Era tutto un gran casino... Cosa avrebbe dovuto fare allora?

Rimase nel mezzo del corridoio per diversi lunghi minuti prima di ricomporsi e tornare a camminare verso il laboratorio. Non riusciva neanche a ricordare perché l'aveva lasciato in primo luogo, ma almeno sapeva che era dove aveva bisogno di essere.

Il Dott. Kim lo accolse subito e si avvicinò in fretta. "Questa è tecnologia innovativa. Non posso credere che tu sia stato capace di creare questo! Hai pensato ad una carriera in-"
"No." Yeosang disse, interrompendolo. "Mi piace solo maneggiare. Sono felice qui."
"Beh, Hongjoong è fortunato ad averti come alleato. Farai grandi cose, Yeosang. Non ho niente da aggiungere. Sono sicuro tu abbia già pianificato di lavoraci e migliorarlo col tempo, ma vorrei raccomandare un metallo più duraturo quando lo farai, giusto in caso. In più, aggiungi qualcosa per respingere il magnetismo dall'esterno, so che è come lo hai situato nella sua testa, ma devi assicurarti che nessuno possa avvicinarsi ed estrarlo facilmente."
"Oh, non ci avevo pensato. Grazie." Yeosang mormorò, guardando giù verso il chip quando il Dott. Kim glielo perse. "Avevo immaginato che fosse forte abbastanza da rimanere dentro."
"Meglio prevenire che curare." il più alto alzò le spalle e camminò fino a Yunho. "Inoltre ho applicato un unguento di veloce guarigione su entrambi. Affronteranno una lunga guarigione, specialmente Yunho, ma dovrebbe velocizzare un po' le cose per te. Hongjoong l'ha messo in ordine così come altre scorte mediche. Proverò a far arrivare la consegna il più veloce possibile."
"Grazie."
"Non ringraziarmi ancora. Fate solo tutto quel che potete per portare giù questi bastardi, ok?" il dottore gli diede uno sguardo truce. "Ci sono molti di noi lì fuori che odiano il Pack. Hongjoong ha fatto un buon lavoro a portarci tutti insieme, ma, da come suona, tutto questo sta cadendo  sulle spalle della tua squadra. Tutti noi vi aiuteremo in ogni modo e ogni qualvolta possiamo."
"C'è una cosa che non so se qualcuno ha già menzionato, può vedere cosa è successo all'auto di Yunho? Ci ha messo così tanto lavoro..."
"Hongjoong l'ha fatto, uno dei nostri colleghi l'ha già recuperata contrassegnata come rottame per tenere il Pack fuori pista in quanto ha il suo garage. La raccomoderà quanto prima, ma io la terrei lontana dalle strade."

Yeosang annuì, già consapevole che quello fu come il Pack era stato capace di far loro l'imboscata, ma, se Yunho si fosse potuto svegliare con una buona notizia, allora lo avrebbe aiutato con la guarigione.

Il Dott. Kim batté la spalla di Yeosang un paio di volte prima di recuperare le sue cose e andarsene con la promessa di tornare presto.

L'hacker andò verso San e rimise il chip al suo posto, così che potesse monitorare come procedeva mentre San dormiva.

Si voltò verso i suoi computer e si sedette sulla sua sedia. Dopo aver portato le ginocchia al petto, Yeosang sospirò e si preparò per delle lunghe ore di continua osservazione.

Tutto mentre faceva del suo meglio per mantenere sotto controlla la sua mente delirante dal mal di cuore.

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Namjoon in questo libro come i funghi dopo la pioggia.

Answer ||| Ateez [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora