✪Capitolo 17✪

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<Ragazza.>
E mo che cazzo vogliono sto due.
<Si?>
<Come mai sei qui?>
<In che senso?> seriamente, che gli interessa di me.
<È tardi e sei sola. Come mai? I tuoi genitori non sono preoccupati per te?>
<I miei genitori? Le uniche persone che si preoccupavano per me erano i miei fratelli, ma ormai non so più dove sono. A mio padre non credo faccia tanta differenza se io sia viva o morta. Tanto neanche si ricorda di me.>
<Perché? Cosa è successo?>
Fortunatamente a salvarmi da questa domanda fu la nuova banconista con i nostri ordini.
<Ecco qui il suo caffè e la sua ciambella> me li porge<e il vostro tè e le ciambelle.>continua.
<Grazie.>rispondiamo tutti e 3 in coro
<Tenga.> le porgo il mio conto.
<Non preoccuparti. Cassidy, pago io anche per la ragazza.>
<Ehm, certo Valerio. In totale vengono 7,25$. >
<Tieni.>
La cassiera, che abbiamo scoperto si chiama Cassidy, mi porge i miei 2$ e, contemporaneamente, prende quelli del ragazzo riccio: Valerio. Poi se ne và.
<Allora  ragazza, parlaci un po' di te. Dovrò pur sapere qualcosa sulla ragazza a cui ho offerto caffè e ciambella.>dice lui con un'espressione un pizzico pervertita.
<Se questo è un tentativo che fai per rimorchiarmi, mi spiace ma non funziona.> Rispondo bevendo un sorso di caffè
<Ma...hahahahaha! No!! Che vai a pensare. Te l'ho chiesto così, per parlare.> risponde ridendo e dando un morso alla sua ciambella.
<O....ehm.....ok?> rispondo impacciata. Che figura di merda ho fatto? Qualcuno me lo spiega?.
<Vale, prima di far parlare lei, parlale di te. Mi sembra sbagliato il fatto che noi sappiamo di lei ma lei non di noi.> interviene la ragazza.
<Ok Lu. Va bene.>le risponde Valerio
<Mi chiamo Valerio Montesinos e lei è la mia sorellastra: Lucrecia. Solo che noi due non abbiamo un semplice rapporto fratello sorella, abbiamo un rapporto più...ehm...intimo, ecco.>fa una breve pausa<A, sì. Prima che me ne dimentichi. Sono drogato!>l'ultima frase la dice ridendo. Mi ricorda molto Klaus per ora.
<Bhe, non so se quello che sto per dirvi vi consoli. Non so chi dei due è stato adottato, ma finché non si hanno legami di sangue, che c'è di sbagliato nel provare sentimenti per il proprio fratellastro?> comunico. In quell'argomento Valerio mi sembrava molto teso nel dirlo.
<Quindi anche tu...?> domanda Lucrecia.
<Sì. In famiglia siamo 8. Due dei miei fratellastri sono innamorati ma troppo timidi per confessare ciò  che provano l'uno per l'altra, mentre io con un'altro dei miei fratellastri.>
<Sai ragazza, mi stai simpatica.>
<Anche a me.>continua Lucrecia.
L'unica cosa che posso fare è sorridere aggiungendo un:
<Anche voi mi state simpatici>
Ed è vero. E difficile che io trovi qualcuno che mi stia simpatico a primo impatto, ma loro c'è l'hanno fatta.

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