✪Capitolo 44✪

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08/06/2020
ore 16:37

CINQUE POV...

<Allora Aidan, hai capito che devi fare?>mi domanda quella troia di Milena, se non si è capito, ieri alla fine ho accettato, ero mezzo brillo e non capivo molto, ed ora mi trovo qui....mi spiace per Otto, non si merita tutto ciò...
<Sì,si...>le rispondo calando lo sguardo.
<Mh...non mi convinci. Comunque, quando viene la tua ragazza?>
<Fra Cinque minuti circa.>le rispondo.
<Perfetto, appena sentiremo la porta di casa aprirsi dovremo iniziare.>dice lei.

~~~
<Sono a casa!!!>sento urlare dal piano di sotto... è arrivata...
<Dobbiamo iniziare.>dice Milena.
<Per forza?>cerco di convincerla.
<Si Aidan.>si avvicina e mi spinge sul letto facendomi sedere su esso. Lei si mette a cavalcioni su di me.

Stiamo un paio di minuti così. Nel mentre Otto continuava a chiamare "Cinque, sei a casa?". Lo ammetto, mi vergogno di me stesso.

<Cinque, sei qui?>sento aprire la porta e poi parlare.

OTTO POV...

<Oddio...>commento alla vista del mio incubo...
Ci sono Cinque ed una delle ragazze di ieri sera che stanno...
Me ne devo andare il prima possibile, ma prima devo dire una cosa. Anche se già so che me ne pentirò subito...
<Bhe. Vedo che hai già trovato una troia con cui rimpiazzarmi...buon per te.>dico ad alta voce per farmi sentire.
<Otto, non è come sembra!>mi urla lui alzandosi dal letto.
<Cinque, non cercarmi più. Va bene?>
Mi teletrasporto via.

Non ho una meta precisa...a me basta stare lontana da Cinque e dalla grande villa dove alloggia.
Per ora sono al parco...ci sono tanti bambini che corrono ...che carini...
Come mio solito mi dirigo vicino all lago pronta a fare uscire tutto il dolore, la rabbia e la tristezza sotto forme di lacrime che in giro di qualche mese neanche ricorderò di aver versato...
Mi siedo con le gambe che penzolano sul ponte dove attraccano le barche dei pescatori, calo lo sguardo sull'acqua e inizio a guardare il mio riflesso su di essa mentre le lacrime iniziano a bagnarmi il viso.

~~~

Come passa veloce il tempo...sono le 18 ed io ancora non ho trovato un posto dove dormire, mi sa che vado in hotel.

~~~

<Hey...>sbaglio o è un...bambino?
Mi giro verso di lui dato che ero di schiena.
<...Hey...>gli rispondo con voce tirante a causa del nodo in gola.
<Perché piango?>mi domanda inclinando leggermente la testa.
<Io? No, nulla. Tutto apposto.> gli rispondo facendo un leggero sorriso.
<Mh...non mi convinci.>mi comunica.
A me scappa una leggera risatina.
<Ho una domanda.>
<Sentiamo.>gli rispondo.
<Mi aiuti a trovare il mio zio?>mi chiede facendo la funciaa cucchiaino.
<Certo!>gli rispondo col sorriso.
A questo punto mi alzo dalle assi di legno del ponticello e , assieme al bimbo, ci dirigiamo verso l'ultimo posto dove ricorda di aver visto il suo zio.

<Si trovava dietro tutti questi alberi, ma non so come andarci.>
<Ora io ti mostro una cosa, ma tu non lo dirai a nessuno di aver visto questa cosa, ok?>gli chiedo chiamandomi col busto fino ad avere un contatto visivo decente.
<Lo prometto.>promette mettendosi una mano sul petto.
<Perfetto. Reggiti forte.>
Lo prendo per mano e ci teletrasporto dietro il fitto muro fatto di betulle.
<Zio!!>lo sento urlare per poi staccarsi dalla mia presa e correre verso lo zio che devo dire mi è molto familiare.
<Matthew!!!>lo zio si cala e abbraccia il nipote. Ok. Sto piangendo. Lo ammetto. Ma, le mie sono lacrime interne. Quindi...
<Come hai fatto a tornare qui da solo?>
<Mi ha accompagnato lei!>gli risponde il piccolo Matthew indicandomi.
<Lei?>domanda
<Si. Lei.>lo rassicura.
<Ei tu!!!>mi chiama.
Io ci vado incontro e , indovinate chi ho trovato?
<Otto?>
<David?>
Subito mi fiondo su di lui e lo abbraccio.
David e Klaus ormai sono fidanzati da un bel po', quando 7 mesi senza contare 2 mesi di convivenza con Klaus a...New York!!!
<Che ci fai qui?>mi chiede.
<È successo un casino...>gli rispondo con gli occhi lucidi e le guance un po' rigate..

Otto,dove sei?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora