✪Capitolo 57✪

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<mi vuoi spiegare che succede?>mi urla Jonathan.
<La vuoi smettere di urlarle contro cazzo!!>mi salva Cinque.
Non ricordo molto bene ciò che è successo...
Ricordo solo alcune scene e sono alquanto...brutte ecco.
<È....triste da dire... Èsuccessodinuovo.>  dico velocemente non facendomi capire da Jonathan.
<Cosa è successo di nuovo?>mi chiede Cinque.
Io mi risiedo a terra e calo lo sguardo.
Cinque e Jonathan si guardano e  accennano a vicenda.
Cinque mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi. Così faccio.
Da la mano anche a Jonathan e ci teletrasporta in quello che credo sia un'appartamento.
<Questa è casa nostra.>dice sedendosi su una poltrona e invitandomi a sedermi nell'altra. Io lo faccio.
<Allora. Sai dirci perché stavi scappando dal prof di educazione fisica?>al sentire di quella domanda, Jonathan ride sotto ai baffi e su va a sedere nel divano.
<Allora.>inizio a parlare e continuo.
<È dall'anno scorso che ho iniziato a notare che il professore mi fissa. Qualsiasi cosa io faccis, lui mi osserva, quasi come se fosse ossessionato da me.>
Mi fermo per prendere un lungo respiro e riprendo.
<Con Martina e Margaret su questa cosa ci scherzavano molto.>
<Margaret?>chiede Cinque
<Una mia amica.>
<Scopamica>dice Jonathan facendo finta di tossire e girando la testa verso destra mettendosi una mano in bocca.
<Fa lo stesso. Posso continuare?>chiedo.
Loro annuiscono.
<Allora. Noi scherzavano sul fatto che un giorno il professore avrebbe smesso di limitarsi a guardare e che avrebbe iniziato a pretendere che io stessi a quelli che poi sono diventati i suoi obbiettivi che...>
<Ha raggiunto....>dico dopo una breve pausa.
Poso il mio sguardo verso terra .
<Otto...>sento dire assieme da i due ragazzi di fronte a me che sembrano avermi capito.
<Na hai parlato con qualcuno del prof?>
<Del fatto che mi fissava?>chiedo.
Loro anuiscono .
<Lo sanno solo Martina e Margaret. Ora anche voi due.>

Ci sono svariati minuti di silenzio che decido di interrompere dicendo:
<Bene. Io vado a casa.>così mi alzo e mi preparo per teletrasportarmi. Ma una voce mi ferma.
<Da sola?> chiede Cinque.
<Sì.>gli rispondo.
<Invece no.>contrabbatte lui.
<Perché?>
<Non voglio che tu rischi.>dice con un tono di tristezza.
<Tranquillo. Mi teletrasporto. Ciao ragazzi!>li saluto e mi teletrasporto all'entrata di casa.
La tristezza e la rabbia prendono possesso di me e mi impedisce il cammino. Così mi appoggio alla parte interna alla porta di casa e delle lacrime iniziano a scendermi sulle guance.

Nel mentre da Klaus...

KLAUS POV...

<Io esco!!>urla Otto dall'entrata di casa.
È presto e a quest'ora non c'è nessuno in giro,ma va bene così. So che se la sa cavare da sola.

~~~

ore 19:20

Ok. Forse sto iniziando a preoccuparmi un po' troppo. È da più di mezz'ora.vhe la chiamo al telefono e lei continua a non rispondere. Ho pure chiamato Alex e lui dicendo non averla vista. Ormai l'ansia si è presa possesso di me.

~~~

È passata una decina di minuti da quando ho smesso di telefonare ad Otto anche se ancora non ho smesso di preoccuparmi. A distrarmi dai miei pensieri è un urlo. Un urlo liberatorio aggiungerei.
Proviene dall'ingresso.
Mi dirigo li e....
<Otto?>

Otto,dove sei?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora